Riccardo Clemente
Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info
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Le Ragioni del SI e del No per il Referendum Costituzionale
Martedì, 22 Novembre 2016 18:21 Pubblicato in ItaliaIl 4 dicembre 2016 tutti gli italiani sono chiamati ad esprimersi sul delicato tema della riforma costituzionale. Secondo gli ultimi sondaggi presentati prima del silenzio obbligato a prevalere sarebbe il No con un distacco anche discreto. A fare la differenza saranno quanti si sono dichiarati agli intervistatori ancora incerti o in dubbio sulla scelta che faranno alle urne. Gli italiani hanno ancora qualche giorno per documentarsi e riuscire a formarsi un’opinione che porti al loro voto. Quali sono le ragioni per votare Sì e quali quelle invece per votare No? Vediamole insieme qui di seguito.
REFERENDUM: LE RAGIONI DEL SI
Accettare le modifiche proposte dal Governo Renzi con questa riforma costituzionale comporta in primo luogo uno snellimento delle procedure di legiferazione, andando ad eliminare la navetta estenuante tra Camera e Senato attualmente prevista per ogni proposta di legge.
In merito ai tagli economici previsti la riforma si concentra sulla drastica riduzione dei Senatori. In caso di approvazione si passerebbe da 315 a 100 componenti scelti tra consiglieri regionali e sindaci, che percepirebbero il loro stipendio di carica come unica indennità in aggiunta al rimborso delle spese e all’acquisizione dell’immunità parlamentare. Sempre riguardo al taglio dei costi della politica il Sì comporterebbe l’eliminazione del CNEL, ritenuto non necessario ai fini politici e dell’iscrizione delle Province nella Costituzione per poter poi provvedere alla loro abolizione definitiva.
Per quanto riguarda invece i referendum, la vittoria del Sì comporterebbe una riduzione del quorum da raggiungere per l’approvazione e le leggi di iniziativa popolare avranno tempi certi di esaminazione.
REFERENDUM: LE RAGIONI DEL NO
I sostenitori del No per questo referendum si concentrano sulla confusione che potrebbe creare questa modifica, sostenendo inoltre che gli attriti tra poteri regionali e statali aumenterebbero anziché diminuire come espresso invece dalla controparte.
L’accentramento dei poteri allo Stato rispetto alle autonomie regionali e il disequilibrio tra i poteri costituzionali a favore della Camera possono essere dannosi per la salute del Paese.
Per chi predilige il voto del No la riduzione dei costi tramite il taglio degli stipendi dei Senatori, non è sufficiente. I contrari alla riforma sostengono che i costi potrebbero essere dimezzati, non solo ridotti di un quinto come previsto dalla nuova legge.
L’aumento delle firme necessarie di tre volte l’attuale per i disegni di legge di iniziativa popolare tendono a ridurre la partecipazione dei cittadini che dovranno raccogliere 150.000 firme contro le 50.000 necessarie in precedenza.
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Amantea: due dipendenti comunali in supporto ai centri colpiti dal terremoto
Martedì, 22 Novembre 2016 14:08 Pubblicato in ItaliaUna delegazione del comune di Amantea si appresta a raggiungere la provincia di Macerata per supportare, dal punto di vista amministrativo, le municipalità presenti in quella zona.
Nello specifico il personale nepetino sarà dislocato presso il centro di Pieve Bovigliana, guidato dal sindaco Sandro Luciani. Il gruppo di lavoro è composto da Eugenio Mannarino, che si occupa del settore affari generali, e da Giacomo Bazzarelli che invece svolge il ruolo di ispettore di Polizia Municipale.
“Mannarino e Bazzarelli - spiega il sindaco Monica Sabatino - sono due persone che hanno dimostrato sul campo la propria disponibilità nei confronti degli altri, partecipando attivamente a molte iniziative di Protezione civile e soprattutto facendo entrambi parti del Gruppo comunale agli ordini di Salvatore Socievole. Il loro operato, ed è bene sottolinearlo, ricade nei canoni del puro volontariato: il comune di Amantea, infatti, ha provveduto a deliberare un rimborso di poco inferiore ai millecinquecento euro che potrà essere utilizzato nel caso in cui per i due dipendenti non ci fosse disponibilità all’alloggio in uno dei campi attrezzati”.
Lo scenario post terremoto che si è venuto a generare in quest’occasione appare molto diverso rispetto ai precedenti: il Dipartimento di Protezione civile ha scelto la strada della residenzialità alternativa, cercando di sgombrare i campi di prima accoglienza il più velocemente possibile.
Restano dunque le problematiche legate al soggiorno di chi si reca in quei luoghi per dare il proprio supporto, giusto dunque prevedere l’adozione di un rimborso per le spese sostenute.
“Su questo aspetto - dichiara l’assessore con delega alla Protezione civile Emma Pati - è importante fare chiarezza, considerato che la delibera emessa dall’ente municipale è stata erroneamente interpretata come una sorta di compenso per i due volontari, quando invece si tratta di un obbligo previsto anche dalla nota operativa dell’Associazione nazionale dei comuni italiani che regolamenta l’intervento dei volontari nei luoghi colpiti dal sisma. Secondo quanto riportato nel documento “il personale impiegato nella prima fase dell’emergenza fruirà dei servizi di ospitalità e mensa presso i campi” ove ciò non fosse possibile il comune di appartenenza nel rispetto delle indicazioni dell’Anci provvederà al rimborso delle spese sostenute per viaggio, vitto e alloggio”.
“Dopo la professionalità messa in campo a seguito del sisma in Abruzzo - conclude il primo cittadino - non possiamo che rivolgere un sentito augurio di buon lavoro ai nostri dipendenti che saranno in grado di operare al meglio nel rispetto umano che la situazione merita. La Protezione civile ad Amantea è un’eccellenza che lavora lontano dai riflettori con passione ed efficacia. Vorrei ricordare a tal proposito l’azione di ricerca posta in essere solo alcuni giorni addietro per ritrovare un’anziana donna che si era allontanata dal proprio domicilio e non riusciva a farvi ritorno. Anche in questo caso è stato possibile scrivere il lieto fine”.
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Siete indecisi su quale banca scegliere per aprire il vostro conto corrente online? Cerchiamo di darvi un aiuto, segnalando quelle che sono le migliori banche online.
Come sappiamo, specialmente nell'ultimo periodo, le banche online prendono sempre più piede e questo perché sono oggettivamente più convenienti. Esse, infatti, permettono un notevole risparmio, dato dal fatto che non si hanno troppi costi di gestione che, invece, pesano sulle banche che hanno solo ed esclusivamente le filiali.
Ma veniamo al dunque: quale banca scegliere? Tra le migliori ci sono, di certo, Widiba e Fineco, due delle realtà più solide per quel che concerne questo settore, ma non sono solo questi i punti di riferimento per chi desidera aprire un conto corrente online che sia conveniente e funzionale.
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Non si potrebbe chiedere di più, dato che il fine ultimo, oltre a quello di gestire al meglio i propri risparmi, è quello di andare a risparmiare il più possibile sui costi di gestione, avendo però un prodotto sempre al top.
La scelta di una banca online, quindi. Risulta essere vincente, soprattutto se si desidera accedere a un valido servizio di home banking, che permette di andare a gestire il tutto anche dal proprio smartphone o dal proprio pc. Fare tutto da casa, dai bonifici alle varie transazioni che possono essere effettuate, è una comodità senza pari e frutto dei tempi moderni.
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