All’indomani del disastro di Fukushima il governo giapponese prese la soluzione storica di chiudere tutte le centrali nucleari nel Paese.
Una notizia incredibile per uno stato tecnologicamente all’avanguardia nel settore.
Ora le ragioni economiche hanno indotto il nuovo premier Shinzo Abe a comunicare un passo indietro.
Insomma il Giappone inizia a lavorare per riaprire le centrali nucleari.
Ma per tranquillizzare la stessa popolazione il premier ha precisato che la riaccensione dei reattori sarà preceduta da una messa in sicurezza degli stessi secondo standard di sicurezza moderni.
Oggi 8 marzo la borsa giapponese è schizzata verso l’alto!!!
Non sorprende come curiosamente contemporaneamente il ministro tedesco dell’ambiente, Peter Altmaier, ha lamentato come la prevista uscita dal nucleare da parte della Germania peserà sulle casse dello Stato e dei cittadini qualcosa come 1000 miliardi di euro.
Calcoli eccessivi secondo gli ambientalisti che li hanno contestati.
E’ evidente come la paura del nucleare sia passata.
Poco importa che il fondo marino vicino al complesso nucleare danneggiato di Fukushima presenti “Alti livelli di materiale radioattivo”( a 20 – 30 metri di profondità vicino al porto davanti al complesso nucleare i campioni contenevano 90.000 becquerel di cesio 134 e 87.000 becquerel di cesio-137 per chilogrammo e 52.000 becquerel/Kg di iodio-131).
E poco importa se i tonni del Sol levante sono immangiabili perché presentano ancora tassi elevatissimi di radioattività
Tanto , ed è notizia di oggi, anche i cinghiali italiani del nord Italia sono contaminati dal Cesio 137 di Chernobyl