Riceviamo la nota stampa del 3 ottobre di Gianfranco Suriano e ne diamo doverosa pubblicazione stante le verità in esso esposte (non tutte, per carità, non basterebbero pagine e pagine- Sic!-, e potrebbero essere terribili ed ancora più vergognose).
“Assisto allibito alla sfilza di comunicati emessi dall’attuale Amministrazione comunale con cui si tenta affannosamente di giustificare la rinuncia ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione del lungomare di Amantea che invece necessita d’interventi strutturali.
Addirittura un Assessore si pregia del fatto che l’Amministrazione abbia sottratto il finanziamento giacente presso la Cassa Depositi e Prestiti e destinato al rifacimento del lungomare di Amantea per destinarlo ad altre opere, di cui non esiste ancora neanche l’idea di massima, sulla frazione di Campora San Giovanni. Uno spettacolo indecente che ci fa ritornare alle contese tra contrade di stampo medievale.
Altri Amministratori, per giustificare l’insensata e incomprensibile decisione, parlano di riqualificazione urbana come se il lungomare, la prima attrazione turistica della città, non rientrasse nell’area urbana.
Altri parlano di decoro urbano e attenzione a tutti i quartieri, anche di quelli periferici. Dimenticano, però, che ci sono interi quartieri che appena sale l’intensità delle piogge subiscono gravi allagamenti, con l’acqua piovana che mischiandosi ai liquami fognari entra nelle abitazioni dei cittadini, con gravi ripercussioni di carattere igienico e sanitario.
Quando si prendono decisioni così importanti, tra l’altro in piena solitudine e senza un preventivo confronto con i settori della nostra città interessati, il buon senso vorrebbe che alla base di tali decisioni ci fossero almeno programmazione e obiettivi concreti e ben definiti da perseguire nell’interesse della collettività. E invece niente di tutto ciò.
Nella fattispecie non mi sembra che tale chiarezza amministrativa sia venuta fuori. Anzi, le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale del tutto generiche e fumose non aiutano i cittadini a comprendere bene le ragioni per cui è gettata al vento la possibilità d’intervenire sul lungomare di Amantea, oramai divenuto obsoleto e fatiscente.
Così non solo si perde un’occasione per ammodernare la prima infrastruttura al servizio di cittadini e turisti, ma si rende vano anche il piano spiaggia, tra l’altro alle prese ancora con la questione delle concessioni stagionali, che doveva servire da ulteriore volano turistico. Siamo di fronte al paradosso costituito dal fatto che gli Amministratori chiedono agli operatori titolari dei lidi balneari d’investire sul lungomare e nel frattempo decidono di sottrarre le risorse economiche pubbliche già destinate alla stessa area. Un esempio “originale” di sinergia tra pubblico e privato.
Ciò dovrebbe bastare a rendere l’idea, al di là degli spot e degli slogan pubblicitari lanciati a turno da questi Amministratori, dell’assoluta incapacità di chi ci governa a programmare e attuare piani di sviluppo per la crescita turistica, attraverso, ad esempio, la promozione delle nostre bellezze naturali.
Credo che quest’Amministrazione non abbia iniziato nel migliore dei modi il suo mandato, caratterizzato finora solo da vicende che non qualificano la nostra città, anzi la espongono a danni d’immagine come i litigi con alcuni membri della minoranza nelle stanze del Municipio, la questione dell’ineleggibilità del Sindaco, le vicende giudiziarie in corso che interessano componenti di giunta, le deleghe consiliari attribuite part-time.