Anche l’Italia è in guerra, ma nessuno ce lo dice. Non ci sono soldati italiani in Ucraina e in Israele e in Iran, ma le nostre armi sono esportate anche in quelle zone dove si combatte e si muore. L’altra sera stavo seduto comodamente in poltrona a guardare la televisione, quando all’improvviso il finimondo: scoppi, città che si illuminano, fiamme dappertutto, suono di sirene, crolli di palazzi, carrarmati che scorrazzano per le vie di Gaza, del Libano e di Israele. Sono città in festa? Si festeggia il Santo Patrono? Sono fuochi d’artificio? Sono città in fiamme. E’ la guerra. Sono i missili che provengono dall’Iran e che vogliono annientare e distruggere Tel Aviv, la capitale d’Israele. Ma perché ci nascondono la verità? Siamo, purtroppo anche noi in guerra. E quello che è capitato la scorsa notte a Tel Aviv in Israele, potrebbe capitare anche a Roma, nella nostra capitale. Esagerato? Basta un piccolo errore, un grave attentato, un missile fuori controllo e addio pace ad ogni costo. Quella pace che invocano quelle centinaia di persone che manifesteranno a Roma in favore della Palestina libera malgrado la manifestazione sia stata vietata dal Prefetto e dal Ministro degli Interni. Guardando quelle centinaia di scie luminose dei missili che cadevano su Tel Aviv ho davvero percepito, come in un lampo, la verità: Vogliono distruggere Israele e Israele non sta combattendo una guerra per la sua sopravvivenza, ma sta combattendo una guerra anche per noi, per tutto l’occidente libero e democratico. Questo occidente che ha dimenticato l’11 settembre di tanti anni fa, che ha dimenticato le stragi islamiste, gli sgozzamenti e i massacri del 7 ottobre dello scorso anno, bambini innocenti squartati finanche nelle culle mentre pacificamente dormivano. Questi orrori i pacifisti che manifesteranno a Roma e nelle altre città se li sono dimenticati. Anche noi ce li siamo dimenticati e se li sono dimenticati quei politicanti da quattro soldi che ogni sera pontificano in televisione. Abbiamo chiuso gli occhi, ci siamo voltati dall’altra parte, ignorando tutte le stragi compiute dai terroristi islamici, ma condannando sempre Israele e dicendo peste e corna contro il Premier Netanyahu: fascista, nazista, razzista, criminale di guerra che fa uccidere uomini, donne e bambini. Ma Hamas e gli Hezbollah invece uccidono, pecore, capre, serpenti, cani e gatti. E nel frattempo, malgrado le stragi compiute dagli estremisti islamici, cresce in Italia e nel mondo l’odio verso gli ebrei. La foto di Ilaria Segre nella manifestazione di Milano, mi ha fatto piangere. Scampata da bambina ai lager nazisti, la vogliono annientare ora che ha novanta anni usando gli stessi mezzi e metodi aberranti. Apriamo gli occhi. Guardiamo la realtà. La guerra che sta combattendo Israele è anche la nostra. In Israele si vive nel terrore. La gente ha paura e costretta a vivere nei rifugi come a Kiev. Hamas, Isis, gli Ayatollah la vogliono distruggere, annientare. E in Italia e nel mondo, specialmente nelle università, si discute e condannano Israele perché si difende. Ma si difende per sopravvivere. Ma questo non lo vogliono capire. Israele è stata attaccata, dunque ha il diritto di difendersi. E ha anche non solo il diritto e il dovere di mettere in sicurezza il suo territorio, ma pure quello di sconfiggere e debellare tutti coloro che hanno dichiarato guerra allo stato ebraico. Tutti, però, invocano la pace. La invocano le Nazioni Unite, la invoca ogni giorno il Santo Padre Papa Francesco, l’ha invocata perfino il nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni convocando d’urgenza il G7. Pace a qualsiasi prezzo? Non ci sarà pace se i razzi continueranno a cadere sui villaggi e le città d’Israele, se ci saranno altri 7 ottobre e altri 11 settembre, se ci saranno in Italia e nel mondo agguati terroristici, se ci sarà tanto odio verso gli ebrei. Il nemico d’Israele è anche il nostro nemico. E’ un nemico selvaggio che cerca non solo l’annichilimento di Israele, ma cerca anche la distruzione di tutto l’occidente, delle nostre usanze e tradizioni, della nostra cultura, della nostra lingua, della nostra religione. Sopravvivrà Israele? Con l’aiuto determinante degli americani e delle nazioni europee sopravvivrà. Ma dovrà vincere la guerra scatenata dagli estremisti islamici e debellarli definitivamente.