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Se l’ape scomparisse dalla terra all’umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente piante, niente alberi, niente esseri umani”.


Questa frase di pronunciata da Albert Einstein rischia di diventare una tragica profezia.

Per questo vi chiediamo di firmare la seguente petizione:

Cari amici,

Senza che ce ne accorgiamo, miliardi di api stanno morendo e la nostra catena alimentare è a rischio. Le api non si limitano a fare il miele: sono una forza lavoro immensa e umile, che impollina il 75% delle piante che coltiviamo. Tra cinque giorni gli USA potrebbero decidere di vietare i pesticidi tossici che le stanno sterminando.

Arrivare a quel divieto è possibile e noi lo sappiamo bene: dopo una mega campagna Avaaz dell'anno scorso, l'Unione Europea ha proibito quel gruppo di veleni che numerosi scienziati accusano per la morte delle api. Proprio ora le società dell'industria chimica stanno facendo pressione senza tregua sulle autorità statunitensi per impedirlo. I nostri alleati interni, però, ci fanno sapere che l'opinione pubblica potrebbe rovesciare la situazione in favore del divieto. Facciamoci sentire, allora! Se gli USA si muovono, daranno il via ad una reazione a catena nel resto del mondo.

Non abbiamo tempo da perdere: la task force della Casa Bianca per le api presenterà le sue proposte martedì. Non si tratta solo di salvare le api, si tratta della nostra stessa sopravvivenza. Firmate ora questa petizione urgente, facciamo arrivare il nostro appello agli USA affinché mettano al bando quei pesticidi assassini, prima che le api si estinguano:

https://secure.avaaz.org/it/save_the_bees_us_pet_loc/?bmwAqcb&v=47048

Le api sono cruciali per la vita sulla Terra: ogni anno impollinano piante e raccolti per un valore stimato di 40 miliardi di dollari. Se non verrà fatto nulla per salvaguardarle, molta della frutta e verdura che amiamo rischia di scomparire e un terzo delle scorte di cibo andrà perduto.

Negli ultimi anni stiamo assistendo al rapido declino nella popolazione delle api: alcune specie si sono già estintee proprio in California -- dove si produce la maggior parte del cibo negli USA -- ogni anno gli apicoltori perdono un terzo delle api. Gli scienziati sono alla disperata ricerca di risposte. Mentre alcuni studi, spesso finanziati dalle industrie chimiche, affermano che la causa potrebbe essere una combinazione di fattori, tra cui malattie, perdita dell'habitat e sostanze chimiche tossiche, altri studi, indipendenti e autorevoli, sono giunti alla conclusione che i colpevoli siano i pesticidi neonicotinoidi.

Grazie a queste prove schiaccianti e ad una campagna super efficace di Avaaz e dei suoi partner, l'UE li ha messi al bando. L'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (EPA) è incaricata dal Congresso di regolamentare le tossine, ma per anni ha aggirato la legge, sottostando alle pressioni dell'industria chimica. Ora, la task force della Casa Bianca per la salute delle api potrebbe convincere l'EPA a cancellare la registrazione dei pesticidi, così non potranno più essere venduti negli USA. Ecco la nostra opportunità!

La task force pubblicherà il suo rapporto tra pochi giorni. Già milioni di noi, in tutto il mondo, sostengono questa campagna. Diamole una forza senza precedenti: 3 milioni di firme per salvare le api e consegnare la petizione in modo strategico e con l'attenzione dei media. Fermiamo un accordo buono solo per le grandi industrie. Firma ora questa petizione urgente:

https://secure.avaaz.org/it/save_the_bees_us_pet_loc/?bmwAqcb&v=47048

Non possiamo più lasciare la nostra delicata catena alimentare nelle mani delle aziende chimiche e dei legislatori sul loro libro paga. Il bando di questi pesticidi ci avvicinerà ad un mondo più sicuro per noi e per le altre specie che ci stanno a cuore e dalle quali dipendiamo.

Con speranza, Terra, Alex, Alice, Ari, Nick, Laila, Marigona, Ricken e il resto del team Avaaz.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

Un costo pesante, il valore degli insetticidi neonicotinoidi in agricoltura (Centro per la sicurezza alimentare, IN INGLESE)
http://issuu.com/centerforfoodsafety/docs/neonic_efficacy_digital/1?e=9942666/7206999

Memorandum presidenziale -- Creare una strategia federale per promuovere la salute delle api da miele e degli altri impollinatori (La Casa Bianca, IN INGLESE)
http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2014/06/20/presidential-memorandum-creating-federal-strategy-promote-health-honey-b

USA, una task force per proteggere le api (Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2014/06/23/news/usa_una_task_force_per_proteggere_le_api-89799343/

Moria delle api: colpa dei pesticidi neonicotinoidi, la conferma di Harvard (GreenMe)
http://www.greenme.it/informarsi/agricoltura/13387-moria-delle-api-harvard

Muoiono le api e la produzione di miele crolla del 50 per cento (Il Sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-09-11/muoiono-api-e-produzione-miele-crolla-50-cento-162456.shtml?uuid=ABZ5uosB

