Ecco le dichiarazioni del Sindaco Sabatino e del M5S
1) AMANTEA (Cs) – Il sindaco di Amantea Monica Sabatino resta ben saldo al proprio posto.
Il Tribunale ordinario di Paola, nella persona del giudice relatore Sara Trabalza, ha rigettato la domanda presentata dal consigliere di minoranza Francesca Menichino e da altri attivisti del Movimento 5 stelle in merito alla presunta ineleggibilità del primo cittadino derivante dalla violazione del disposto normativo dell’articolo 61, comma 1 numero 2 Decreto Legislativo 267/2000 (T.U.E.L.), con riferimento al rapporto di parentela tra lo stesso sindaco ed il responsabile del settore economico e finanziario, nonché vice segretario generale dell’ente, Giuseppe Sabatino.
Secondo i pentastellati le funzioni svolte dal padre del primo cittadino erano in tutto e per tutto assimilabili a quelle del segretario comunale e ciò ha condizionato la libera espressione del voto. Tale scenario è stato smentito dalle decisioni dei magistrati.
All’indomani delle elezioni e della vittoria della lista Rosa Arcobaleno la questione della presunta ineleggibilità divenne punto focale dell’agenda politica con confronti anche accesi in seno al civico consesso.
Fu proprio la Menichino ad interessare della vicenda la Prefettura di Cosenza e a richiedere il parere del Tribunale.
Il sindaco Monica Sabatino è stato difeso dagli avvocati Luigi Manzi ed Andrea Reggio D’Aci del Foro di Roma e Teresa Pirillo di quello di Paola.
«Con questa sentenza – spiega il primo cittadino – viene apposta la parola fine all’ennesimo tentativo perpetrato dal Movimento 5 stelle per delegittimare l’esecutivo in carica.
Ancora una volta è stata dimostrata l’inutilità della cultura dell’odio, che sembra essere invece l’unica via percorsa da coloro che alimentano la contrapposizione e non il dialogo.
Continueremo a lavorare oggi più di ieri per dare risposte alla comunità, adoperandoci come farebbero dei genitori con i propri figli.
I soli vantaggi che ho ottenuto dalla presenza di mio padre tra i dipendenti comunali riguardano l’abnegazione al lavoro e la sua vicinanza dal punto di vista affettivo.
Conosco bene la sua l’onestà: valore che ha mantenuto ben fermo in circa quarant’anni di attività professionale.
E di questo mi reputo estremamente fortunata.
Tengo a precisare, inoltre, che l’ente municipale non si accollerà le mie spese legali, come erroneamente indicato dagli stessi cinquestelle che anche in questo caso hanno provato a mistificare la realtà.
Andiamo avanti come se niente fosse, senza se e senza ma, con la schiena dritta e lo sguardo attento.
Una missione ci attende: rendere Amantea migliore di quella che è attualmente. Inseguiremo questo sogno ad ogni costo, nella consapevolezza che qualcuno preferirebbe lasciare le cose così come stanno».
2) Oggi ci è stato riferito la decisione della sentenza del tribunale di Paola in merito al nostro ricorso sull'ineleggibilità del sindaco Monica Sabatino inerente al fatto che, lo ricordiamo, il padre Giuseppe ha svolto le funzioni di segretario comunale anche essendo vice: la legge sancisce che non possa essere eleggibile il figlio del segretario comunale e i fatti sono noti a tutti, il dr. Giuseppe Sabatino, padre del Sindaco, ininterrottamente dal 1992 ad oggi svolge funzioni di vice segretario Generale dell'Ente per come si evince dalla documentazione allegata al ricorso.
Il nostro ricorso è stato rigettato.
Per qualcuno sarà stato un cavillo giudiziario, un ingiustificato accanimento verso l'amministrazione comunale di Amantea, per noi non era e non è così.
Abbiamo deciso di procedere a formalizzare quello che per noi era un atto dovuto, una richiesta di legalità che veniva da oltre 1300 cittadini che hanno chiesto di voltare pagina, di tornare a vedere nelle istituzioni e nel Sindaco in particolare una figura autorevole, rispettabile e che rispecchiasse la città nelle sue sfumature e nelle sue coscienze non le famiglie ed i loro voti.
Quella di oggi per noi non è una sconfitta, crediamo nella legalità ed abbiamo esercitato il nostro diritto-dovere di perseguirla ma rispettiamo la sentenza, come è naturale che sia, riservandoci e valutando se ricorrere in appello o meno.
Quello che vogliamo sottolineare è che il nostro lavoro in comune è solamente iniziato, continueremo a vigilare, a denunciare e a proporre iniziative e provvedimenti per il bene di questa città con al fianco le tantissime persone oneste e per bene che abbiamo avuto modo di incontrare e che incontreremo in questo cammino per andare, tutti insieme, a riveder le stelle.