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Pamela Bruno Enzo Miccio IsolaL'Amanteana Pamela Bruno reclutata dal noto Wedding Planner Italiano Enzo Miccio, per realizzare la sua "Isola Profumata" in onda questa sera alle ore 22.40 su Real Time


Ci eravamo già occupati di Enzo Miccio e della sua trasmissione in onda su Real Time “Missione Spose" quando il creativo con troupe a seguito fece tappa nella nostra cittadina per registrare la puntata andata in onda venerdi 20 giugno 2014 (canale 31 del DTT e TvSat, e canale 131 di Sky) nella magnifica location del Tyrrenian Park Hotel di Amantea.

In quel particolare evento, l’incontro tra Miccio e la nostra cittadina ha generato una collaborazione artistica con Pamela Bruno titolare della profumeria Sensitive Profumi d’autore, unica nel suo genere, situata in via Margherita 76/a ad Amantea.

Pamela Bruno ha esposto al creativo un’idea fresca e innovativa, ovvero, quella di introdurre delle bomboniere e dei cadeau “profumati” negli eventi particolari e da ricordare, tra cui sono annoverati sicuramente i matrimoni.

Miccio mostrandosi sin da subito entusiasto dell’idea, chiede a Pamela di prendere parte al suo progetto.

 

L'occasione di collaborazione si presenta per un matrimonio svoltosi lo scorso giugno nella masseria di Montalbano ad Ostuni, la meravigliosa città bianca pugliese.

La sposa di origini calabresi si era rivolta ad Enzo per rendere il suo matrimonio indimenticabile e Enzo ha così pensato di coinvolgere Pamela chiedendole di realizzare un profumo da omaggiare a tutti gli invitati alla cerimonia.

 

"Dopo aver avuto comunicazione del tema e della location, ho deciso - racconta Pamela Bruno - di creare una fragranza unisex, per uomo e per donna, dalle note fresche, agrumate e solari dato il periodo in cui si è svolto l’evento, inoltre per omaggiare la nostra terra  (e quella della sposa) ho inserito l’inconfondibile essenza del bergamotto di Calabria insieme a note d’arancia, il tutto su un fondo legno di vetiver per richiamare l’elemento del mare e l’idea di evasione che ben si concilia con un evento così lieto da sollevarci dalle fatiche quotidiane".

Il suo angolo espositivo è stato chiamato da Enzo “Isola Profumata” verso cui tutti gli ospiti si sono spostati a fine cerimonia incuriositi dalla novità, sistemata proprio vicino al tavolo allestito per il taglio della torta, dolci e prelibatezze culinarie decorato con fiori e tende colorate che richiamavano il tema dell’India.
Grandi gli apprezzamenti ricevuti dagli sposi e gli invitati e i complimenti elargiti all'amanteana a fine serata.

Di sicuro nel campo della moda, oltre alle storie dei materiali che Enzo racconta tra le trame della trasmissione (l’eleganza del pizzo, la lucentezza della seta) e dei modelli con tagli diversi (a sirena, con gonne molto morbide, a taglio imperiale) si aggiungono in questa occasione le storie evocate dai profumi (la freschezza, l’appartenenza alla terra calabra, gli agrumi del Sud) di Pamela, una frontiera innovativa di cui la nostra concittadina è stata pioniera.

Pamela Bruno Enzo Miccio

 

Pamela è da 11 anni nel settore della profumeria e da 7 si dedica alle fragranze artistiche e di nicchia, nel suo negozio potete trovare profumi esclusivi e personalizzati, realizzati con ricercatezza e attenzione da maestri profumieri.
Il lavoro di ricerca e di cura dei dettagli della giovane amanteana è sintomo di amore per il proprio lavoro e ormai lo sappiamo, chi mette amore nel proprio lavoro ha quel valore aggiunto che anche e soprattutto in tempi di crisi fa la differenza; dunque la sua storia è un monito per tutti.


Del resto, la tradizione che distingue l’Italia nel mondo è fatta proprio da una storia di eccellenza qualitativa e standard elevati dei prodotti ed è la stessa che mischiata alle idee e al coraggio delle giovani generazioni non deve morire.
Una nuova ricetta per dare alla storia della manifattura italiana un profumo diverso? No, è la più antica del mondo ma anche, inevitabilmente, il fondamento per la rinascita culturale e imprenditoriale del nostro paese.

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Il Problema Sociale delle Case Sciollate viene affrontato dal Consigliere di minoranza, Sergio Ruggiero

 

Sarà contenta la signora Santa Gallo perché finalmente la politica amanteana ed i mass media si degnano di dare attenzione al vergognoso problema delle “Case sciollate” , cioè del rudere della seconda guerra mondiale che da oltre settanta anni è il simbolo del male e della morte

Il male della guerra ed il male della inedia e dell’abbandono

Il simbolo della morte degli uomini e della speranza

Ma ecco che dopo alcuni interventi anche in consiglio comunale, inascoltati, ovviamente “il consigliere di minoranza Sergio Ruggiero, rappresentante in Consiglio della lista Nuova Primavera–Spirito libero, ha presentato alla Giunta Comunale una richiesta di intervento sull’area delle “case sciollate” nel centro storico di Amantea.

A tal proposito, nei giorni precedenti era stata tenuta una riunione alla quale hanno partecipato lo stesso Sergio Ruggiero, Gianfranco Suriano e Biagio Miraglia della Nuova Primavera ed il presidente di Spirito Libero Amantea Robert Aloisio.

Ecco il testo della richiesta, protocollata al n. 19457 del 05.12.2014 e diretta al sindaco ed a tutti gli assessori.

