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Dimensionamento scolastico e sentenza TAR. Grillo risponde a Ianni Palarchio

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Riguardo all’intervento del Sig. Andrea Ianni Palarchio e ai quesiti in esso contenuti è doveroso fare delle repliche.

Premesso che ho apprezzando i toni pacati del suo intervento, desidero prima di tutto risponderle quando dice: “non è vero che Campora non vuole avere nulla a che fare con Amantea ” e quando sostiene che è esattamente il contrario.

Evidentemente non è bene informato e forse non ha bambini che frequentano la scuola.

Le posso assicurare che nonostante numerosi tentativi e tanta buona volontà non è stato possibile instaurare nessun rapporto con il Comitato Pro-Campora, né creare una sinergia tra genitori, che sarebbe stato l’unico modo di evolvere e di affrontare le problematiche scolastiche di volta in volta sorte. Faccio salve alcune importanti eccezioni di proficua collaborazione e mi guardo ovviamente dal fare di tutta l’erba un fascio, ma, senza tema di smentite, posso affermare che ancora, purtroppo, qualcuno a Campora afferma: “se tra Amantea e Campora ci sono 9 KM ci sarà un perché , voi guardatevi i figli vostri che noi ci guardiamo i nostri” (trattasi di espressione virgolettata in quanto pronunciata da persone, delle quali sarei felice di indicare i nomi, che ricoprono incarichi importanti nella realtà camporese).

Ma andiamo a discutere di quanto da lei scritto in modo palesemente parziale.

Innanzitutto lei parlando di un'istituzione scolastica quale è l’I.C. Longo , forse inconsciamente, utilizza una terminologia piuttosto strana: l’istituto - nel suo dire - è “perso” o “restituito” o deve “ per le scelte dell’Amministrazione diventare più forte e più grande”. Una scuola - mi pare - non è una proprietà mia o sua, di Campora o di Amantea, ma è un’Istituzione dello Stato a servizio dei bambini che lei dice “appartenere” a questa o quella scuola!!!!

Già questo la dice lunga sul modo, in tal caso davvero “ fuorviante”, di intendere la questione!

Come se le rivendicazioni sostenute, anche giuste, riguardassero la tutela non di diritti (dei minori) ma la salvaguardia di spazi di potere.

Se questo è il modo di intendere le cose allora non ci incontreremo mai, nemmeno percorrendo i famosi 9 km. Perché vede la questione non è se accorpare Campora ad Amantea o Amantea a Campora, come lei vorrebbe per “rendere più forte l’I.C. Longo”. La questione è più complessa, e la sentenza del Tar (la legga è molto interessante) è chiara al proposito: è l’accorpamento che è nullo perché nulla è la delibera comunale che lo prevedeva, tant’è vero che oggi le scuole sono due, sottodimensionate, aspetto centrale di cui nessuno ancora ha dato ufficialmente conto (mi pare che solo noi ne stiamo parlando).

Ecco per adesso le conseguenze della Sentenza del Tar ed ecco perchè penalizzano maggiormente Campora (non si ricorre ad alcuna “fantasia “, come lei dice, ma si parla con dati alla mano, i dati di quest’anno scolastico vissuto, con impegno, da vicino).

Eh si, perché è vero che le battaglie di diritto vanno fatte a prescindere, ma vanno fatte con chiarezza di intenti e con lucidità di analisi, e allora bisogna ammettere che paradossalmente questo accorpamento così osteggiato ha portato alla scuola di Campora numerosi vantaggi:

 

  • innanzitutto una dirigenza titolare che Campora aveva perso in quanto già in reggenza ai tempi    dell'accorpamento;
  • l’ incremento del monte ore scolastico settimanale (27 ore circa);
  • l’ istituzione del tempo prolungato per le prime classi della primaria;
  • la formazione della quinta sezione di scuola dell’infanzia;
  • la fruizione di numerosissimi progetti e dei relativi finanziamenti, tutti riscontrabili attraverso la documentazione relativa al Programma Annuale che se gradisce sarà messa a sua disposizione.

Potrei continuare, ma ritengo sia meglio fermarmi.

Ciò ovviamente non significa che l’accorpamento è stato fatto bene. Ma solo che non è stata quella tragedia che aveva costretto le mamme di Campora a diventare delle amazzoni.

E non è nostra intenzione difendere l’operato dell’Amministrazione Comunale molto più vicina a lei che a chi scrive (anzi la invito a documentarsi anche al riguardo).

Questa vuole essere solo un’analisi obiettiva dell’anno trascorso e della situazione attuale, nella quale a nostro avviso entrambe le Istituzioni Scolastiche risultano per il momento perdenti, con un futuro incerto, data la non particolare solerzia della nostra Amministrazione nel risolvere i problemi della Comunità.

Per quanto riguarda gli scenari descritti per il futuro mi pare che non ci siamo proprio intesi, perché vede la questione, almeno per noi, non è di chi viene accorpato a chi, se Campora ad Amantea o Amantea a Campora, il problema è che questo accorpamento tra queste due scuole non ha ragione di esistere perché, come già abbiamo scritto, non tiene conto della normativa di riferimento e dell’interesse dei nostri figli, molto al di là dei requisiti numerici e della motivazioni che hanno consentito al Tar di darvi ragione.

Quando il Comune deliberò il 21 ottobre 2011 si trovò di fronte a tre istituzioni scolastiche:

  • la Direzione Didattica Manzoni (scuola dell’infanzia e scuola primaria);
  • l’I.C. Mameli (infanzia ,primaria e media);
  • l’I.C. Longo (infanzia, primaria e media) in stato di reggenza all' I.C. Mameli.

Di fronte alla normativa citata in delibera e alla necessità individuata dalla stessa Amministrazione che parla di “obbligatorietà di verticalizzazione attraverso l’aggregazione in Istituto Comprensivo della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado”, ci saremmo aspettati che ad Amantea si creasse un unico I.C., con i diversi gradi di scuola e con le dovute garanzie di continuità per i nostri figli.

Continuità è la parola magica un percorso lineare che accompagni i bambini dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole medie , con tutti i vantaggi che ne conseguono nell’avere un’unica dirigenza per tutto il percorso formativo , questo è quello che ci manca e che non avremmo se dovessimo essere accorpati con l’I.C. Longo , problema che invece voi non avete ….. L’I.C. Longo questo problema non l’aveva e non lo avrà, con chiunque sarà accorpata , la direzione didattica sarà comunque continuativa per tutto il percorso formativo dalla scuola dell’infanzia fino alle medie .

Ecco perché la prospettiva deve essere quella di accorpare la Direzione Didattica all’ I.C. Mameli, o comunque di creare sul territorio di Amantea un'unica istituzione scolastica.

A differenza vostra, noi non riteniamo che debba la nostra scuola necessariamente conservare l’autonomia o “diventare più forte e più grande”, vogliamo solo che siano tutelati i nostri figli!!!!!!

Ben venga anche un I.C. autonomo a Campora, ma deve trovare i numeri, per il momento fino a nuova determinazione della Regione, almeno 600. Auguri!!!!!!!

 

Amantea 09/07/2013

Comitato Genitori Manzoni-Pascoli

Il presidente Tiziano Grillo

Redazione TirrenoNews

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