Da qualche settimana un branco di cani randagi , una decina circa , vaga per via Dogana e staziona nella villa comunale.
Chi scrive è fermamente affezionata ai cani, sostenitrice dei cani di quartiere nonché volontaria nella zona di Potame dove accudisce dei cani di nessuno.
Questi cani, purtroppo, adesso sono alla ricerca di cibo e non essendo presente nel territorio comunale di Amantea nessuna associazione che si occupi del problema del randagismo la questione diventa preoccupante.
Chi ha un cane è terrorizzato nel portare a spasso il proprio amico peloso perché spuntano all’improvviso in modo rabbioso e qualsiasi movimento di fuga può scatenare il loro istinto predatore.
Anche a me è successo di incrociarli da lontano ed ho faticato non poco a mettermi al sicuro con il mio cane. Ora mi chiedo perché il sindaco Pellegrino, sul cui buonsenso tutti confidiamo e sulle cui capacità di risolvere problemi di pubblica utilità nessuno dubita, unitamente all’assessore competente non abbia ancora risolto il problema.
Bisogna aspettare che succeda l’irreparabile per prendere i provvedimenti necessari? C’è necessità di applicare la legge 281 che promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna la crudeltà contro di essi , i maltrattamenti e il loro abbandono al fine di favorire la convivenza fra essere umano ed animale per poter tutelare la salute pubblica e l’ambiente.
Quindi se dei cani randagi circolano liberamente lo Stato deve tutelare l’incolumità dei propri cittadini per evitare incidenti di qualsiasi genere, incidenti stradali, aggressioni e danni all’ambiente.
Il mio è un invito aI sindaco e ai servizi veterinari dell’Asl, i diretti responsabili del territorio, nel prendere urgentemente provvedimenti per evitare danni più o meno gravi, derivanti dallo stato attuale delle cose.