“Si avvicina l’estate, ma ad Amantea non si parla di nessun tipo di servizio (informatico?) da erogare al turista o al cosiddetto “bagnante” che viene ad estivare e a trascorre del tempo nella nostra cittadina. Vivendo in una società multimediale e tecnologica è indispensabile considerare che in media una famiglia su due, sia in possesso di portatile, palmare, smartphone o telefonino, strumenti con i quali è possibile accedere a reti wireless per la connessione ad internet. Oggi più che mai un Ente locale ha l’obbligo di dotarsi di infrastrutture tecnologiche capaci di coprire un’intera area, dove l’utente (turista) sia capace di accedere alle informazioni multimediali della città, con visualizzazione di video, percorsi culturali e commerciali guidati, download di “App” da realizzare per pubblicizzare la fiera di ottobre, la notte bianca, le imminenti manifestazioni e o altre iniziative. Immettere una quantità innumerevole di informazioni su una piattaforma online, significa risparmiare sui costi ed investire in tecnologia ed innovazione. E’ importante stimolare gli imprenditori, i cittadini verso soluzioni di questo tipo, che sono diventate fruibili con facilità ad ogni età ed in ogni momento della giornata.
Una cittadina a vocazione turistica deve tenersi preparata ed aggiornata per accogliere quanti cercano mete alla portata come Amantea. L’Amministrazione comunale di Amantea nell’ottobre 2010 presentò il progetto “Wi-Fi Una città per viaggiare” come qualcosa di innovativo, utile e efficiente. E’ importante sapere dove sono finiti i servizi ai quali “accedere gratuitamente tramite la tecnologia per il rilancio dell’immagine della città, con valori aggiunti per lo scenario regionale e nazionale per la conoscenza dell’economia avanzata ?” (per come riportava il comunicato di allora). Si arrivò a pensare che a limitare il tutto fosse stato solo il disastroso decreto Pisanu che imponeva limiti agli accessi liberi al Wi-Fi; l’imperativo era di non ricorrere a servizi di “secondo piano” o “precari”, onde incappare in strade deviate o a scorciatoie come poi avvenne.
Il progetto di un Internet Point a cielo aperto, in poche parole, è ad oggi un flop.
Non è stata la rivoluzione che si intendeva fare, per trasformare Amantea in città dell’informatica, anche se non tutto è perduto. Il termine wireless (o Wi-Fi, con l’aggiunta di un tipo particolare di trasmissione ad alta velocità) significa letteralmente “senza fili” e viene usato per descrivere qualsiasi tipo di rete, che non necessita appunto di cavi di collegamento. Una dimensione che è stata persa nel tempo e che ora, seppure in modo differente, si spera di riconquistare. Per questo è fondamentale sviluppare degli hot spot del Comune in modalità free Internet indoor ed outdoor, per cercare di far diventare Amantea una delle città più avanzate nell’offerta pubblica di connessione Wi-Fi per tutti.
Obiettivo del progressivo incremento dell’offerta di connettività libera è quello di migliorare l’attrattività sia in ambito di promozione turistica, sia come centro dello sviluppo economico, produttivo e della ricerca: una città, capace di essere davvero competitiva anche nella sua offerta ai giovani studenti.
L’amara realtà è quella che nessun Amministratore è a conoscenza del reale funzionamento del servizio Wi-Fi.
Tra i pochi punti di accesso all’attuale servizio Wi-Fi non v’è la Piazzetta degli Emigranti, di recente costruzione e luogo di ritrovo di tanti giovani.
Anche a Campora San Giovanni il servizio Wi-Fi è pressoché inesistente.
Prima di lanciare nuovi grandi progetti, sarebbe meglio iniziare a volare bassi.
Il circolo PD Amantea Amantea 4 aprile 2013