BANNER-ALTO2
A+ A A-

Gli scienziati sono all’opera per tentare di classificare la enorme medusa trovata sulla spiaggia di Hobart in Tasmania .

Questa nuova specie di medusa gigante, dal diametro di un metro e mezzo, si è arenata sul bagnasciuga

E’ lì è stata rinvenuta da una famiglia che passeggiava sulla spiaggia.

Secondo la biologa specializzata in meduse Lisa-ann Gershwin, dell'ente nazionale di ricerca Csiro, l'esemplare trovato è apparentato alla medusa a criniera di leone, una specie che può raggiungere i due metri.

La specie è stata vista prima, ma tecnicamente non è stata classificata.

"E' quindi nuova alla scienza ma presto avrà un nome", ha detto Gershwin alla radio australiana Abc.

Il ritrovamento "è una delle cose che veramente ci fa venire faccia a faccia con il fatto che vi sono cose che non conosciamo, in natura e particolarmente negli oceani", ha aggiunto. (ANSA)

La scienziata ha aggiunto che gli scienziati stano osservando nelle ultime settimane un proliferare di enormi meduse nelle acque della Tasmania.(Agi)

La notizia dal sito australiano:

Mysterious giant jellyfish found by family on Tasmanian beach, yet to be named

CSIRO scientists are working to classify a new species of giant jellyfish after one washed up on a beach in southern Tasmania.

The 1.5 metre jellyfish was found by a family walking on a beach at Howden, south of Hobart, last month.

There have been several reported in waters off the state and the research body has also captured specimens.

CSIRO scientist Lisa-ann Gershwin told ABC Local Radio while the species has been seen before, it is technically unclassified and new to science.

"It's a whopper. We do get large jellyfish and this one just happened to be this absolutely enormous specimen," she said.

"I do hear from time to time people tell me 'we found this one that was really big', but this one really is, really big.

"[We] finally got specimens this year of it, so it's new to science, but it's not a brand new thing completely out of left field.

"It's one of these things that really makes us come face-to-face with the fact that there are things we don't know about out there in nature, particularly in the ocean."

"I love that is was found by kids that they stumbled upon on this thing."

Twelve-year-old Xavier Lim was with his family when it was spotted.

"We were at the beach looking for shells and dad was like 'Whoa! Look at that'...I kind of touched it.. it was pretty cool," he said.

Dr Gershwin has been working on jellyfish for 20 years and says it is probably the biggest the state's ever seen, and could rival interstate finds.

"Generally the jellyfish tend to be bigger in the temperate regions rather than in the tropics, so certainly tropical jellyfish would tend to be smaller."

"I've been in Tassie working with jellyfish for a long time here and I've seen a lot of big jellyfish but this one's really big."

The jellyfish is not dangerous, but can sting.

"If you touched it or whacked into when you were swimming it is very painful," Dr Gershwin said.

"It's not life-threatening, but it will sting you, it will wake you up."

Ice can be used to relieve pain from stings.

Dr Gershwin says she has chosen a name for the species and is working to have it classified.

Leggi tutto... 0

Erano la soddisfazione dei giardinieri anche più sprovveduti, così semplici da piantare, subito rigogliose e infine carine da seccare per i centritavola delle nonne: rischiano adesso di diventare coltivabili in quantità minima a uso personale, fiori fuorilegge quanto la marijuana. La scoperta l'hanno fatta per primi i ragazzi tedeschi, che da qualche anno aspettano le piogge d'inizio primavera per saccheggiare giardini e parchi pubblici, e trasformare petali e foglie di ortensia in spinelli floreali. La nuova «droga» rischia ora di fare adepti anche oltrefrontiera, con pericoli non trascurabili per la salute. L'allarme è scattato nel nord della Francia, dove da qualche settimana, i giardini della zona di Hucqueliers, vicino a Boulogne-sur-mer, vengono sistematicamente spogliati. Nel mirino dei ladri, esclusivamente i gambi, con foglie e fiori, delle belle ortensie, particolarmente rigogliose in questi giorni di pioggia. Alcuni giardinieri svaligiati si sono rivolti alle gendarmerie locali, che non hanno tardato a capire che il reato non era da collegarsi a un commercio clandestino di fiori ma al nuovo uso dell'ortensia-marijuana.

