A poche ore dal servizio delle Iene è arrivata la seconda nota del vescovo nella quale, Mons. Nolè, esprime questa volta la “sua personale tristezza e il dolore della Chiesa cosentino-bisignanense e chiede scusa per lo scandalo e il dolore arrecato: alle vittime della vicenda, prima fra tutti la ragazza interessata, ma anche a quanti sono stati offesi e scossi dalla trasmissione che ha coinvolto una comunità parrocchiale, i sacerdoti e anche un Vescovo che è stato duramente vilipeso da un membro del nostro presbiterio“.
Le due giovani, operatrice e giornalista della trasmissione “Le Iene” non vengono mai citate nonostante siano state aggredite rimediando 18 giorni di prognosi.
Insomma, vicenda dolorosa si, ma nessuna solidarietà alle due giornaliste che, in fondo, hanno fatto il loro lavoro e sono state insultate, aggredite e picchiate.
Nella nota c’è un altro passaggio che sembra andare duramente contro il parroco che avrebbe “vilipeso” un Vescovo e “attorno al quale si stringe – scrive monsignor Francesco Nolè – lui e il Presbiterio per esprimergli affetto e sincera fraternità”.
L’Arcivescovo Nolè si è comunque mostrato “disponibile ad incontrare la ragazza se e quando lei vorrà, per un dialogo fraterno“.
Infine “chiede perdono a quanti, soprattutto ai semplici, che a causa della contro testimonianza degli uomini di Chiesa, vivono sofferenze e subiscono scandali.
La Diocesi, per quanto di competenza, è già impegnata a fare chiarezza sulla vicenda e prenderà seri e opportuni provvedimenti ‘canonici’ nei confronti di quanti hanno dato pubblico scandalo”