Tantissimi conoscono la filastrocca della Pigrizia( vedi a piè dell’articolo) ormai desueta, in verità, e se ne coglieva, anche se piccoli, il significato profondo, valido sempre, che, in fondo è quello che per nutrire persone, sogni, idee, popoli non basta “comprare il cavolo ed accendere il fuoco”, ma occorre anche cuocerlo , preparare la tavola ed, infine, servirlo.
Diversamente si resta a pancia vuota e la notte è brutta da passare.
Parliamo di Turismo, quel cibo che permette di far mangiare alberghi, lidi balneari, ristoratori, agricoltori, commercianti,artigiani ed un grande insieme di lavoratori vari.
Del turismo più vicino, quello del 2013.
E ci poniamo la domanda: “Che cosa sta facendo il comune per la stagione turistica 2013?”
Parteciperà alla Borsa internazionale del Turismo di Milano dal 14 al 17 febbraio?
Parteciperà alla Borsa del Turismo Mediterraneo di Napoli dal 30 marzo al 1 aprile?
Cosa farà per promuovere l’immagine di Amantea almeno in Italia, non dico in Europa e nel mondo?
Cosa farà per diversificare ( e completare) l’offerta turistica amanteana?
Quali azioni in programma per stagionali?
Quali Azioni per destagionalizzare le presenze?
Provvederà a fare apporre le panne galleggianti che il comune possiede da 15 anni per tenere il mare più pulito senza averle mai usate?
Renderà fruibile l’area del castello?
Farà manutenzionare la torre civica nella foto, prima che cada?
Farà pulire il centro storico di Amantea?
Domande destinate a restare senza risposta? Forse, ma forse prima o dopo gli amanteani si sveglieranno. Forse!
Ma eccovi la filastrocca:
La pigrizia andò al mercato
La pigrizia andò al mercato e un cavolo comprò,
mezzogiorno era suonato quando a casa ritornò.
Mise l'acqua, accese il fuoco,poi sedette, riposò.
Ed intanto, a poco a poco, anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena, sola al buio ella restò
ed a letto senza cena la meschina se ne andò