Riccardo Clemente
Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info
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Riccione è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti della vita notturna, non solo nei mesi più caldi dell'estate - luglio e agosto - ma già da maggio e fino all'autunno. Le discoteche di Riccione, d'altro canto, sono celebri in tutta Italia: essendo così numerose, propongono serate per tutti i gusti.
Dopo il tramonto ci si scatena
Al calar del sole, insomma, Riccione non chiude i battenti ma, anzi, si anima ancora di più, magari grazie ai balli in spiaggia al Marano. In tutto sono circa 300 i locali tra pub e bar in ogni angolo della città. Il Byblos, il Peter Pan e la Villa delle Rose sono nomi che sono entrati nella storia e che ormai da generazioni garantiscono musica e incontri, mentre per chi è in cerca di una location un po' più chic non c'è altra soluzione che quella di recarsi al Prince.
L'organizzazione precisa e attenta fa sì che ogni settimana si alternino appuntamenti importanti ed eventi che attirano persone da tutto il Nord Italia e non solo: alle consolle si danno il cambio i re della happy house. La musica house è anche il punto di forza del Cocoricò, che pure è anche il regno della musica elettronica e di quella tecno. Non lontano da Riccione, a Gabicce Mare, c'è la Baia Imperiale.
Il Samsara
Al Marano, uno dei locali più di tendenza è il Samsara Beach, una struttura che si contraddistingue per il suo stile innovativo e per le sue linee eleganti. Si tratta di una location ideale per tutti i beach lover, vale a dire gli amanti della spiaggia che hanno intenzione di vivere il mare in maniera inedita. Insomma, le mode cambiano e i trend si evolvono, ma la notte a Riccione è sempre sinonimo di divertimento e svago. Che si abbia voglia di recarsi in un locale sulla spiaggia o in uno street bar, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Viale Ceccarini
Ovviamente, il fulcro di Riccione - Viale Ceccarini - anche di notte è sempre vivo: non solo perché i negozi rimangono aperti anche di sera, ma soprattutto perché sono molti i bar e i locali che assicurano proposte imperdibili. Tra ristoranti e boutique, insomma, non è detto che si debba per forza ballare per trascorrere una notte diversa dal solito.
Le soluzioni più fashion
Come detto, però, è il Marano il luogo in cui si concentrano i locali più trendy: si tratta della porzione di spiaggia che porta a Rimini, sul finire di viale D'Annunzio, con decine e decine di bar e discoteche situati gli uni di fianco alle altre, con buffet e dj set che allietano i turisti. Chiunque può vedere assecondati i propri gusti: l'Hello Darwin, il Mojito Beach, il Palma Beach Paradise e l'Hakuna Matata sono raccomandati a chi è intenzionato a stare in spiaggia anche di notte, mentre il Saute, il Makkaroni, lo Zenzero e il Beach Cafè si distinguono per le loro atmosfere glamour.
L'Aquafan
Non bisogna dimenticare, poi, che di notte è aperto anche l'Aquafan, dove per altro sono ospitati gli studi estivi di Radio Deejay: al parco divertimenti che da poco ospita il Black Hole l'intrattenimento e l'animazione continuano anche dopo che il sole è tramontato. Un esempio per tutti? Il più grande schiuma party del mondo. Ma la vita notturna trova il suo climax in una delle tradizioni più invitanti e più speciali dei turisti di Riccione: il bombolone alla crema con il cappuccino assaporato al mattino, dopo una notte intera di balli e fatiche. A meno che non si voglia essere romagnoli fino in fondo: in quel caso, prima di andare a letto non si può fare altro che concedersi una piadina con lo squaquerone e la rucola.
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Campora San Giovanni, un successo il motoraduno dichiarazione assessore Concetta Veltri
Lunedì, 03 Luglio 2017 14:44 Pubblicato in Campora San GiovanniL’assessore al turismo Concetta Veltri, pur non avendo potuto partecipare in prima persona all’evento motoristico che ha allietato turisti e vacanzieri in questo primo fine settimana di luglio, ha voluto rimarcare la riuscita del raduno organizzato dal gruppo “Cenaturi del Tirreno”, non solo dal punto di vista numerico, grazie all’elevata presenza di bikers provenienti da ogni dove, ma anche per la perfetta pianificazione operata in tutta sicurezza, allo scopo di far vivere appieno la festa. Un plauso rivolto anche alle forze dell’ordine per la preziosa opera di supporto e di controllo.
«Voglio esprimere non solo il mio personale grazie agli organizzatori del motoraduno che nei giorni scorsi ha colorato la città, ma anche quello dell’intera comunità. Amantea ha un tessuto sociale articolato e complesso, il suo territorio ha necessità di aprirsi verso diverse forme di turismo, creando così i presupposti per avviare un lento ma deciso processo di destagionalizzazione che le attività ricettive e gli imprenditori hanno sempre auspicato e che ora sembra essere finalmente a portata di mano. L’esecutivo guidato dal sindaco Mario Pizzino è dalla parte di chi opera e lavora per il bene comune, per rendere il nostro comprensorio migliore di quello che è attualmente, ma soprattutto per inseguire un’idea di sviluppo che sia sostenibile con l’ambiente e con quella che è l’identità dei luoghi».
