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macchina-poliziaTurni di lavoro massacranti. 

Minacce, insulti e botte. 

Pasti consumati per terra. 

Così vivevano un gruppo di stranieri extracomunitari nel circondario di Amantea. 

Ma le vessazioni sono finite questa notte con una operazione della Polizia del Commissariato di Paola, che ha messo fine alle continue vessazioni cui erano costretti a vivere. L’operazione denominata “uomini e caporali” ha visto impegnati gli agenti del nucleo di Polizia coordinati dalla Procura di Paola. 

In manette imprenditori e cittadini extracomunitari di Amantea. 

Sette le misure cautelari agli arresti domiciliari e il sequestro di una azienda agricola. 

Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, su richiesta della Procura. 

L’indagine è stata svolta in tempi rapidissimi, al fine di interrompere le disumane condizioni di vita cui erano sottoposti lavoratori del Bangladesh. 

Alloggi fatiscenti, bagni malfunzionanti, mancanza di riscaldamenti. 

Ai lavoratori non era garantito alcun diritto: lavoravano in ambienti in cui si assisteva alla violazione delle norme in materia di sicurezza ed igiene sul posto di lavoro. 

Alloggi e posto di lavoro venivano assicurati dietro pagamento di denaro da due connazionali dei denuncianti, che svolgevano il ruolo di intermediazione, riscuotendo denaro con una posizione di rilevo all’interno dell’azienda.

La stessa azienda agricola, pare, era stata sottoposta diversi anni fa anche ad un cospicua ammenda sempre per irregolarità sulle assunzioni temporanee di extracomunitari.

Fonte : lo strillone blog articolo di Antonello Troja

Visto che manca una “vera” opposizione eccovi la “Lista Primavera”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero, Gianfranco Suriano e

Michele Vadacchino

“In un comunicato di qualche settimana fa il Sindaco Pizzino ha dichiarato, tra l’altro, che “conosce bene i problemi ereditati da ex Amministratori come noi”.

 

 

Anche noi, però, conosciamo le condizioni in cui versava il Comune di Amantea nell’anno 2005.

Ora ci scuseranno i nostri concittadini se ritorniamo indietro nel tempo per ricordare ai componenti dell’attuale Lista Azzurra (Lista Azzurra n. 3) alcune trascorse vicende amministrative, ma in presenza di tanta incoerenza, sfacciataggine e falsità non possiamo tacere.    

E’ a tutti noto il fatto che il Sindaco Pizzino e altri Assessori, oggi in carica, sono stati esponenti delle Liste Azzurre (Lista Azzurra n. 1 e 2) che hanno governato Amantea dal 1999 al 2006 (per intenderci le Amministrazioni che hanno anche deciso, peraltro, l’ubicazione attuale del Polo scolastico, “condannando”, per chi sa quanti decenni ancora, i nostri giovani, le loro famiglie e il personale delle Scuole al disagio che tutti sanno).  

Che cosa abbiamo trovato noi quando siamo stati chiamati ad amministrare Amantea con la Lista Primavera nel giugno del 2006?

Il primo regalo è stato quello relativo alla mancata riscossione di tributi per diversi anni, la cui conseguenza è stata la crescita “spaventosa” dei residui attivi.

Si sa, erano “anni duri”, di continue elezioni, perché riscotere i tributi e turbare “la quiete elettorale”?

A solo titolo esemplificativo si pensi che nel 2006 (anno di primo governo della Lista Primavera) dovevano ancora essere riscossi i ruoli comunali relativi alle 5 annualità precedenti.

Infatti, negli ultimi mesi dell’anno 2006 siamo stati costretti a notificare velocemente 9.000 (novemila!) atti relativi a tributi comunali mai inviati ai contribuenti, in pratica crediti per svariati milioni di euro che altrimenti sarebbero andati prescritti con conseguente gravissimo danno erariale per il nostro Comune (vedi, ad esempio, delibera di Giunta n. 291 del 25/11/2006). FATTI NON CHIACCHIERE!

Il comportamento finanziario “libertino” delle Liste Azzurre, che al tempo pareva essere un “condiviso modo di operare” esprimeva tutta la sua “maestosità” anche nello sproporzionato uso dei “debiti fuori bilancio” per centinaia di migliaia di euro annui, quasi come se fosse pratica amministrativa corrente.

Questo modus operandi è stato utilizzato anche nei rapporti tra l’Appennino Paolano SpA (su cui torneremo prossimamente) e il Comune di Amantea, con danni che ancora oggi paghiamo.

