La scelta dell’addetto stampa del comune è una di quelle notizie importanti che sta passando in secondo ordine.
Non è affatto corretto.
Almeno fino a quando egli non prenderà servizio è necessario che “altri” ne parlino.
Parliamo della carta stampata e del web.
Noi ci proviamo.
Ci proviamo segnalando peraltro che la notizia è giornalisticamente datata.
Ci riferiamo alla determina del segretario generale n 11 del 22 luglio 2016 avente ad oggetto “ Ricerca di un addetto stampa e comunicazione, in esecuzione della delibera di giunta n 63 del 2016. Approvazione della commissione”.
Tante le stranezze, però!
La prima è che in basso nella riferita determina leggiamo "Nomina addetto stampa".
Nella determina leggiamo:
“2) prendere atto dei predetti verbali del 19 luglio 2016 e del 21 luglio 2016 dai quali si evince la idoneità del dott. Ernesto Pastore allo svolgimento dell’incarico di addetto stampa e comunicazione”.
In basso, infine, leggiamo:
“6) di precisare che l’ incarico avrà la durata di un anno decorrente dall’affidamento dello stesso”
Ne deduciamo che l’ incarico non è stato ancora affidato, ma che ne esistono tutti i presupposti
Ma andiamo avanti.
La nomina della commissione non reca alcuna giustificazione relativa alla sua composizione n numerica e qualitativa.
Come è possibile valutare la qualità del concorrente senza almeno la presenza di un giornalista
Assumere che i componenti della commissione avessero i requisiti per la valòitazine di un addetto stampa e comunicazione significa che i medesimi erano qualificati a tanto e potevano essere nominati addetti stampa e comunicazione.
Poichè tanto non è stato fatto se ne argomenta la loro insufficienza alle funzioni
Peraltro nei verbali non si da nemmeno atto della avvenuta lettura o presa d’atto della legge 150/2000.
Come è possibile allora fare al concorrente la domanda sulla “ Differenza di compiti e funzioni tra addetto stampa e portavoce, alla luce dei principi indicati nella legge n 150/2000?”
Non solo ma avevamo sollecitato l’annullamento del bando di selezione dell’addetto stampa che avevamo scoperto essere stato copiato dal “Cerca Lavoro di Bassano del Grappa del dicembre 2015 dove abbiamo trovato l’esatta dizione del nostro bando ma tra quelli privati indetti dalla Etra spa, il che spiega quella Etra che si trova nel bando comunale.(sic….)”.
Secondo il nostro modestissimo parere si tratta della ennesima riprova della arroganza dell’amministrazione comunale che è sicure di non essere mai soggetta alla legge.
Per tutte ricordiamo due cose:
La prima è che pochi giorni fa ( una tra tante) il giudice del Lavoro, dott.ssa Paola Marino, del tribunale di Palermo ha emesso una sentenza con la quale ha condannato il Comune di Bagheria ad applicare il contratto di lavoro giornalistico all’addetto stampa
La seconda è che una voce autorevole come quella di Franco Abruzzo presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia nella sua relazione al Convegno : Urp e uffici stampa nell’apparato statale e degli enti pubblici presso la Università degli studi di Roma "La Sapienza" dopo la legge 150/2000, un modo nuovo di comunicare delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici, dopo aver ricordato che “le attività di informazione si realizzano attraverso il portavoce e lUfficio stampa” e “Quelle di comunicazione attraverso l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) e strutture analoghe quali gli sportelli del cittadino, quelli polifunzionali o per le imprese”, chiarisce con fermezza che “ il portavoce che, per la durata del suo incarico, non potrà esercitare attività professionale nei media” ed infine che “ La stessa incompatibilità (divieto di attività parallela nei media, ndr) varrà per il personale degli Uffici stampa”
Viene da chiedersi come possa l’amministrazione, senza nulla togliere alle qualità personali e professionali del proposto, ritenere logico e legittimo l’excursus del bando, della nomina della commissione e della selezione, a fronte dei rischi derivanti da quanto precede.