L’Associazione Ritorno alle Origini di Temesa esprime grande preoccupazione per quanto comunicato alla Città dal Sindaco in una nota stampa concordata con la minoranza di “Cambiamo Rotta” sull’esito negativo della verifica della Corte dei Conti che ha bocciato il Piano di Riequilibrio presentato dall’amministrazione comunale.
Ciò comporterà alla comunità, e specialmente a quella di Campora San Giovanni che già vive da anni una situazione di precarietà, che le misure che d’ora in poi saranno adottate dal Ministero saranno più dure e renderanno più lungo il percorso di uscita da un dissesto che sta mettendo a dura prova tutta la gestione amministrativa della città di Amantea.
Pensavamo, che l’aver trattenuto la delega al bilancio in capo al Sindaco stesso, rappresentasse elemento positivo ma che in realtà, oggi, si è trasformato in un boomerang.
Sapevamo, come sapeva il Sindaco, che la questione “Bilancio” fosse delicata per decenni di gestioni non certamente equilibrate, ma pensiamo che chiunque si assuma la responsabilità di tale importante problematica, non può usare l’alibi che essa rappresenta il frutto di un “eredità tramandata”.
Infatti, la situazione determinatasi allo stato odierno è la cartina di tornasole della capacità attuale di amministrare.
Ora aspettiamo quali azioni si intendono mettere in atto affinché si diventi una città “normale” ed intendiamo esprimere la nostra forte preoccupazione per le tante e forti difficoltà che tutti saremo costretti ad affrontare.
Siamo certi però, e lo ribadiamo, che ancora una volta la comunità camporese ne pagherà lo scotto più significativo sulla scorta di prassi ormai antiche che l’hanno vista sempre penalizzata quando si è trattato di trasferire risorse nella frazione di confine con la provincia di Catanzaro. Che cosa mai succederà ora che le risorse continueranno a essere drammaticamente inadeguate per tutto il Comune di Amantea?
Accogliamo, comunque, l’appello alla condivisione degli obiettivi a patto che siano veramente condivisi, e che essi diventino patrimonio di tutti e non solo di una parte che fino ad ora ha ritenuto di possedere il dono dell’infallibilità usandolo come una clava per zittire le voci di dissenso che si sono levate.
In ogni caso, i camporesi, in questo scenario fosco, ancora di più, devono mantenere inamovibile in agenda la richiesta di autonomia con contestuale aggregazione a Serra d’Aiello.
IL PRESIDENTE
(Antonio Gelsomino)
Campora San Giovanni, 2 novembre 2023