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La ‘ndrangheta è un fenomeno ampiamente conosciuto e studiato

Da questi studi ed indagini i dati significativi

Un esercito di 50mila affiliati con ramificazioni anche in Togo

380 cosche attive. Gli Stati più permeabili sono Australia, Colombia e Germania

113 'ndrine operanti a livello mondiale.

Sono 30 i Paesi, inclusa l'Italia, nei quali si è registrata un'attività costante delle 'ndrine.

Tra i territori più permeabili sicuramente

l'Australia (19 'ndrine),

la Colombia (14 'ndrine),

la Germania (12 'ndrine) e

il Canada (10 'ndrine).

E non mancano le sorprese come, a esempio

la Thailandia,

le Antille olandesi o

il Togo

A livello italiano

In Calabria, infine, sarebbero 141 le organizzazioni criminali di tipo mafioso attive di cui 74 nella sola provincia di Reggio con un esercito di circa 10 mila 'ndranghetisti.

Vista la amplissima diffusione la regione ha offerto alcune targhe da affiggere nei luoghi dove la 'ndrangheta non c'è o non dovrebbe esserci

Altri 122 i sodalizi nel resto dell’Italia con in testa

Piemonte,

Liguria,

Lazio e

Lombardia..

Dal 1991 ad oggi sono 82 i comuni sciolti per 'ndrangheta, 76 dei quali in Calabria.

Le operazioni pervenute alla Direzione nazionale antimafia in Calabria sono state complessivamente 2.827 con un'attenzione prioritaria sugli enti creditizi con 2.023 episodi pari al 71,6% del totale.

Seguono le agenzie di affari in mediazioni immobiliare con il 10,8%, i ragionieri con l'8,6%, la pubblica amministrazione con il 4,6%, gli intermediari finanziari con il 2,7% e, infine, le società fiduciarie ed i notai con l'1,7%

( Da uno studio dell'Istituto Demoskopika che ha esaminato una serie di documenti della Direzione investigativa antimafia, del ministero dell'Interno, della Commissione parlamentare Antimafia e delle forze dell'ordine)

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La tragedia sabato mattina nella cittadina di Oso, stato di Washington. Colpite circa 30 case. Scarse speranze di trovare persone ancora in vita

Frana di fango vicino a Seattle, 8 morti. Mancano all'appello 108 nomiLa casa della famiglia Kuntz. Erano tutti a una partita di baseball sabato mattina quando la frana si è abbattuta sull'abitazione, distruggendola (ap)

Una frana si è abbattuta "come un tornado" su una cittadina rurale a nord-ovest di Seattle, negli Stati Uniti, provocando almeno 8 morti. Ma sono almeno 108 le persone che mancano all'appello e la cui scomparsa è stata denunciata alle autorità, ha detto il direttore dei servizi di emergenza della contea di Snohomish John Pennington secondo cui il numero non significa necessariamente che si tratti di individui rimasti feriti o che hanno perso la vita sotto la frana.

Tra i dispersi ci sono operai che si stavano recando nella zona e gente che si trovava in auto. La frana è avvenuta sabato mattina, quando molta gente si trovava in casa. Circa 30 abitazioni sono rimaste distrutte. La portavoce della contea di Snohomish ha spiegato che il numero dei dispersi potrebbe aumentare, mentre sono ancora in corso le ricerche in un'area di due chilometri e mezzo rasa al suolo dalla frana.

I soccorritori hanno spiegato che la speranza di ritrovare ancora persone in vita è molto flebile: "Non abbiamo sentito alcun segno di vita", ha riferito Travis Hots, capo del dipartimento locale dei vigili del fuoco, "forse (al momento della frana) c'erano persone in auto o nelle case". Secondo la stampa locale, tra i dispersi c'è un bambino di quattro anni, che si trovava con la nonna.

Testimoni hanno raccontato che la frana "sembrava un treno merci" che in 45 secondi ha devastato la cittadina di Oso dove, secondo l'ultimo censimento, sono residenti 180 persone. La massa di fango, rocce e detriti "era larga più di un chilometro", ha raccontato Dan Young a 'Komo4News', "quando è arrivata al fiume (Stillaguamish) sembrava uno tsunami". A provocare la frana sono state le forti piogge che hanno colpito la zona nelle ultime settimane. Le previsioni per i prossimi giorni prevedono ancora maltempo.

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota

“Ciao Giuseppe,

Ce l’abbiamo fatta! Proprio oggi che ricorre il ventesimo anniversario della uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Sesa Amici ha annunciato che il Governo ha avviato le procedure per la desecretazione dei documenti che riguardano il caso.  

Ringraziamo pertanto quanti, a cominciare dalla Presidente della Camera Laura Boldrini alla Ministro degli Esteri Federica Mogherini hanno mostrato in queste ore una straordinaria sensibilità umana e civile su questa vicenda.

Ma il ringraziamento più grande va a quanti hanno sottoscritto la petizione su Change.org per la verità sul caso Alpi-Hrovatin. Grazie a te e ai 68mila firmatari, a partire da oggi riusciremo a conoscere il contenuto di migliaia di dossier e documenti, i quali potrebbero dare informazioni utili e inedite per giungere alla verità su questa vicenda. Ci auguriamo che questa sia l’occasione per il Governo per cominciare ad aprire alcuni dei troppi "armadi della vergogna" che hanno inquinato ed inquinano la vita della Repubblica. 

Ancora una volta abbiamo dimostrato che quando siamo in tanti a chiederlo le cose possono cambiare

Stefano Corradino e Beppe Giulietti via Change.org

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