Petizione per una revisione ad interim dei pesticidi neonicotinoidi (archiviata il 7 luglio 2014, IN INGLESE)
http://docs.nrdc.org/health/files/hea_14070701a.pdf

La costosa guerra delle lobby contro le api (National Journal, IN INGLESE)
http://www.nationaljournal.com/energy/the-costly-lobbying-war-over-america-s-dying-honeybees-20140701

Nota dell'EPA rivela preoccupazione che i pesticidi possano causare la morte delle api (SF Gate, IN INGLESE)
http://www.sfgate.com/cgi-bin/blogs/green/detail?entry_id=79910

Api in caduta libera mentre uno studio dimostra un improvviso declino negli USA (The Guardian, IN INGLESE)
http://www.guardian.co.uk/environment/2011/jan/03/bumblebees-study-us-decline?INTCMP=SRCH

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Finalmente l’Oms parla di una situazione particolarmente allarmante

In una sola settimana ci sono stati più di 700 nuovi casi di Ebola in Africa.

Un escalation che sembra inarrestabile

In soli sette giorni porta il numero totale dei malati è passato a 5.335

Ed i morti a 2.630 morti( al 14settembre) così distribuiti:.

1459 Liberia

601 in Guinea

562 in Sierra leone

8 in Nigeria

La metà delle morti si è verificata negli ultimi 21 giorni.

Alla virulenza della diffusione si aggiunge anche l’ignoranza.

Nelle zone rurali parte della popolazione crede che il virus sia un'invenzione portata dall'uomo bianco

Ed per questo che si è arrivati anche all’omicidio

In Guinea è stato attaccato un team di soccorso per la lotta all’Ebola ed otto volontari sono stati uccisi a colpi di machete.

Tra le vittime ci sono anche tre giornalisti radiofonici guineani.

Intanto il Consiglio di Sicurezza “invita gli Stati membri ad abolire le restrizioni sui viaggi e alle frontiere, che contribuiscono ad un ulteriore isolamento dei Paesi colpiti”.

Anche le compagnie aeree e navali sono invitate a mantenere i collegamenti.

Ed infine si chiede agli Stati membri di “fornire assistenza”

La situazione è così grave che in Sierra Leone è stato dichiarato lo 'Stay at home days' una sorta di quarantena e la popolazione dovrà rimanere 3 giorni a casa per ridurre il rischio di contagio

Obama invierà 3.000 soldati nelle regioni colpite

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha dato il via a una nuova missione di emergenza (Unmeer) per coordinare la lotta contro la malattia e inviare personale nei Paesi in cui si annidano i focolai (Sierra Leone, Guinea e Liberia) per fermare la diffusione della malattia, curare i pazienti infetti, garantire servizi essenziali, preservare la stabilità e prevenire la diffusione nei Paesi dove il virus non si è ancora diffuso.

Dallo Spallanzani arrivano assicurazione: In Italia possiamo stare tranquilli.

Ma la psicosi Ebola è inarrestabile

E’, per ultimo, il caso di due persone che sono stati ricoverati presso il Pronto Soccorso dell'ospedale civile di Pozzuoli, Santa Maria delle Grazie, di località La Schiana, provengono entrambi dalla zona di Licola del comune di Giugliano (Napoli), con febbre alta e diarrea e poi trasferiti al "Cotugno", specializzato in malattie infettive.

Era malaria.

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Riceviamo e pubblichiamo:

“ Non sono un tecnico né un esperto di restauri e beni archeologici per stabilire se i Bronzi possano o meno spostarsi da Reggio Calabria per essere esposti all’Expo di Milano.

Da premettere che non siamo stati mai contrari affinché i Bronzi possano essere esposti altrove, ed anzi, abbiamo registrato con favore la richiesta avanzata, alcuni mesi fa, dal British Museum di Londra, ma ora, mi chiedo, scrive in una nota Antonio Iaconetti, responsabile regionale della Calabria di Fare Ambiente – Movimento Ecologista Europeo, perché tutto questo accanimento per portali all’Expo di Milano? “

La sfida, semmai è un’altra: perché nel prossimo futuro non pensare concretamente di far svolgere un evento internazionale di eguale importanza all’Expo per Milano, in Calabria così che i Bronzi possano diventare, a ruota, un polo di attrazione di sempre più massicci flussi di turisti, una sorta di biglietto da visita, di porta d’accesso verso un territorio, ahimè, ai più sconosciuto, e che oltre ai Bronzi, ha una straordinaria quantità e qualità di monumenti, reperti, ma anche di paesaggi e di bellezze naturali ineguagliabili.

Il tema dunque non è se trasferire o meno i Bronzi a Milano ma di programmare un evento che attragga visitatore da ogni dove così da far riscoprire i tesori presenti in Calabria.

E possa avere una ricaduta positiva sugli investimenti nelle infrastrutture, servizi, marketing e quant’altro sia necessario per rendere fruibile il patrimonio culturale e naturale di cui la nostra terra dispone e trasformarlo in una fonte di reddito e di sviluppo per tutti i calabresi».

Cosenza, 04.09.2014     Avv. Antonio Iaconetti      Responsabile Fare Ambiente per la Calabria

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