Spes ultima dea, dicevano gli antichi romani. Parliamo, cioè, della speranza di ritornare ad avere il carnevale di Amantea come era negli anni passati, ricco di straordinari carri, di bellissimi gruppi, vivamente partecipato, capace di attrarre spettatori sorridenti da ogni dove della Calabria, di essere e dare un volto qualificato e propositivo al nostro territorio.
Una speranza fondata sull’amore per la città.
Si! Perché tra i tanti dubbi relativi alle ragioni dell’innegabile fallimento di questa edizione esiste una sola certezza.
Il carnevale di Amantea non appartiene a nessuno. È di tutti.
E non solo di Amantea e degli amanteani, Campora compresa ed in primis, ma anche Belmonte Calabro, Longobardi, Lago, Fiumefreddo Bruzio, Serra d’Aiello, Cleto, Aiello Calabro, Falconara Albanese.
E proprio perché si tratta, da tempo, in verità, di un carnevale del comprensorio è necessario, indispensabile, che esso sia sorretto dalle stesse amministrazioni comunali.
Già, perché i carri e le maschere possono ( forse devono ) parlare delle diverse realtà locali, ognuna delle quali distinta dalle altre, devono essere esemplificativi delle diverse qualità artigianali ( pensate soltanto ai vestiti) , in quella che può essere una gara al divertimento, alla gioia, alla simpatia .
Un carnevale senza vinti o vincitori. Un carnevale diverso!
Pensate, solo per esempio, se dopo il carnevale ogni comune esponesse i propri carri sulla Statale 18 e tutto venisse , pubblicizzato come il “carnevale più lungo del mondo” , coi i suoi 15 km da Campora a Falconara!
15 km di sorrisi. Almeno 10 aree dove fermarsi per mostrare ai bambini i carri del carnevale di Calabria e le foto dello stesso, i giovani sorridenti, le foto dei gruppi mentre ballano; la Calabria vera e migliore.
Ma c’è molto altro da fare per avere un carnevale diverso, a cominciare dalla scuola per cartonisti.
Tutto possibile. Difficile ma possibile e per questo da fare insieme.
Ed insieme significa con l’impegno ed il governo della amministrazione comunale che deve assumere a sè tutte le responsabilità del caso.
Troppo facile vantarsi del carnevale quando va bene e defilarsi quando va male.
Tanto più quando il fallimento di questa edizione era nelle corde.
Un fallimento annunciato.
Non è certamente un caso che proprio ex ( bravi ) carristi abbiano portato in scena il funerale del carnevale, sdrammatizzandone la morte quasi ad indicare la possibilità della sua resurrezione. Non a caso ad accompagnare la cassa anche qualche politico amanteano più realista e che ha avuto il coraggio di segnalare e segnalarsi avendo colto il malessere imperversante sin da subito.
E sono convinto che il comitato Brusco che tanto ha fatto per il carnevale di Amantea e che ha le sue responsabilità , non da solo, certamente, ha compreso di dover restituire il carnevale alla città e per essa all’amministrazione comunale.
Una provocazione , forse, ma pur necessaria.
Ma una provocazione che, se colta positivamente, può far risorgere il carnevale dl Basso Tirreno Cosentino.
Non è tempo di caccia ai responsabili ( forse lo siamo tutti) ma certamente non è tempo di perdonismo.
Ormai tutti sono delusi e domani diventeranno arrabbiati.
Abbiamo sentito i ragazzi della scuola di ballo di Lago domandarsi, profondamente delusi, “ E’ questo è il carnevale di Amantea………?”
Abbiamo sentito un professionista amanteano dire “ Siamo riusciti a farci superare anche nel carnevale dai nostri “amici” paolani!
Ci hanno detto di aver visto centinaia di amanteani al carnevale di Nocera Terinese.
Ed altrettanto al carnevale congiunto di Fiuemefreddo e Longobardi.
Possiamo anche ricordare che un politico amanteano alle 14 di martedì grasso ha sollecitato la presenza ad Amantea del carro di Campora. Non solo la presenza non si è avuta ma la risposta è stata forte e non presta adito a speranza di pace e di collaborazione, se prima non cambiano le cose.
Non so dirvi se esiste spazio per una pacificazione.
Certo è che siamo al punto più basso dagli ultimi venti anni e più e questo è inaccettabile .
Vale il caso di ricordare che “ i ciucci si ncugnunu e li varrili si rumpunu!
Ed a perderci è solo Amantea e la sua economia.
Basta allora.
La Giunta si incontri , sciolga le riserve ancora presenti tra gli amministratori, designi uno o più nuovi responsabili, dotati di ampi poteri , che si stimolino e si avvalgano di nuove energie, cominciando SUBITO il nuovo percorso per il carnevale 2017
La nostra città merita ben altro !