Chi tocca i fili dell’alta tensione muore. Caro Renzi, sei stato qualche volta in campagna? Hai notato che sui pali della luce e sui traliccidell’alta tensione c’era un cartello con la scritta:- Chi tocca i fili muore ?-. Da bambino sei salito, con gli amichetti, sui tralicci dell’alta tensione? Se avessi toccato quei fili saresti morto. Ora che sei grande, sei stato Segretario di un grande partito politico, ne hai fondato uno più piccolo, sei stato Presidente del Consiglio, hai mandato a casa prima Enrico Letta e successivamente Conte, non lo hai capito che certe cose non solo non si devono dire ma non si devono neppure fare? Non lo sapevi che se minimamente tocchi la Magistratura sei fregato? Ecco, hai attaccato le toghe e subito sono scattate due inchieste: una per false fatture e l’altra per il viaggio all’estero ad Abu Dhabi. Quando noi eravamo ragazzini e frequentavamo le scuole elementari cantavamo:- Mussolini non si tocca, chi lo tocca va alla fossa -. Eravamo in regime fascista e guai a chi osava criticare il Duce, il fondatore dell’Impero. Ora viviamo in un altro regime, dicono democratico, però la musica è rimasta sempre quella. Lo spartito è uguale. Le toghe non si toccano, chi le tocca va alla fossa. Non lo sapevi? Nessuno te lo ha mai detto? Bastava fare qualche telefonata a Berlusconi o ai familiari di Bettino Craxi. Quando si toccano le toghe generano scintille, come del resto i fili della luce elettrica. Con la pubblicazione del tuo ultimo libro “Controcorrente” ti sei voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe. Male hai fatto. Ora, puntualmente, ti sono arrivati addosso ai tuoi danni due nuove inchieste da parte della Magistratura, una dalla Procura di Roma e l’altra dalla Procura di Firenze. Sei indagato, fra l’altro, insieme al manager dei Vip Lucio Presta, per finanziamento illecito alla politica. Che strano questo tempismo! Ma tanto strano non mi pare. Sono 30 anni che succedono queste cosette. La Magistratura è una casta intoccabile, e ripeto fino alla noia, tu lo dovevi sapere. Mi dispiace, caro Renzi, ma farai la fine di Craxi e Berlusconi con questa grande differenza:- Tu non avrai mai i soldi di Berlusconi per affrontare tutti i processi -. E’ una vendetta, amico mio, colpevole di aver abbandonato il Pd, di aver fondato un altro partito sottraendo Deputati e Senatori al Pd, di aver affossato prima Letta con quel “Stai sereno, Enrico” e poi ultimamente Conte. La vendetta, dovresti sapere, è un piatto che si mangia freddo, ma a volte rimane sullo stomaco. Se te ne stavi buono buono non sarebbe successo nulla. Hai voluto strafare e ora te la faranno pagare. Fino ad ieri eri considerato un cittadino irreprensibile, oggi sei un indagato dalla Magistratura e sento un tintinnar di manette come al tempo di Di Pietro. Lo sai il Perché? Semplice: hai voluto toccare quei fili pericolosi. Arrieccocci, direbbe qualcuno, che le iene si affacciano dalla tana per avvertire la vittima di turno:-Attenta, altrimenti ti sbrano -.