Al 31/12/2005 il bilancio del Comune di Amantea evidenziava circa 32.000.000 di euro di residui attivi (per la stragrande maggioranza frutto della mancata riscossione dei tributi) che, guarda caso, sono molto vicini ai 35.000.000 di euro di prestito richiesti (almeno per quanto si sa a oggi) dall’Organo Straordinario di Liquidazione per ripianare i debiti del Comune.

Le “follie” di bilancio perpetrate negli “anni d’oro” (1999-2006) – dimenticate dal Sindaco Pizzino e dai suoi amici della Lista Azzurra n. 1, 2 e 3 (la n. 3, ricordiamo, in carica da giugno 2017) – sono chiaramente richiamate nella delibera n. 82 della Corte dei Conti sezione regionale della Calabria del 14/06/2012 che riporta tra l’altro: “la gestione dei residui del Comune è critica in particolare per quanto riguarda i residui costituiti prima del 2006”.

FATTI NON CHIACCHIERE!

Il costante e difficile lavoro portato avanti dalla Lista Primavera, seppur in presenza di un bilancio “disastrato”, ha invece consentito al nostro Comune di evitare il dissesto nell’anno 2012, tanto che sempre la Corte dei Conti con la delibera n. 311 del 21 dicembre 2012 dichiarava la non completa sussistenza delle condizioni di dissesto per l’Ente.

FATTI NON CHIACCHIERE!

Diciamola tutta cari Amministratori della Lista Azzurra n.1, 2 e 3, il nostro è un paese dove è facile passare da “carnefici” a “vittime”!

Oggi basta un post, un selfie, qualche mi piace e via!

Amantea, 7 dicembre 2019                                                                           Biagio Miraglia

                                                                                                                      Pasquale Ruggiero

                                                                                                                      Gianfranco Suriano

                                                                                                                      Michele Vadacchino

AMANTEA – 2 dic. - La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale su proposta del direttore della Dia, Generale Giuseppe Governale, nei confronti del 42enne Giuseppe Suriano, imprenditore, allo stato detenuto, ritenuto appartenente all’associazione di tipo mafioso riconducibile a Tommaso Gentile, avente articolazione autonoma nella provincia di Cosenza, ma in collegamento con altri gruppi ‘ndranghetistici.

Suriano, coinvolto nel 2007 nell’ambito dell’operazione “Nepetia”, viene descritto nei relativi atti “come imprenditore con rilevanti interessi economici nel territorio del basso cosentino e soggetto di notevole importanza nell’ambito della consorteria criminale” di riferimento.

Nel 2018 con l’operazione “Ares” viene, invece, colpito da misura cautelare per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, per la partecipazione ad un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, con il ruolo di preposto al finanziamento delle operazioni di approvvigionamento della droga, nonché per tentata importazione di cocaina dal Venezuela.

L’odierno provvedimento scaturisce da indagini patrimoniali condotte dalla DIA, che hanno consentito di dimostrare la netta sproporzione tra i redditi dichiarati dal Suriano e dai componenti del suo nucleo familiare, rispetto ai significativi investimenti effettuati, ritenuti il frutto dei proventi accumulati dalle attività illecite perpetrate.

Nello specifico, il sequestro ha riguardato una villetta a schiera con piscina, un garage, un fabbricato, veicoli e diversi rapporti bancari per un valore complessivo di oltre 500mila euro.

daMiocomune

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo

DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI AMANTEA MARIO PIZZINO : Ruggiero, Suriano e Miraglia non sono solo fuori luogo, ma anche fuori traccia!

Fa specie la replica di Ruggiero, Suriano e Miraglia.

Sorprende anche per i toni che ricercano lo scontro con l’intento di incattivire il discorso pubblico.

Evidentemente questa è la “cultura” politica di cui si fanno portatori.

Delle persone umili si sarebbero limitate a delle scuse ovvero al silenzio.

Ma chiaramente loro hanno deciso di rifarsi alla logica cardosiana de “la miglior difesa è l’attacco”.

Senza pensare, però, che - a differenza di Gentil Cardoso - non impressionano nessuno!

E cotanto sussulto è stato generato solo perché ho inteso chiarire ció che imprudentemente i tre volevano far passare per “grave omissione”!

Per distrarre dalla gaffe, però, hanno ben pensato a questo punto di alzare l’altra carta fornendo il retorico elenco delle cose che non vanno!

