Dall’intervento-fiume che il sindaco Mario Pizzino ha svolto durante il consiglio comunale abbiamo tratto la piena consapevolezza che il bilancio del comune di Amantea sarà approvato dal Ministero.
Tre gli elementi a sostegno di tale nostra supposizione.
Il primo è quello che il ministero ha ricevuto troppi “atti di omaggio” per non dover ritenere che non li abbia valutati e non li rispetti.
Il secondo è che è difficile che il ministero non abbia preso atto che il comune di Amantea, sia pure per piccoli passi, sta muovendo verso le scelte opportune e dovute di sanatoria della situazione del presente e del futuro finanziario, come peraltro chiesto dal ministero stesso.
Il terzo, e più importante, è che lo stesso Ministero con le scarse unità predisposte alla valutazione dei bilanci dei comuni in dissesto di più non possa fare.
Peraltro, lo stesso sindaco ha segnalato che in Italia ci sono almeno 650 comuni nelle stesse condizioni del nostro comune.
Un numero questo destinato a crescere tantissimo, alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale sulla legittimità del differimento trentennale delle spese.
Ed allora la domanda.
Ma il ministero può davvero bocciare 650 bilanci e nominare 650 commissari per la gestione dei relativi comuni ?
E dove li trova 650 commissari esperti capaci di assumersi le responsabilità della gestione di comuni in dissesto?
Da qui la opportunità di non bocciare il nostro bilancio e di non sciogliere la nostra amministrazione.