Non c’è solo una Calabria che è ultima in Europa; una regione dove, ben al di là dei proclami per i fessi, la realtà è, invece, molto diversa, se come è vero il reddito medio è il più basso d’Italia, mentre la disoccupazione è altissima, una Calabria dalla quale la gente che ha i mezzi economici necessari scappa per poter guarire.
In questa Calabria c’è un territorio quale è quello di Amantea collocato agli ultimi posti per la sanità: ultimo hinterland dell’ultima regione.
Vergognoso.
E la politica non ha fatto nulla o quasi se non passerelle, come di recente un politico regionale che si è fatto vedere ma che è rimasto in silenzio.
Intanto la voce di un ulteriore inaccettabile depauperamento dei servizi sanitari sul territorio di Amantea corre inarrestabile e senza che nessuno la colga, e, se vera, reagisca in modo forte.
Già la disparità tra Amantea e Paola è inaccettabile e da denuncia, non solo sociale e politica ma anche penale, visto che i cittadini italiani, a dispetto delle garanzie costituzionali sono trattati in modo diverso, non solo perché Paola ha un ospedale ed Amantea no ( nessuno è riuscito mai a spiegarmi perchè l’ospedale finanziato dalla buonanima di Mancini a fine anni sessanta per Amantea- Paola-Cetraro e Praia- solo ad Amantea non venne realizzato!) ma soprattutto perché ancora oggi per una visita specialistica ad Amantea occorre aspettare anche il doppio di quanto si attende a Paola.
Ora la voce è quella, già datata, di una chiusura del laboratorio di analisi cliniche. Una vera e propria follia quale è la ipotesi di concentrare i laboratori in Paola ( o Cetraro del tutto) e di portare le provette ogni giorno per poi andarle a ritirare spendendo più soldi di quanto oggi non si spenda e solo per concentrare i poteri .
Una voce che comporterebbe la chiusura del reparto di dialisi, creerebbe problemi anche ad altri specialisti come la diabetologia e la cardiologia. Come faranno, mi chiedo, le persone trattate con il cumadin a curarsi ?
Una voce che non ha nemmeno una ragione a favore e tante ragioni contrarie.
Una voce che se vera comporterà una lotta senza quartiere.
Una lotta che nessuno ha mai fatto per Amantea e per gli amanteani, in particolare per quelli più anziani e senza qualcuno che li accompagni a Paola od a Cetraro od a Cosenza.
Una lotta che sarà fatta con azioni eclatanti e che dovranno assurgere alla attenzione nazionale
Una lotta che sarà fatta con esplicite denunce di illegittime scelte che creano disparità tra gli utenti.
Denunce di danni economici al sistema sanitario.
Denunce di comportamenti illegittimi se non illeciti
Appena andremo, come andremo, al governo del paese , in quelle stanze, su in piazza, da dove nessun allarme è stato lanciato da anni, recupereremo i diritti dei malati del nostro hinterland e svergogneremo chi sta per distruggere quel poco di sanità che è ancora presente nel nostro distretto.
Noi lavoreremo per la casa della salute e non accetteremo altra soluzione.
Amantea ed il suo hinterland hanno gli stessi diritti degli altri e noi li tuteleremo
Giuseppe Marchese candidato consigliere nella lista “Insieme per la Città Mazzei Sindaco”