«Un momento di unione – ricorda la Veltri – che ha inteso ricordare Andrea Bruno, un giovane del comprensorio prematuramente scomparso che amava prendere parte ai raduni rappresentando la sua terra. I “Centauri del Tirreno”, il gruppo che ha voluto fortemente la realizzazione di quest’iniziativa, è in piena corsa per portare a casa la vittoria nel “Campionato italiano turismo”. Il moto club amanteano, attualmente, è in testa a questa particolare classifica. I soci, complessivamente, hanno totalizzato 58 presenze che gli hanno consentito di ottenere 111 punti. Una quota che relega più indietro le compagini laziali dei “Lupi bianchi” e campane dei “Vesuviani”. Sono personalmente convinta che, dopo il bagno di folla dei giorni scorsi la voglia di vedersi consegnare la coppa sia ancora più forte. Tifiamo dunque tutti per loro, in un ideale abbraccio sportivo. Del resto i “Centauri del Tirreno” sono in prima linea anche per quanto riguarda i trofei turistici suddivisi per area geografica: Amantea primeggiare nella categoria “Trofeo turismo Sud” con 42 presenze e 144 punti. Sul fronte delle classifiche individuali, al primo posto ex aequo Antonio Gelsomino e Antonio Launi, con 6 presenze e 142 punti».
Nastri trasportatori: uno strumento fondamentale nelle industrie alimentari
Lunedì, 03 Luglio 2017 11:15 Pubblicato in Informatica e TecnologiaL’automazione ormai è davvero un fenomeno trasversale, che coinvolge profondamente tutti i più diversi campi dell’industria, ed è anzi, si può dire senza tema di smentita, diventata non più una possibilità, ma una scelta obbligata per chiunque voglia rimanere competitivo nel proprio settore. E questo vale anche per quei settori che, soprattutto nel nostro Paese, hanno più a lungo evitato questo genere di investimento, spesso per rimanere legati ad una tradizione sicuramente importante e storica, ma che non per questo può esimersi dall’accettare le necessarie e utili innovazioni.
Fra questi settori, sicuramente, spicca una delle eccellenze della nostra Industria, ossia quella alimentare, dove è ormai diventata quasi universalmente accettata l’introduzione di un dispositivo che già aveva conquistato grande popolarità in altri campi: ci riferiamo ai nastri trasportatori. Per scoprire come questo strumento possa essere veramente utile alle aziende alimentari, e quali siano le caratteristiche che deve esibire per integrarsi al meglio nella produzione, abbiamo scelto di rivolgere le nostre domande ad un’azienda anch’essa totalmente italiana, la Larioreti di Lecco: si tratta di una PMI specializzata proprio nella produzione di nastri trasportatori metallici.
Il settore alimentare ha bisogno di nastri trasportatori particolari?
Sì: si tratta di un settore che presenta condizioni di sollecitazione molto elevate, e quindi richiede che tutti i dispositivi utilizzati – perciò anche i nastri trasportatori – siano in grado di sostenerle. Nel caso specifico, il problema maggiore è rappresentato dalle alte temperature, che nell’industria alimentare – pensiamo ai forni di cottura – si incontrano frequentemente. Per un dispositivo con parti mobili il calore può rappresentare un ostacolo serio, dato che la dilatazione termica può compromettere facilmente i meccanismi di qualità inferiore; per quanto riguarda poi la superficie, buona parte dei nastri in gomma non potrebbe mai sostenere le temperature richieste. I nastri trasportatori in maglia metallica sono sicuramente i più adatti.
Ma la maglia metallica non è soggetta anch’essa a dilatazione e deformazione termica?
Naturalmente sì, come qualsiasi oggetto metallico anche la maglia usata nei nastri trasportatori risponde alle variazioni di temperatura dilatandosi e quindi tendendo a deformarsi. Il vantaggio di questo tipo di dispositivo, però, sta nel fatto che scegliendo la corretta configurazione di maglia metallica le deformazioni dovute agli sbalzi termici non danneggiano la superficie del nastro, che è costruita in modo da adattarsi a tale problema. I nastri ideali per il settore alimentare sono quelli a bordi saldati, dove la superficie trasportante è costituita da spirali metalliche ritorte trattenute da dei traversini preondulati, le cui estremità vengono poi appunto saldate. Il risultato è quello di una superficie che ha sufficiente gioco da sostenere senza danni le dilatazioni e contrazioni termiche.
Si tratta di nastri adatti anche sotto altri profili a questo settore specifico?
Sì, perché risolve anche un altro dei problemi che molti temono di incontrare, quando si parla di nastri con superficie in maglia metallica: quello che i pezzi più minuti, come se ne presentano spesso nell’industria alimentare, possano scivolare fra i fili metallici e cadere, perdendosi. La particolare costruzione di questi nastri prevede invece una maglia metallica molto stretta, che va a costituire una superficie ben uniforme e liscia, scongiurando questo pericolo. L’acciaio inox, inoltre, è un materiale perfetto per il settore alimentare, perché rimane il più facile da pulire approfonditamente.
Cogliamo l’occasione per ringraziare Larioreti della gentile collaborazione. Chiunque sia interessato a visionare i nastri trasportatori cui abbiam fatto riferimento nell’articolo può consultare il loro sito web.
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