Ci fu un tempo in cui la seta amanteana veniva portata con i carri trainati dai cavalli fino a quel di Catanzaro dove veniva lavorato ,diventava tessuto e prodotti di seta venduti in tutto il mondo.
Ad Amantea nessuna memoria, nessuna ricerca, quasi come se la città non avesse bisogno della sua storia.
Per fortuna, a Catanzaro, invece, scuole ed associazioni, con il patrocinio del Comune di Catanzaro ricordano questa importante parte di storia calabrese.
Ecco cosa si farà domani.
“Lunedì 9 aprile, alle ore 10.00, nella sala concerti di Palazzo De Nobili, sarà presentata la terza edizione del progetto didattico “Trame di Seta”, curato dalle associazioni “CulturAttiva” e “Io e Mamma” con il patrocinio del Comune di Catanzaro, la collaborazione del centro Calabrese di Solidarietà ed il supporto dell’emittente televisiva regionale RTC – Telecalabria.
L’iniziativa, che è parte integrante del progetto didattico “Baco da seta” e che l’anno scorso ha favorito l’arrivo in città di circa mille studenti provenienti da tutta la Calabria e anche da fuori regione, si concretizza nello svolgimento di un laboratorio esperienziale itinerante che, come ogni anno prende forma nei quartieri più antichi della città la cui storia è legata all’arte della seta, antico vanto della città di Catanzaro.
All’incontro prenderanno parte l’assessore dal Turismo del Comune di Catanzaro, Alessandra Lobello; il vice presidente della “Cooperativa Nido di Seta”, Miriam Pugliese; il presidente di “CulturAttiva”, Angela Rubino; la responsabile del progetto “Io e Mamma” della Cooperativa “L’isola che non c’è”, Alessandra Mungo e il responsabile del settore Prevenzione del Centro Calabrese di Solidarietà, Claudio Falbo.
Trame di seta è parte di un percorso che inizia a San Floro, dove i ragazzi si recano al mattino, calandosi completamente nella lavorazione della seta, dall’allevamento dei bachi, alla tessitura, passando per il suggestivo Museo didattico della seta.
Giunti a Catanzaro, si darà il via al laboratorio esperienziale itinerante nel cuore della città antica, nel corso del quale alla storia della seta s’intreccerà un percorso educativo e sensoriale basato su varie attività, finalizzate a creare una vera esperienza che possa lasciare una traccia profonda nella mente e nel cuore dei partecipanti.
“L’intento del progetto – ha spiegato Angela Rubino – è quello di recuperare la storia della seta, antico vanto della città di Catanzaro, che divenne famosa in tutta Europa per i suoi preziosi tessuti serici e diffonderne la conoscenza nei più giovani.
Il successo di questa iniziativa – ha concluso la Rubino – rafforza in noi la convinzione che la rinascita del nostro territorio debba passare soprattutto per il recupero del nostro prezioso patrimonio fatto di storia e di antiche tradizioni”.
Ndr Grazie ed auguri.