Sono tre giorni che cerco di dire (di scrivere) qualcosa di comprensibile approfittando dell’occasione per accennare en passant che anche l’amore potrebbe risultare fra le esperienze mistiche e pericolose, perché toglie all'essere umano il vestito della ragione lasciandolo letteralmente nudo in balia dei venti che lo sostengono, sospeso in aria, sopra un abisso senza fondo.
Mentre su tutte le reti televisive imperversava il funerale di Stato di un piccolo essere umano, dedicavo a me stesso e a quelli come me “HaveYouEverSeen The Rain?” Un brano dei Creedence Clearwater Revival. Tutto questo succedeva in attesa di un pranzo che non si annunciava tanto allettanteal mio palato. Avevo accettato di accompagnare due belle e intelligenti persone in un ristorante di stocco di Taurianova.
I miei due cari amici, Raffaele e Perego adorano lo stocco. I miei occhi e orecchie erano costretti a vedere e sentire quello che succedeva al funerale in pompa magna di un ometto, schizzato fuori dalle pagine di Jonathan Swift; mentre le mie narici venivano sottoposte al nauseabondo odore dello stock fish venuto dalla terra dei vichinghi.
Il cibo, in quel ristorante, oltre allo stocco, era veramente terribile. In aggiunta, le porzioni erano scarse. Tutto questo poteva essere paragonato al sentimento che nutro nei confronti dell’esistenza. Sentivo dietro le mie spalle qualcosa di femminilmente sensuale, una nube, non tossica, leggera di scorrevole umanità.
Seduto sempre insieme ai miei carissimi due amici in quel ristorante di Taurianova, l’umanità si è materializzata davanti ai miei poveri e stanchi occhi nel volto e nell’espressione di una donna somigliante ad Angelina Jolie.
I commenti che venivano dalla TV nella sala del ristorante erano del tipo: “E’ stato un grande presidente del Consiglio”, però quando usciva da Palazzo Chigi il servizio d’ordine contava l’argenteria e i quadri.
ll problema di questa nostra amata Italia, che oggi mi ha fatto arrossire di vergognadi fronte al mondo intero, consiste nel fatto che ci sono uomini “politici” che credono, con la certezza che deriva dall'esperienza, che si possa ingannare tutto il popolo in ogni momento.
Devo continuamente ricordare a me stesso che ci sono due cose che non possono essere attaccate frontalmente: l'ignoranza e la ristrettezza mentale. Le si può soltanto scuotere con il semplice sviluppo delle qualità opposte. Non tollerano la discussione.
Scrivo tutto questo anche per rispondere ad un calabrese che vive in Nord America e che poco conosce la storia degli ultimi trent’anni dell’Italia. A me, personalmente non interessa vivere nel cuore degli italiani attraverso ciò che scrivo: preferisco vivere nella mia piccola casa che si affaccia sul Mare di Ulisse.
In questo mulinello vertiginoso di emotività, creato da un violento cocktail di dubbi e paure, mi son lasciato travolgere dalla sincerità dei sentimenti. Per un breve attimo, ho incrociato i suoi occhi, senza fermarmi, pensando che fosse meglio essere maleducato che venir meno all'impegno di mai più disturbare.
Gigino A Pellegrini & G elTarik