Ma, ahinoi, conosciamo bene i problemi che abbiamo ereditato da ex amministratori come loro!

Li stiamo affrontando e per questo, in alcuni casi, siamo risultati impopolari.

Perché la verità è che la nostra amministrazione ha compiuto e compie scelte nette.

Le nostre azioni sono guidate dal rispetto delle istituzioni, dalla trasparenza e dalla legalità, senza corsie preferenziali per nessuno.

E se il prezzo di questa trasparenza deve essere qualche ritardo, beh, forse va bene così!

Da buon padre di famiglia torno a suggerire ai tre ex amministratori di avere maggiore rispetto delle istituzioni.

Da Primo cittadino, che ama la sua città e vuole bene ai suoi cittadini, nei confronti dei quali sente di avere un responsabilità doppia, ed in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, invito tutti a moderare i toni ed a non alimentare divisioni e contrasti che altro non fanno se non logorare quel senso comunitario di cui abbiamo tanto bisogno.

Mario Pizzino Sindaco di Amantea=

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero e Gianfranco Suriano

in risposta alla reprimenda inviata dal sindaco Pizzino sull’articolo “La stazione dei carabinieri ha cambiato sede”

Non avremmo mai voluto ritornare sull’argomento della grave omissione, a questo punto volutamente posta in essere dall’Amministrazione Pizzino, relativa alla mancata informazione ai nostri concittadini circa il trasferimento della stazione dei carabinieri di Amantea.

Non avremmo mai voluto in quanto ad essere indirettamente interessata alla vicenda è l’Arma dei Carabinieri verso cui nutriamo rispetto e riconoscenza.

Siamo però costretti a rispondere poiché chiamati in causa in modo offensivo dal Sindaco della nostra Città con un delirante comunicato, pubblicato sul profilo facebook “Amministrazione Pizzino”, che non fa certo onore alla carica da lui ricoperta.

Chiariamo, una volta per tutte, che in presenza di informazioni d’interesse pubblico o di utilità sociale ogni Amministrazione comunale ha il dovere di divulgarle alla propria Città, e non vi è dubbio che la notizia in questione rientra in tale ambito.

Cara Amministrazione comunale, il trasferimento della Stazione dei carabinieri, che rappresenta uno dei presidi di sicurezza più importanti, va comunicato immediatamente alla cittadinanza!

I nostri amministratori sono a conoscenza del fatto che tantissimi cittadini, dovendosi rivolgere ai carabinieri, in più di un mese si sono recati in Via Roberto Mirabelli e hanno scoperto che la “caserma” aveva cambiato sede?

Per non sentire l’esigenza di comunicare alla Città questa importante notizia evidentemente non ne sono a conoscenza, e questo è grave!

Come è altrettanto grave, a proposito di sensibilità istituzionale e di basse strumentalizzazioni, chiamare in ballo nel suddetto comunicato le gerarchie interne all’Arma dei carabinieri per nascondere le mancanze degli amministratori comunali.

Un’Amministrazione comunale con un minimo di sensibilità e maturità istituzionale, di preparazione politica-amministrativa e bagaglio di competenze e conoscenze, saprebbe che non spetta ad un Sindaco entrare pubblicamente nel merito del funzionamento interno all’Arma.

Questa sì che è stata una scorrettezza istituzionale senza precedenti ad Amantea!

Andiamo allo stravolgimento della realtà.

E’ vero che dai primi di ottobre 2019 la stazione dei carabinieri non si trova più in via Roberto Mirabelli?

E’ vero che la stragrande maggioranza della cittadinanza ancora disconosce tale importante trasferimento?

E’ vero che la segnaletica stradale che dovrebbe indicare la nuova ubicazione della “caserma” non è stata velocemente aggiornata?

E’ vero che sui social gli amministratori comunicano di tutto e di più e questa primaria ed essenziale notizia non è stata mai data?

Forse l’Amministrazione comunale vive in un mondo virtuale distante anni luce dalle numerose e annose problematiche che interessano i cittadini (non le elenchiamo altrimenti non basterebbe un libro) a cui si sa solo rispondere: c’è il dissesto!

Passiamo agli atteggiamenti populisti. Chi ci conosce sa quanto la cultura populista sia lontana dal nostro sentire e agire.

Piuttosto ricordiamo, a proposito di sciocchi e ingannevoli proclami populisti, che dal palco in campagna elettorale i nostri amministratori comunali della “Lista Azzurra” hanno dichiarato che avrebbero potuto fare decine e decine di assunzioni presso il nostro Comune, Ente peraltro in dissesto. Più populisti di così si muore.

