In Calabria c’è sanità e sanità
E ci sono sindaci e sindaci
Per esempio c’è il sindaco Mimmo Lo Polito di Castrovillari che, secondo la stampa, avrebbe inviato all’Asp di Cosenza, al Prefetto di Cosenza ed alla Procura della Repubblica di Castrovillari un nota ( ordinanza?) con la quale per difendere gli interessi della comunità ha chiesto la revoca del provvedimento con il quale il direttore del Dipartimento chirurgico dell’Asp, con il nulla osta del direttore facente funzioni, ha disposto il trasferimento temporaneo di un ortopedico dall’ospedale Spoke di Castrovillari a quello di Paola-Cetraro.
E’ la antica storia delle vacche di Fanfani?
Forse !
Mancano i medici e quei pochi che ci sono vengono spostati , sembrerebbe, senza ragioni di reale bisogno od opportunità.
Secondo il sindaco il trasferimento bloccherebbe le prestazioni di traumatologia a Castrovillari, che negli ultimi mesi, grazie al lavoro altamente professionale dell’equipe diretta dal primario, Massimariano Bisignani, sta erogando rilevanti interventi e prestazioni.
Sapranno il Prefetto ed il Procuratore valutare i fatti e trovare una soluzione?
Ed è questa la strada che i sindaci dovranno seguire per difendere gli interessi delle proprie comunità?
E soprattutto i sindaci sapranno difendere gli interessi delle proprie comunità?
Non oso pensare ad una Calabria già ultima nella sanità italiana ed a paesi calabresi primi ed ultimi nei servizi sanitari con relazione alle capacità dei propri sindaci e delle opposizioni!.