In questo mese abbiamo volutamente evitato di rispondere a sterili polemiche ampiamente politicizzate perché la Proloco, che si fonda sul diritto costituzionale dei cittadini di associarsi liberamente, ha come unica finalità quella di contribuire allo sviluppo ed alla crescita della comunità senza alcun fine politico o partitico. Tuttavia, alla luce dei continui e reiterati attacchi, ci sembra giusto e doveroso che la città venga adeguatamente informata raccontando la verità fino in fondo.
Qualche mese fa, dei giovani amanteani hanno deciso di promuovere e dare nuova forza a questa associazione. Non appartengono a nessun movimento politico e sono mossi dallo spirito di voler fare qualcosa per questo nostro paese. Hanno coinvolto rappresentanti delle associazioni più attive e presenti sul territorio e si sono impegnati con l’entusiasmo tipico dei ventenni in una campagna di tesseramenti aperta a tutta la cittadinanza, dando così vita al gruppo della Pro Loco che oggi esiste.
Non sapevamo però che da un po' di tempo, alcuni soggetti, operanti nell’ombra, ne avevano chiesto il commissariamento e, non appena venuti a conoscenza della procedura avviata, ci siamo rivolti al Sindaco e ai vertici provinciali e regionali dell’UNPLI. Questi ultimi, riconoscendo le intenzioni di progettualità di persone serie e affidabili, da sempre attive e impegnate nel sociale, non schierate politicamente e aperte ovviamente a chiunque abbia voglia di impegnarsi nel volontariato, hanno deciso di sostenere questo nuovo percorso, fermando la cancellazione in atto.
Il Sindaco, consapevole che un’associazione come la Pro Loco può dare un fattivo contributo alla città, ha convocato una riunione alla presenza di Grosso La Valle e una parte della giunta, in cui si è concordato un ulteriore prolungamento del tesseramento e una nuova elezione del Direttivo (il cui presidente Luigi Suriano, consapevole della sua poca disponibilità di tempo per sopraggiunti impegni personali, ha rassegnato le dimissioni).
In quell’incontro, di cui è stato anche stilato un verbale protocollato al Comune di Amantea, eravamo tutti d'accordo, tranne il consigliere Giacco, segretario, tra l’altro, del PD amanteano, che oggi ci attacca ingiustamente senza alcun rispetto dei cittadini che hanno deciso di aderire liberamente alla Pro loco.
E a questo punto una domanda sorge spontanea: come mai un partito politico si interessa così tanto della Proloco? Ad Amantea non ci sono problematiche più importanti?
Finora siamo stati in silenzio, impegnati più nei fatti che nelle parole, ma ci teniamo a ribadire, ancora una volta, di essere aperti a chiunque desideri contribuire in qualsiasi misura alla crescita della città e del suo comprensorio. Siamo certi che le migliori sensibilità e realtà amanteane non hanno bisogno di essere sponsorizzate da un partito, che non può e non deve interferire con le associazioni di volontariato.
Con i 70 iscritti, che si sono tesserati liberamente, non abbiamo ancora eletto un nuovo direttivo, proprio perché non sono le cariche che ci interessano, ma il fare e soprattutto tener fede a quanto concordato con le Istituzioni e l’UNPLI, che ringraziamo per la vicinanza e la sensibilità. Ma nel frattempo non perdiamo tempo, prova ne è che in tempi brevissimi siamo stati in grado di organizzare due eventi.
Se poi, pressioni politiche insensate, anche verso la Regione Calabria, dovessero far riprendere l'iter di cancellazione, bloccando l'operato e i buoni propositi di queste nuove 70 persone, che nulla hanno a che fare con il passato per affidarla provvisoriamente non si sa bene a chi, siamo certi che non sarà una sconfitta per chi si è adoperato a costruire sotto forma di volontariato, ma sarà una sconfitta per l’intero paese da troppo tempo impantanato nell’immobilismo e nelle lotte di potere che non ci appartengono.
Gruppo Promotore Pro Loco Amantea