Di questa polemica, di cui avremmo volentieri fatto a meno, ci resta la consapevolezza che la stessa sia comunque servita a molti nostri concittadini per venire a conoscenza dell’avvenuto trasferimento della “caserma”.

Nei nostri interventi sinora non abbiamo mai fatto cenno all’opportunità che l’Amministrazione Pizzino cessi la sua esperienza, come del resto auspicano tantissimi cittadini.

Non lo abbiamo fatto perché pensiamo che un’amministrazione democraticamente eletta debba avere la possibilità di governare cinque anni.

Ma forse è giunto il momento che una riflessione attenta, per il futuro di una intera comunità, in tal senso vada fatta.

Non sappiamo se il senso di responsabilità oggi riesca a prevalere su qualche consigliere comunale affinché con coraggio dichiari la fine di cotanta inefficienza amministrativa e pochezza politica.          

Amantea, 7 novembre 2019

Biagio Miraglia

Pasquale Ruggiero

Gianfranco Suriano

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo:

VERGOGNOSE ALCUNE STRUMENTALIZZAZIONI PER RICAVARE BRICIOLE DI NOTORIETÀ

Con grande rammarico prendo atto di un clima politico volutamente esacerbato anche da ex amministratori comunali che, senza motivo e con irragionevole leggerezza, imputano “gravi omissioni” all'Amministrazione Comunale.

L’ultima trovata, infatti, è una polemica riguardante il trasferimento della locale stazione dei Carabinieri in una villa confiscata che l’Amministrazione non avrebbe reso noto alla città.

Un rimprovero che volutamente dimentica che esistono ordini e gerarchie e che è l’Arma a decidere come e quando comunicare la diversa sede.

È indecente elemosinare briciole di notorietà scrivendo sciocchezze che denotano nient’altro che mancanza di sensibilità istituzionale e di rispetto nei confronti delle motivazioni della stessa benemerita Arma. Atteggiamenti populisti distanti dall'accortezza istituzionale.

Ma si può, pur di fare lotta politica ad un’amministrazione, arrivare a strumentalizzare finanche i Carabinieri?

Ormai si è perso davvero il lume della ragione!

Note come quella di Suriano, Miraglia e Ruggiero servono solo ad esasperare il clima di confronto politico ed a denigrare l’immagine di un’intera città con subdoli tentativi di stravolgere la realtà.

L’invito che, in qualità di Primo cittadino, sento di fare a tutti è quello di riflettere prima di scrivere, ma anche di correggere alcuni modi di sollevare i problemi e fare opposizione, perché in ballo non c’è il futuro dell’Amministrazione Pizzino, ma quello di un’intera comunità.

Se l’agire politico non viene, infatti, riorientato le nostre speranze di futuro saranno sempre più fragili.

Per rilanciare Amantea non basta sempre e soltanto parlar male, bensì collaborare e condividere le responsabilità.

Porgo le scuse più sentite a tutta la nobile Arma ed alla locale Stazione dei Carabinieri di Amantea per l’immaturità in cui alcune volte degenera il discorso politico.

A loro va il mio, e quello dell'intera Amministrazione Comunale, più sincero ringraziamento per quanto, con abnegazione e spirito di sacrificio, ogni giorno fanno per la nostra comunità.

Mario Pizzino Sindaco di Amantea

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo:

La stazione dei carabinieri di Amantea dai primi giorni dello scorso mese di ottobre ha cambiato sede, da via Roberto Mirabelli è stata trasferita in via Strada Nova al numero civico 52, nei pressi del Polo scolastico.

Il trasferimento della “caserma” è un evento storico, uno di quelli che ogni comunità ricorda per generazioni in quanto interessa una primaria istituzione preposta al controllo del territorio e quindi alla sicurezza dei cittadini.

Pertanto l’evento, oltre a rivestire carattere “affettivo” per i cittadini di Amantea, risponde anche ad una esigenza che nel tempo era divenuta sempre più improcrastinabile dal punto di vista logistico.

Ebbene, tanti cittadini avranno notato che in via Roberto Mirabelli, alla stazione dei carabinieri di Amantea, le luci sono spente, le finestre sono chiuse e le insegne dell'Arma non si vedono più. E per fortuna aggiungiamo noi!

