Alla luce dell’articolo apparso il 25 settembre sulla pagina locale del Quotidiano del Sud, riteniamo doveroso fare alcune precisazioni.
Vengono, infatti, riportate alcune dichiarazioni attribuite a R.M. che lascerebbero presagire problematiche riguardo alla presenza dello pneumologo, nonché alla radiologia.
Come ampiamente riportato dalla stampa, in merito all'abbattimento dei tempi dei refertaggi è già stata avanzata al Direttore del Dipartimento di Radiologia la richiesta di un medico radiologo per almeno 5 giorni alla settimana.
Bisogna, invece, rassicurare tutti rispetto alla pneumologia che offre le prestazioni di propria competenza regolarmente.
È bene, infine, ribadire l’importanza di riavere il nutrizionista – che agiva sulla base di una formale autorizzazione del precedente DG, firmata prima del decreto di giugno - soprattutto per coloro i quali necessitano di nutrizione perenterale. A tal riguardo, è giusto informare che è già stata avanzata la richiesta di revoca della disposizione che ne sospende le prestazioni.
Il Poliambulatorio di Amantea, ed a questo stiamo lavorando, ha bisogno di crescere. Ed a tal riguardo è stato anche riformulato il fabbisogno orario delle specialistiche. Non corretto, invece, che venga dipinto per ciò che non è per fini che abbiamo difficoltà a comprendere! Non ha bisogno certo di essere screditato senza alcun motivo.
Alla giornalista avanziamo la preghiera di meglio verificare le sue fonti.
Angela Riccetti
Direttore Distretto sanitario
Enzo Giacco
Delegato al Poliambulatorio
Pubblicato in
Politica
In riferimento all’articolo “La Guarimba esclusa dal 25 Aprile” pubblicato sul “Quotidiano del Sud” in data 25 aprile con il quale si lamenta il mancato invito da parte del Consigliere delegato alla Cultura Enzo Giacco, mi preme sottolineare quanto segue:
Il mancato inoltro dell’invito all’Associazione La Guarimba non è da imputare al Consigliere Giacco (firmatario dell’email) bensì allo scrivente.
Da tempo l’Amministrazione Comunale, unitamente alla CGIL SPI ha organizzato la manifestazione relativa al “74° anniversario della Liberazione” alla quale è stato associato un premio letterario con la consegna di n°6 borse di studio.
Naturalmente la manifestazione, così come tutte quelle organizzate dall’Amministrazione Comunale è pubblica dove tutti sono invitati a partecipare (la locandina è pubblicata sui social già da diversi giorni).
Nella giornata di ieri, rientrato in servizio dopo qualche giorno di assenza, per dare la massima “diffusione” dell’evento, ho ritenuto opportuno inoltrare un email alle varie associazioni presenti sul territorio. Per far ciò ho utilizzato un elenco utilizzato in precedenza anche per altre occasioni.
Evidentemente in questo elenco (che è frutto solo del mio operato) non compare l’Associazione “La Guarimba” così come non comparirà qualche altra Associazione (da premettere che la gestione delle Associazioni è delegata ad altro settore).
Purtroppo, capita sempre più frequentemente che, causa carenza di personale, siamo costretti a lavorare “in apnea” proprio per far fronte alle diverse situazioni che giornalmente si presentano ad alle quali occorre dare una pronta riposta, con il rischio concreto di dover commettere qualche errore come quello in argomento (se errore si può chiamare trattandosi di pubblica manifestazione).
Mi scuso con La Guarimba e con le altre Associazioni che in qualche modo si sono sentite “escluse”, e per causa mia non hanno potuto prendere parte alla cerimonia, ma ci tengo a precisare che nello specifico nulla è da imputare al Consigliere Giacco.
Ritengo doveroso il chiarimento da parte mia, anche se sinceramente non comprendo questa presa di posizione visto il tenore della manifestazione.
Eugenio Mannarino
Pubblicato in
Politica
Che giornalismo stampato e giornalismo sul web fossero conflittuali ben si sapeva, ma l’articolo di oggi 31 agosto, pubblicato da Iacchitè, offre una sintesi di questo conflitto,
insieme ad una valutazione sulla libertà di stampa.
Iacchitè parla non della Gazzetta del Sud, in caduta libera nelle vendite e nella considerazione dei lettori, ma del Quotidiano del Sud, con un titolo che già di per se ne evidenzia la dipendenza dal PD: “Il Quotidiano ovvero la dependance del PD e della famiglia Veltri”
Intanto riporta il crollo delle sue vendite dalle 20 mila quotidiane alle attuali ( si e no) settemila.
Non solo .
Parla anche della dipendenza dei giornalisti, anticipando un contratto con la regione di uno di loro( il più sgrammaticato).
Non vorremmo che lo perdeste per cui ve lo proponiamo:
“Prendete un giornale che vendeva 20 mila copie ed era una palestra per giornalisti più o meno indipendenti ed un avamposto di libertà rispetto al monopolio decennale della Gazzetta del Sud. Una favola che è andata avanti per qualche tempo ma che, da quando è andato via Ennio Simeone, è finita per sempre.
Parliamo del Quotidiano del Sud, ex Quotidiano della Calabria, diventato ormai una dependance del PD e della Regione Calabria, con una famiglia, i potentissimi Veltri, che acchiappa a piene mani quello che vuole.
Oggi quel giornale di copie ne vende si e no settemila ed è in caduta libera. Libera veramente.
Uno dei giornalisti, il più sgrammaticato, è al servizio completo di Palla Palla (mani e piedi), con tanto di contratto per le “acque” che presto pubblicheremo. Qualche altro riceve premi insieme ad imprenditori paramafiosi della sanità e neanche prova pudore quando li annuncia.
Giulia Veltri, addirittura, è stata nominata dirigente regionale del PD e ciononostante continua a scrivere come se nulla fosse mentre il padre Filippo, che un tempo era comunista veramente e faceva giornalismo d’inchiesta, ora pubblica soltanto corsivi funzionali al mantenimento del (suo) potere e lo zio Paolo pontifica sui terremoti.
Un declino inarrestabile con l’attuale direttore, Rocco Valenti, che sembra sia stato scelto proprio per fare il becchino.
E che ovviamente non disturba nessuno dei politici corrotti che ammorbano la Calabria con le loro ruberie e che continuano a finanziare le attività dell’editore (neanche tanto ombra) del giornale, Francesco Dodaro, figlio di un galantuomo ma assolutamente non degno di continuarne l’opera.
Una triste pagina di commiato per un giornale che aveva saputo occupare uno spazio serio nell’informazione ma che è naufragato miseramente”.
Pubblicato in
Cosenza