Oggetto: Case sciollate

Intendo portare alla Vs attenzione la questione in oggetto, ribadendo il mio “sconforto” di fronte al piano delle opere pubbliche recentemente approvato dalla Maggioranza, che non ha inteso inserire, come da me segnalato in Consiglio Comunale, il recupero dell’area delle “case sciollate”.

Ancora una volta, dunque, l’Ente comunale rimane distante rispetto all’esigenza di porre rimedio a ciò che io reputo una vergogna cittadina, uno sfregio alla bellezza e all’integrità del nostro centro storico, scrigno di originalità e di unicità, di ricchezza materiale e immateriale.

Nella certezza che anche voi condividiate il mio pensiero, mi permetto di formulare alcune considerazioni, ed un invito.

Non riconoscere la necessità di intervenire sulle “case sciollate”, come da colpevole consuetudine pluridecennale ad Amantea, significa non riconoscere veramente l’importanza del nostro centro storico. Io dico qui, e sommessamente denuncio, che da troppo tempo se ne parla, talora se ne straparla, spesso se ne parla senza avere la giusta contezza di ciò di cui si parla. Non si spiegherebbe altrimenti come la classe dirigente della nostra città non abbia ancora rimediato ad una così grave ferita del tessuto urbano, visibile da dovunque ed oltremodo mortificante per la qualità del paesaggio, inaccettabile ad ogni ordinario barlume di sensibilità e di intelletto.

I centri storici italiani, e naturalmente quello di Amantea, sono la plastica testimonianza della nostra civiltà, e, nel processo di globalizzazione generale, beni essenziali di distinzione e caratterizzazione storica, identitaria, artistica, culturale e paesaggistica, e ambiti preziosi per l’attivazione di percorsi economici evoluti.

Amantea non può e non deve rinunciare ai propri caratteri di “unicità”, ma non rinunciare significa affrontare i problemi del degrado e dell’abbandono, senza per questo ricorrere, nel merito della “case sciollate”, a costosi progetti che parlino un linguaggio violento e approssimativo, a parer mio inadatto alla delicatezza di un contesto che fornisce referenti architettonici ed urbanistici cui far riferimento senza rischiare di commettere errori.

Segnalo peraltro, che la condizione del sito è fonte di un grave disagio di carattere igienico sanitario e di pericolo per la sicurezza. A tal proposito, le reiterate e inascoltate (ed io aggiungo legittime) richieste della signora Gallo, sottolineano definitivamente, semmai ce ne fosse bisogno, l’ammorbamento della questione con la solfa dell’indifferenza al degrado.

Propongo dunque che si intervenga, con un’opera dal costo contenuto, che sgomberi le macerie, recuperi uno spazio utile, conferisca al contesto ordine e bellezza, agevoli il percorso di via Duomo e reggimenti l’acqua meteorica. Questa, infatti, appantanandosi tra le macerie, penetra al di sotto del manto stradale e finisce per imbibire il corrispondente muro di contenimento il quale, temo, per questa causa presenti preoccupanti segni di deterioramento strutturale, come si può evincere ad un semplice sguardo. Pensate quanti problemi comporta il protrarsi dello scempio, problemi ai quali l’Amministrazione, io credo, abbia l’obbligo di rimediare.

In merito al piano delle opere pubbliche, come Vi è noto, io ho espresso contrarietà al relativo piano. Ma Voi siete stati eletti, Voi governate e dunque decidete. E allora, io dico, decidete di occuparVi dell’area delle “case sciollate”, con intelligenza (che non è mai spendacciona), magari ricorrendo ad una progettazione interna e utilizzando qualche possibile ribasso sulle opere che avete deciso di privilegiare.

Io “sto sul pezzo” rendendomi disponibile a fornire ogni possibile collaborazione, e utilizzando le mie attribuzioni di Consigliere comunale perché la cosa si faccia, non si strafaccia, e si faccia bene.

Segue l’elaborazione di una possibile sistemazione dell’area.

Cordialmente     Sergio Ruggiero

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È sera. Sono le 17.30 circa. Siamo sulla ss18 all’incrocio con via Monte Cocuzzo, la strada tra via Garibaldi e via Margherita.

 

Già su questa stessa via stamani un incidente con danni alle autovetture ma senza danni ai conducenti

E stasera ancora un altro incidente

L’Audi condotta da Carmine Chiappetta sta percorrendo via Monte Cocuzzo e si sta accingendo ad imboccare la SS18.

Ma sulla stessa statale proveniente da nord e diretta verso sud la Ford condotta da Francesco Siciliano da Longobardi ivi residente in Contrada S. Maria Di Mare.

L’impatto è inevitabile.

L’Audi urta con la parte anteriore destra e la Ford urta con la parte anteriore sinistra.

Immediato l’intervento dei militari della caserma dei carabinieri e del comando della Polizia Municipale che provvedono in particolare, questi ultimi, a garantire l’intenso il traffico auto veicolare

Intanto i Carabinieri ed altri agenti della Polizia Municipale provvedono alle rilevazioni dei luoghi dell’incidente.

Arriva il carro attrezzi che provvede al trasporto in officina della Ford del signor Francesco Siciliano.

Si provvede inoltre a fotografare le due auto sul punto di impatto.

I due conducenti consegnano alle autorità i documenti dell’auto e personali

Poi ambedue raggiungono il vicino ospedale di Paola senza bisogno di autoambulanza del 118

Ambedue lamentano lievi danni ma è bene, in via precauzionale, farsi dare una controllata .

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