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Gentili commercianti, desideriamo esprimervi tutto il nostro apprezzamento per l’importante opera sociale che svolgete in favore della città. Le vostre attività non devono essere inquadrate soltanto dal punto di vista economico, ma devono essere considerate come una delle attrattive principali del comprensorio, soprattutto nel periodo estivo, quando turisti e vacanzieri affollano le vie del centro ben sapendo che nelle vostre botteghe troveranno qualità, convenienza e cortesia.

Riceviamo e pubblichiamo

 

Il prossimo 18 agosto Amantea celebrerà la sua ottava Notte Bianca. Si tratta di uno degli eventi più importanti del programma estivo, quanto meno dal punto di vista numerico e dall’interesse che la manifestazione suscita nell’immaginario collettivo. Nel corso degli anni, infatti, la Notte Bianca ha saputo aggregare e coinvolgere, facendo in modo di attirare un numero di presenze sempre maggiore. E sarà così anche quest’anno, considerando gli ospiti che si esibiranno come la vincitrice di Amici, il talent show di Canale 5, Debora Iurato. L’amministrazione comunale, nell’intento di dare all’evento il valore aggiunto che merita, ha affidato la direzione artistica della kermesse all’associazione “Notte Bianca” che organizzò le prime quattro edizioni. L’affidamento è avvenuto dopo aver preso visione dell’articolato programma presentato e averne discusso, in diversi incontri, con il direttivo dell’associazione che ha mostrato competenze e dato ampie rassicurazioni su come portare avanti l’innovativo e ambizioso progetto. Al centro del progetto c’è naturalmente la città di Amantea da mostrare in tutte le sue peculiarità: aperta di notte, con i suoi artisti all’opera, con la storia ed i suoi monumenti, le tradizioni della marineria e della pesca, il divertimento, la gastronomia con i tanti piatti tipici. Novità anche per quello che riguarda l’accoglienza, l’informazione, la promozione e la sicurezza. Ed ancora: il coinvolgimento del borgo antico e dell’area del Mercato Nuovo, la mappa-guida che farà da Cicerone, le aree associate ad un tema e contrassegnate da un colore, con lo staff che sarà punto di riferimento costante di coordinamento e collegamento con le forze dell’ordine. Per fare in modo che tutto proceda nel migliore modo è necessario che ogni singolo esercente faccia la sua parte, lasciando aperte le porte del suo negozio fino alla conclusione dell’evento, accogliendo in tal senso le richieste del comitato organizzatore che saprà coinvolgervi al meglio, avviando ogni forma di collaborazione possibile. Amantea dovrà mostrarsi come una “città aperta”, ordinata, pulita e ben organizzata. L’attuazione del programma consentirà di garantire al massimo l’operatività di voi negozianti, riducendo drasticamente la presenza degli ambulanti e di altre attrattive non inserite nel progetto che tendono a trasformare la manifestazione da evento culturale e sociale qual è ad una riproposizione del mercato domenicale o alla più note fiere di paese. Questo è ciò che vogliamo evitare con tutte le nostre forze!

Tra le cose da non perdere la mostra del maestro Silvio Vigliaturo, denominato l’artista del vetro che esporrà nel chiostro di San Bernardino. La sua tecnica è da sempre volta alla ricerca e alla sperimentazione. Dalle prime esposizioni, nel 1977, passando per la partecipazione al Padiglione Italia della 54. Biennale di Venezia, sino alla personale nel giugno 2012 al Museo regionale di Scienze Naturali di Torino, il percorso artistico di Vigliaturo è in costante evoluzione. Un cammino graduale e tenace che ha portato l’artista ad affrontare una grande varietà di tematiche e stili e che lo ha condotto agli esiti attuali del suo lavoro. Assolutamente da non perdere.

Il sindaco – dott.ssa Monica Sabatino L’assessore al turismo – dr. Giovanni Battista MorelliIl presidente dell’associazione Notte Bianca – Gennaro Perri

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’Assessore Antonio Rubino

“Una importante e capillare opera di manutenzione ambientale dell’intero territorio comunale è stata avviata nelle scorse settimane dal Comune di Amantea.

In virtù di apposita convenzione sottoscritta con Calabria Verde, le maestranze idraulico-forestali sono all’opera per restituire alla città un decoro ambientale degno della sua storia.

Di concerto con il Sindaco Monica Sabatino, sin dai primi giorni del nostro insediamento ci siamo subito attivati con i vertici dirigenziali di Calabria Verde per attivare forme di collaborazione con il Comune che ci permettessero di impattare positivamente sui temi dell’ambiente.

Abbiamo incontrato la disponibilità e la competenza del Dr. Direttore Generale di Calabria Verde, Paolo Furgiuele, che ci ha supportato nel percorso intrapreso. Numerosi luoghi e spazi verdi di Amantea e Campora San Giovanni sono stati restituiti alla pubblica fruibilità ed alla loro bellezza. Ciò vale per la salita di “Pantalìa”, per le aree contigue alla chiesa di San Bernardino e della Casa delle Culture, il Centro storico e la viabilità delle aree periferiche e rurali.

Notevole e grave è il ritardo di chi ci ha preceduto nelle gestione dell’ambiente.

Tuttavia restiamo molto fiduciosi che si possano realizzare – anche in poco tempo - interventi in grado di rendere la nostra città più vivibile.