Lo stato di abbandono cui era ridotto lo stabile dove era ubicata la “caserma” costituiva una ferita sanguinante per l’intera Città, la mortificazione di un luogo istituzionale dove il decoro significa anche presenza dello Stato, un disagio gravissimo anche per l’organico in forza alla stazione, costretto ad operare in condizioni certamente non ottimali, anche per il suo cronico sottodimensionamento.

Lo spostamento è stato finalmente operato, però senza alcun avviso da parte dell'amministrazione comunale ai cittadini.

Nessuna, per quanto breve, notizia sul sito del nostro Comune, nessuna notizia sulla stampa, nessuna nuova segnaletica stradale per indicare, a cittadini e visitatori della nostra Città, la nuova ubicazione della “caserma”.

La grave “omissione” dell’Amministrazione comunale stavolta non può essere giustificata dal dissesto finanziario (anche per la segnaletica, bastava riorganizzare quella esistente).

Non si trattava di impegnare spese o di predisporre atti amministrativi, bastava annunciare a mezzo stampa o social (social tanto utilizzati dai nostri amministratori per ogni occasione, anche la più irrisoria) il cambio d’indirizzo della stazione, augurando magari buon lavoro ai nostri carabinieri nella nuova sede.

In ogni caso, noi siamo sicuri che la nuova stazione dei carabinieri possa garantire più sicurezza e decoro della precedente.

Infine, pur non ricoprendo noi alcuna carica pubblica in rappresentanza della nostra comunità, da ex amministratori comunali avvertiamo comunque l’esigenza di augurare buon lavoro ai militari dell'Arma dei carabinieri impegnati ora nella nuova sede, ringraziandoli anche per la meritoria e fondamentale opera svolta nel nostro territorio.

Amantea, 5 novembre 2019

Biagio Miraglia

Pasquale Ruggiero

Gianfranco Suriano

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

Quando i numeri diventano un’opinione

Ci sono vicende amministrative del nostro Comune inspiegabili, la cui positiva definizione sembrerebbe naturale o scontata e che invece finiscono nell’oblio, causando danni al nostro Ente.

Stiamo parlando del servizio di gestione e controllo dei parcheggi pubblici a pagamento (le famose “strisce blu”).

 

 

 

 

E allora succede che un servizio, come quello succitato, oramai divenuto essenziale ovunque (basti osservare la stragrande maggioranza dei Comuni Italiani, dal più piccolo al più grande), non riesce a vedere la luce.

Entrando nel merito della vicenda, va rimarcato come il servizio in questione riveste una importanza notevole, ancora di più in un Comune in dissesto finanziario. Infatti, a riprova di ciò, sono noti – anche al più sprovveduto degli Amministratori comunali – i risultati che si possono cogliere con l’attivazione del servizio: maggior ordine nelle principali vie cittadine; maggior entrate per l’Ente (oggi assolutamente necessarie per Amantea); creazione di posti di lavoro.

Nonostante queste banalissime riflessioni che dovrebbero fare propendere per la veloce attivazione del servizio, l’Amministrazione comunale di Amantea sembra non interessarsi al problema, più semplicemente lo ignora.

Sembrerebbe, dunque, che l’Amministrazione comunale abbia deciso di non dare più questo servizio : la gestione del territorio, particolarmente delle strade, è obiettivo prioritario istituzionale dell’Ente Comune, con facoltà decisorie importanti.

La decisione – di fatto – assunta da questa Amministrazione di non dare più questo servizio stride però fortemente con l’inserimento (da parte degli stessi Amministratori) nel bilancio stabilmente riequilibrato – inviato al Ministero dell’Interno per la sua approvazione – di entrate per decine e decine di migliaia di euro rivenienti dal servizio dei parcheggi pubblici a pagamento.

I cittadini, i commercianti, così come le Istituzioni preposte alla vigilanza del bilancio comunale, avrebbero il diritto di sapere quali decisioni in merito vuole assumere l’Amministrazione comunale, in modo che ognuno tragga le conseguenze del caso.

Vedere almeno partire l’iter di attivazione del servizio che prevede, come primo passo, la pubblicazione del relativo bando di gara, sarebbe un buon inizio.

Ad oggi però dal Palazzo comunale tutto tace, sembra dunque consolidarsi l’idea che il Comune ha rinunciato al servizio, dunque alle relative entrate e si appresta alle variazioni di bilancio per la sostituzione delle stesse entrate.

Concludiamo riportando di seguito le voci relative alle entrate da parcometri inserite dai nostri attuali Amministratori comunali sui bilanci relativi agli anni 2018, 2019, 2020 e 2021: previsione definitiva anno 2018 euro 180.000,00; competenza e cassa anno 2019 euro 30.000,00; previsione 2020 euro 100.000,00 e previsione 2021 euro 100.000,00.

Mah! Vacci a capire qualcosa e speriamo bene!

Amantea, 12 settembre 2019

Biagio Miraglia

Pasquale Ruggiero

Gianfranco Suriano

Pubblicato in Cronaca

La premessa è tutta nel comportamento dell’estremo difensore blucerchiato Simari che è stato espulso durante l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo per aver aggredito il dirigente della Vigor Lamezia Calcio Pasquale Liotta, peraltro svenuto nell’occasione.

Prima dell’inizio della gara, lo stesso portiere locale avrebbe colpito con un pugno anche il tecnico dei biancoverdi Viterbo.

Pertanto l’ Acd città di Amantea ha preso le distanze dal proprio estremo difensore Simari da parte della società blucerchiata.

All’uopo ha emanato apposito comunicato stampa pubblicato sulla propria pagina facebook, l’A.C.D. Città Amantea 1927 con il quale ha fatto sapere che “crediamo nel calcio quale volano di principi e di valori.

Questo è il motivo per cui l’inizio del nuovo percorso societario è stato basato su un manifesto etico del calcio.

Ciò perché riteniamo che nessun progetto sportivo possa essere veramente credibile se non è capace di farsi promotore di un orizzonte valoriale che, nella specificità della disciplina calcistica, deve necessariamente trovare una sua naturale traduzione in atteggiamenti e comportamenti sani.

Sono queste le ragioni che ci portano, con particolare riferimento a quanto avvenuto durante la partita di oggi Città Amantea 1927 - Vigor Lamezia Calcio, a prendere in maniera netta le distanze da comportamenti che nulla hanno a che fare con il calcio, condannandoli e dissociandocene.

Ci scusiamo con la società e con i tifosi della Vigor Lamezia per il triste episodio di oggi”.

Pubblicato in Amantea Futura

I consiglieri di minoranza Suriano , Pellegrino , Furgiuele scrivono al loro sindaco la seguente accorata lettera dal titolo emblematico ” Continuiamo a farci del male!”

 

 

Ma eccone il testo, un testo, invero, che vale per tanti altri comuni calabresi e per la intera regione:

“Tutti possono parlare di turismo, magari immaginando grandi progetti in grado di valorizzare il nostro territorio e dare slancio ad un'economia locale che da anni si sente ripetere, da chi li rappresenta, che il futuro è nel turismo e che su questo bisogna puntare...... insomma, con le parole e con i propositi, siamo tutti bravi a propinare ricette per rilanciare il nostro territorio.

Poi volgi lo sguardo altrove e, passeggiando sul lungomare, non puoi fare a meno di notare la perenne noncuranza e la totale assenza di pulizia.

Il lungomare, caro Sindaco, è il nostro biglietto da visita, è il luogo di incontro per molte famiglie Belmontesi che decidono, con le giornate miti di questo periodo, di fare una passeggiata all'aria aperta e godere dei nostri meravigliosi tramonti e ad oggi, I° Maggio, continuiamo a presentare soltanto incuria e degrado!!!

Questo atteggiamento continua ad impoverire un paesaggio unico e rischia di trasformare l'incuria come una prassi comune.

Vede, caro Sindaco, la gente vive di esempi, e l'amministrazione deve essere da esempio per poter pretendere senso civico e buone pratiche da parte di cittadini e turisti; se non si mette mano all’ordinaria amministrazione e alla pulizia del territorio, qualsiasi idea rischia di rimanere lettera morta su uno dei tanti libri dei sogni.

Caro Sindaco, invece di preoccuparci di investire in lavori pubblici improbabili e oggettivamente inutili, impegnando risorse comunali, peggio di qualsiasi tetro dell’assurdo,(vedasi ad esempio la sede della protezione civile costruita su una zona in frana), dovremmo concentrare tutte le nostre energie in atti di ordinaria amministrazione come la pulizia ed il decoro del nostro meraviglioso bordo e dei luoghi pubblici.

Cosa ne pensa ? Non è poi così difficile!

In alternativa, come direbbe Nanni Moretti: ”Continuiamo a farci del male “ .

Belmonte Calabro 01/05/2018

I consiglieri Suriano , Pellegrino , Furgiuele

Pubblicato in Basso Tirreno
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