Basta con queste ignobili bassezze. È questo il grido forte che lancia di Gianfranco Suriano, leader e portavoce de “ La Nuova Primavera”.
Ecco le sue dichiarazioni : “Già da tempo sono iniziate nei miei confronti azioni di denigrazione che nulla hanno a che vedere con la normale dialettica politica.
Da quando gli amici della Nuova Primavera mi hanno incaricato di coordinare i lavori relativi alla costruzione della lista e la definizione del programma elettorale, alcuni personaggi ed i loro pochi servi sciocchi non perdono occasione per offendere la mia dignità personale e professionale”.
Poi continua :“Tutto ciò denota l’idea che questi signori hanno dell’impegno sociale e soprattutto il fatto che non hanno argomenti politici e amministrativi da proporre agli elettori
Tentano quindi di arrampicarsi sugli specchi, di distogliere l’attenzione dei cittadini dalla loro conclamata e dimostrata incapacità amministrativa”
Ed infine conclude:”. A questi pseudo amministratori spero risponderanno con decisione ed in modo definitivo gli elettori di Amantea e Campora san Giovanni.
Voglio qui ringraziare di cuore i tanti mici che quotidiana,ente mi incitano ad andare avanti senza badare a queste ignobili bassezze”.
A provocare questa intensa reazione un fatto occorso nella stessa famiglia di un candidato de “La Nuova Primavera” e che è stato contenuto e mantenuto riservata senza necessariamente dover diventare pubblico, ma che ha dato la stura alla forte reazione di Suriano e sembra abbia, comunque, permesso di individuare i mandanti di questi servi sciocchi.
Quello di Gianfranco è un atto di dolore da parte di un politico che per forma mentis, per educazione familiare e sociale, per costume ed esperienza politici, è abituato a misurarsi su programmi ed azioni e senza utilizzare mezzucci e falsità.
Sembrava finito il tempo di quei politici che per evitare che si parlasse male di loro inducevano a parlare male di altri.
Ma sembra che non sia così.
Anzi.
Sembra che questo comportamento sia diventato lo sport indecente ed immorale praticato da chi non ha altro da dire.
Sembra, ribadiamo, perché le ombre, probabilmente opportune, di cui sono ammantati i fatti impedisce di conoscere i veri mandanti da additare alla città
Tra tutto una cosa appare certa ed è quella che Amantea non ama le bassezze e che spesso punisce chi le usa come mezzo per vincere le elezioni.
Cosa potrebbe fare infatti un politico che usa questi mezzi sconci il giorno in cui dovesse avere il potere ed il governo della città? Sarebbe terribile ed Amantea lo sa!