Questo virtuoso momento di collaborazione tra enti dovrà da subito assumere forme più stabili perché Calabria Verde potrà fornirci un efficace ed insostituibile supporto anche in merito alla ineludibile necessità dell’attivazione di politiche di prevenzione del rischio idro-geologico in cui ricadono alcune aree di Amantea e Campora San Giovanni.

Amantea         L’Assessore all’Ambiente Antonio Rubino

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta.

“In questi ultimi giorni, mio malgrado, sono stato indicato dal Movimento 5 Stelle quasi come il pericolo pubblico numero uno, sottoposto alla gogna mediatica perché – fatto d’estrema gravità – nel mio articolo non sono apparse le dichiarazioni di solidarietà di Dalila Nesci e Nicola Morra a Francesca Menichino e Carlo Diana, protagonisti, unitamente al funzionario del dirigente del settore ragioneria del comune di Amantea Giuseppe Sabatino, di uno scontro indicato da quest’ultimo come verbale e dai primi come fisico. Chiariamo subito che non ho preso alcuna posizione – come deontologia, che conosco perfettamente, impone e come non sono abituato a fare – né a favore del primo, né dei secondi e questa non rappresenta una mia opinione ma un fatto oggettivo. Detto ciò mi lascia francamente perplesso l’esser stato indicato per questo, su un sito di rilevanza come quello di una deputata, come una persona che giustifica la violenza. La mia storia personale e le mie posizioni a sostegno del rispetto verso tutti, specie verso le donne, parla da sé: che si parta da una propria aspettativa sulla presenza di un virgolettato all’interno di un articolo per trarre conclusioni tanto generali ed espresse sul piano personale mi pare quantomeno azzardato, nonché scorretto. In questa storia sono stati travalicati i principi del buon senso e della buona fede che dovrebbero ispirare l’agire umano in genere ed in modo particolare quello politico perché ha riflessi diretti su tutta la comunità e sul ruolo che ogni cittadino svolge al suo interno.

Subito dopo il verificarsi della lite in comune – sulla quale toccherà ai giudici fare chiarezza e non certamente a noi giornalisti che riportiamo puramente fatti o ai rappresentanti di partito che dicono la loro – ho cercato di ricostruire la dinamica delle cose, partendo dal post che Carlo Diana, attivista del Movimento 5 Stelle, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook personale. Post che, citando la fonte, è stato pubblicato integralmente. Nello stesso pezzo ho riportato la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino e degli altri componenti della maggioranza. Come possono dimostrare i tabulati telefonici, ho cercato di mettermi in contatto con i referenti locali del Movimento 5 Stelle per avere la loro versione dei fatti ma non ho avuto risposta. La posizione dei pentastellati è stata riportata, dunque non è stata omessa alcuna informazione utile a capire le diverse versioni dei fatti: non è mia abitudine censurare o manipolare e mi spiace che alcuni non lo sappiano o, non volendo saperlo, tentano di utilizzare dati inesistenti per i propri fini. Davvero il fatto che nell’articolo non siano apparse le parole di solidarietà di Nesci e Morra può essere considerato una giustificazione della violenza?

Eppure la mattina dopo, ovvero l’8 agosto, sul sito della parlamentare Dalila Nesci e sulla sua pagina Facebook vengo apostrofato – con tanto di fotomontaggio creato ad arte in grilliana maniera – come l’ennesimo giornalista complottista che vuole censurare un tormentatissimo Movimento 5 Stelle per chissà quali oscure macchinazioni del dietro le quinte. Invece la realtà è cristallina e semplice: non tutti agiscono nel torbido. Non sta ad altri decidere il come e il quando: le dichiarazioni di solidarietà sono state pubblicate oggi senza alcun tipo di problema. E allora di quale censura si sta parlando? Mi pare invece che, nel lanciare strali, ci si basi non tanto sul tecnicamente e deontologicamente corretto, quanto su ciò che si sarebbe preteso.

Sarebbe stato più corretto confrontarsi ed è sulla base di questo presupposto che ho provveduto ad inviare alla Nesci il mio numero di cellulare invitandola a telefonarmi appena possibile. Nulla. Poteva essere l’occasione per entrare nel merito delle cose, che il Movimento sottolinea di fare “sempre”.

Questa non è la mia verità, ma la sola verità. E rivolgo alla Nesci e a Morra una semplice domanda che vuole rappresentare un motivo di riflessione e non di scontro: qual è la differenza tra la violenza che avete condannato nei confronti della Menichino e di Diana e quella con la quale mi avete descritto sulle vostre pagine senza la benché minima richiesta di confronto, senza sentire una parola? Qual è la differenza tra l’offesa personale lanciata nelle stanze di un comune e quella che subisco sulla rete universale, luogo sovrano di democrazia?

A Dalila Nesci e Nicola Morra che attendo ad Amantea per un caffè chiedo serenamente, prima di emettere sentenze, di confrontarsi e di informarsi sulle persone che da sempre lavorano con onestà, nel rispetto delle regole che chi è giornalista come me conosce benissimo, senza guardare al rendiconto personale e che da quattordici anni descrive questo territorio, magari bypassando il giudizio di servi e vassalli.

Mi auguro che mettiate lo stesso impegno per la risoluzione delle emergenze del territorio, come la chiusura del Centro diurno disabili di San Pietro in Amantea che da tre anni soffre in silenzio nella speranza che la politica faccia qualcosa; oppure per la bonifica del fiume Oliva che attende fondi e finanziamenti per tornare alla dignità che merita. Amantea e la Calabria non hanno bisogno di chiacchiere da bar, né di crociate ad personam.Ernesto Pastore

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