Amantea è bella. Non solo il paesaggio.
Non solo il mare. Ma anche quello che il mare contiene e che spesso è poco noto.
C’è anche altro dopo il Parco Marino regionale degli Scogli di Isca ( noti già ai tempi di Omero) ed i cui fondali, che raggiungono la profondità di 25 metri, racchiudono un universo marino di grande interesse, dove si possono osservare diverse specie animali, tra cui la cernia bruna (simbolo del Parco), il paguro Bernardo l'eremita, gli anemoni di mare, lo scorfano rosso, il riccio di prateria, le stelle marine, la murena e molte altre specie.
L'Oasi è zona di passaggio per delfini e stenelle.
Sono state avvistate anche tartarughe marine della specie Caretta caretta.
Nel Parco Marino è presente un’estesa prateria di posidonia oceanica, oltre a praterie di margherite di mare, spirografi, spugne, piccoli rami di corallo rosso, ecc.
Ci sono altri scogli totalmente sommersi e che sono ricchissimi di pesci , di coralli e di conchiglie.
Un mondo tutto da scoprire
Un mondo da portare alla luce e da mostrare a tutti.
Magari in un museo del mare e della navigazione, invocato da pochi ( noi per primi) e voluto da pochi .
In uno ( forse più di uno) di questi scogli sono stati trovati dai nostri più anziani pescatori rari molluschi che esperti dell’ISPRA hanno identificato in Charonie lampas.
Questo mollusco, chiamato volgarmente tritone, mostra la conchiglia più grandetra quelle delle diverse specie presenti nel Mar Mediterraneo,capace di raggiungere i 30 centimetri di lunghezza ed eccezionalmente anche i 40 centimetri.
La conchiglia (vedi foto) ha forma conica, con giri poco evidenti, ma con l’ultimo giro piuttosto ampio, e mostra un’apertura (stoma) ovale, che appare affusolata nella parte superiore.
Anche le coste e gli anelli non hanno rilievi particolarmente evidenti, ma possono presentare alcune serie di tubercoli ingrossati.
Il colore delle conchiglie tende ad essere piuttosto chiaro e va dal marrone beige al bianco (bianco ghiaccio) e al giallino, sino al verdastro, con tonalità marrone scuro nelle parti depresse o avvallate. Il labbro esterno è chiaro (bianco ghiaccio) e mostra spesso inspessimenti tipo dentini o unghie, a intervalli piuttosto regolari e di colore marrone, che si prolungano oltre il margine, rendendolo irregolare.
Il labbro interno è prevalentemente chiaro (biancastro).
Si tratta di un mollusco piuttosto raro presente nelle Azzorre, Madeira, Canarie, Capo Verde, soprattutto nel Portogallo, sulle coste africane ed in pochi posti del mediterraneo
Tra questi le coste antistante Amantea
La Charonia lampas predilige i fondi melmosi e ricchi di pietre e sassi e quelli detritici.
Si trova però anche in fondali rocciosi o nelle praterie sottomarine.
Le profondità alle quali vive sono generalmente comprese tra i 15 ed i 65 metri di profondità.
Si tratta di una specie carnivora che si nutre prevalentemente di ofiure, ma non disdegna anche le stelle rosse.
Talvolta si ritrova in gruppi numerosi di esemplari di piccole dimensioni.
Si tratta di una specie che è stata segnalata nelle acque del Sud Tirreno
La raccolta indiscriminata a causa della bellezza della sua conchiglia, specie da parte di subacquei (soprattutto in tempi non recenti), ha reso questa specie piuttosto rara.
Le Charonie trovate nelle acque di Amantea hanno una dimensione maggiore dei 30/35 cm,. Dimensione che le rende ancora più rare
Presentare Amantea ed il suo mare imporrebbe di parlare delle bellezze conservate dal mare, in particolare delle sue rarità
Chissà se Linea Blu parlerà delle rarissime Charonie lampas di Amantea.
Vedremo.