I PRECEDENTI

In Baviera, lo scorso anno, molti giardini pubblici sono stati saccheggiati con l'arrivo delle temperature più miti, tanto che le autorità di alcune città del sud hanno pensato di vietare la pianta almeno nei parchi. Le proprietà dei bei petali multicolori dell'ortensia e delle sue foglie sono ormai note anche a chi non ha il pollice verde: essiccati, mescolati al tabacco e inalati, provocano effetti allucinogeni ed euforizzanti. Peccato che la bellezza apparentemente inoffensiva delle ortensie, nasconda insidie gravi per la salute. «È strettamente sconsigliato fumare le parti aeree essiccate di questa pianta» ha dichiarato qualche tempo fa Kurt Hostetmann, professore di farmacologia a Losanna. Gli effetti secondari sarebbero infatti più gravi dello spinello «tradizionale»: «problemi gastrointestinali, respiratori, accelerazione del ritmo cardiaco e perdita di coscienza». In dosi elevate, l'ortensia può addirittura rivelarsi fatale: «alcune sostanze contenute nella pianta si trasformano in acido cianidrico, più noto come Zyklon B, che i nazisti usavano nelle camere a gas e che può provocare una rapida morte per soffocamento». Per Thierry Buclin farmacologo francese, la moda degli spinelli floreali è quasi sempre effimera. «Nel passato - ha detto - ci sono state mode più inquietanti dell'ortensia, in particolare con l'uso delle piante della famiglia della belladonna, che oggi è scomparsa dai giardini proprio a causa del rischio d'intossicazione, accidentale o volontaria».

Se on line corrono consigli per trovare nei giardini alternative vegetali e non illegali alla cannabis (in particolare menta e lamponi) i farmacologi mettono tutti in guardia dai rischi che anche le piante più familiari e magari commestibili possono provocare se inalate. In Baviera l'uso «deviato» dell'ortensia ha però raggiunto un tale grado di diffusione che le autorità hanno preso seriamente in considerazione l'ipotesi di vietare la pianta in tutti gli spazi pubblici.(F. Pierantozzi Il Mattino)

Leggi tutto... 0

Tra sessanta e settanta anni circa.

Cappellino per il freddo, foulard al collo per ripararsi dal freddo, grossi occhiali neri per la privacy ( difficile riconoscerlo), un giubbino catarifrangente giallo per essere visto dalle auto in transito.

E’ passato stamattina lungo la SS18 diretto verso sud.

Camminava a piedi e portava tutte le sue ricchezze con un carrello di supermercato, un carrello che spingeva stando ad esso di lato per poter avere il passo più lungo.

Davanti al carrello un giubbino catarifrangente rosso ( scolorito).

Camminava senza fermarsi, volgendo ogni tanto lo sguardo intorno alla ricerca di qualcosa di suo interesse.

Nel carrello tutto il suo universo.

Dove vada non si sa.

Cammina.

Chi sia non si sa.

Nessuno glielo chiede.

Mi fa venire in mente “L'insostenibile leggerezza dell'essere” di Milan Kundera, ed esattamente il suo contrario , cioè l’insostenibile pesantezza dell’essere vecchio in questa nostra Italia.

Non si sa nemmeno da dove viene.

Certamente non dalla Siria e quindi non può chiedere il riconoscimento di status di rifugiato e quanto da esso deriva compresa l’assistenza sociale ed economica.

Nè viene da altri paesi in guerra e quindi non può chiedere la solidarietà dei popoli più ricchi, ma nemmeno essere chiuso in un centro di identificazione ricevendone in cambio un letto , le sigarette ed i pasti quotidiani.

No! Lui è italiano .Non rientra in questi casi.

Peraltro il suo carrello non somiglia nemmeno lontanamente ad un barcone della speranza e tantomeno la SS18 somiglia al canale di Sicilia.

Purtroppo per lui non è nemmeno ROM.

A meno che non stia andando verso l’Africa per poi imbarcarsi, sbarcare in Italia senza documenti per avere quello che, attenzione compresa, oggi non ha da connazionale.

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy