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Vi presentiamo la magistrale recensione al nuovo libro di Vincenzo Segreti “Michelangelo Buonarroti e Galeazzo di Tarsia nel Rinascimento “, edito dalla Casa editrice The Writer, MI, 2013 presentato presso l’Hotel Mediterraneo di Amantea.

“ Presentare stasera il libro di Vincenzo Segreti, Michelangelo Buonarroti e Galeazzo di Tarsia, ultima sua fatica letteraria, è per me motivo di orgoglio e di compiacimento verso una persona colla quale, quasi quotidianamente, si è andata consolidando, per comuni interessi culturali, un’antica amicizia sorta sui banchi di scuola, quando lui maestro ed io allievo iniziammo, coadiuvati in questo da altri carissimi amici di eguale sensibilità, un percorso fatto di letture e di riflessioni condivise, sui più svariati temi affrontati. Posso dire che di grandissimo significato è stato l’aiuto che ne ho tratto da questa frequentazione non solo per la mia formazione quanto per la mia sicurezza nel gestire per esempio, testi storico-letterari che presentavano una certa difficoltà nel decrittarli dal punto di vista filogico-linguistico, soprattutto sul versante delle lingue classiche di cui Vincenzo è da considerarsi insuperato esegeta. Ha fatto poi da sponsor al mio primo timido debutto di storico “in erba” fino ad accompagnarmi in lavori più strutturati ed organici. Ed è anche per questo, motivo d’orgoglio, come dicevo, sottolineare quanta partecipazione intendo attestargli davanti a questa sua nuova opera che vede come protagonisti due figure assai complesse nel panorama letterario del Rinascimento italiano pur con le molte differenze che i due si portano dietro.

Ma a spiegare tutto questo ci penseranno, dopo di me, gli amici Vincenzo Napolillo e Gaetano Marchese, i quali, con le loro affilate analisi, ci diranno dei due e dell’autore. Io in verità ho visto crescere il libro, ne ho seguito in qualche modo la gestazione e qualche volta sono stato anche interlocutore dell’autore che, piegato, per così dire, sui testi da interpretare, veniva poi preparando le tessere del suo mosaico, sempre più pieno di chiose e di interpolazioni.

A me non resta che fare una breve sintesi delle origini del libro in esame e della sua stesura, materialmente affidata alla valentìa, nel campo della scrittura informatica e digitale, di Franco Veltri che alla fine ha fatto il prodotto.

La cosa nella mente di Segreti era nata dalla preparazione di un breve saggio su Michelangelo, sollecitato in questo da alcuni amici cosentini quando nell’ottobre del 2012 furono indette giornate michelangiolesche a Cosenza. In una nota di cronaca giornalistica locale l’evento veniva così salutato: “Un grande successo, quello di oggi, di eloquenza e bellezza. Michelangelo, dunque, è servito da meravigliosa liaison per raccontare la storia e l’identità di un popolo, di una città, di un sentire. Cosenza come teatro di un Rinascimento che è spesso sconosciuto ai più, con la sua storica Accademia, con uomini che sono ricordati in un epitaffio eterno tra i grandi di ogni tempo, da Aulo Parrasio a Bernardino Telesio, dal vescovo Martirano che partecipò al Concilio di Trento all’astronomo Giovan Battista Amici, da Lucrezia della Valle a Sertorio Quattromani in un abbraccio incommensurabile tra le arti, letteratura, scienza, poesia e naturalmente bellezza. Michelangelo avvalora quindi l’importanza di Cosenza come la piccola Atene che può annoverare un patrimonio intellettuale, artistico e architettonico di strepitosa forza concettuale.” [Redazione - 30 ottobre 2012 (www.cittametropolitana.it)]. Poi era seguita la lectio magistralis del critico d’arte e scrittore Gianfranco Labrosciano.

Poiché come si dice, da cosa nasce cosa, la ricerca fu ampliata e quando Segreti cominciò ad appassionarsi sempre più alla questione, scoprì che alcune poesie d’amore di Michelangelo per la poetessa Vittoria Colonna facevano il paio per la stessa poetessa con quelle scritte da Galeazzo di Tarsia, barone belmontese del Regno di Napoli. A quel punto la ricerca prese la direzione di qualcosa che avesse un maggiore respiro e una più vasta prospettiva di ricerca e di indagine.

Ecco, il libro è tutto qui, con due sezioni: la prima contenente la storia della personalità, dell’arte e della poesia di Michelangelo nel contesto del Rinascimento italiano, la seconda quella del belmontese nel contesto della Calabria del cinquecento.

I due personaggi sono analizzati fin nelle loro più intime fibre; dalle loro opere di pittore, scultore ma soprattutto di poeta, per Michelangelo, di poeta per il di Tarsia, prorompe una realtà umana di grande forza. Non per stabilire un facile schematismo ma, giusto per fissare due destini, ci troviamo di fronte come ad un diorama che li abbraccia in un unico sguardo: da una parte l’umore mercuriale dell’uomo, per dirla con un noto critico letterario, e la poesia intesa come via verso una salvezza ultraterrena del toscano, dall’altra il “furor eroticus” del calabrese, con la sua doppia personalità di delicato poeta d’amore, ma feudatario tirannico e banditesco.

Si tratta di un lavoro di grande impegno critico-filologico, fitto di note e di acute notazioni critiche che spaziano anche nel campo della storia dell’arte e della filosofia, sorretto poi da una scrittura di linearità e scorrevolezza, oserei dire, classiche. Anche un apparato iconografico che inframmezza il testo, risulta puntuale e attentamente adeguato.

Questo libro, che si colloca nella ricca bibliografia dell’autore, tra i più penetranti per correttezza formale ed esegesi critica per quanto riguarda opere di poesia come quelle prese in esame, giunge buon ultimo ad arricchire una già folta messe di studi su autori che, solitamente vengono trascurati, cioè poco studiati, specie nei programmi scolastici dei licei e fors’anche delle università.

Gennaio 2014 Roberto Musì

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Vittoria soffertissima al 94' minuto raggiunta di testa su calcio di punizione.
Risultato fissato sul 2 a 1 per l’Amantea Calcio nel match casalingo contro il Roccabernarda.

Una soffertissima vittoria strappata al 94' minuto da un gol di testa di Ucar su calcio piazzato conclude nel migliore dei modi la partita dell'Amantea Calcio.
Match contro la Roccabernarda avviatosi nel peggiore dei modi con due gol annullati, poi l'1 a 0 per l’Amantea Calcio prima della pausa. 
Al ritorno in campo 25' minuto circa, il pareggio da parte della Roccabernarda ed l’ennesima brutta tegola ai danni della squadra guidata da mister Aceto.
Infatti, dopo la rocambolesca sconfitta subita all’andata in casa della Roccabernarda, la squadra di mister Aceto era partita in modo scatenato con numerose azioni e conclusioni nonchè all’annullamento di due gol (per sospetto fuorigioco).
Dopo il pareggio la “delusione” sugli spalti ed in panchina era davvero tanta, inoltre le vicessitudini di questo match andavano ad incrementare le tristi disavventure arbitrali che da tempo vedono l'Amantea Calcio tristemente protagonista.
Oggi però la squadra ha dato il massimo e dopo la bruciante e triste sconfitta di domenica scorsa contro il Cotronei, partita persa dal’Amantea Calcio ha seguito di una alquanto dubbia espulsione del capitano per fallo in area con conseguente rigore ed gol da parte del Cotronei, questa domenica la squadra riesce a strappare una vittoria difficile, ma fortemente voluta e raggiunta, grazie al gol di testa di Ucar al 94' minuto di una sfida al cardiopalmo.

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Amantea (CS), 29 genn 2014 - L’associazione culturale CP Produzioni, con il patrocinio dell’Assessorato al turismo della Provincia di Cosenza e del Comune di Amantea, ha promulgato il bando per la partecipazione alla decima edizione della Grotta dei desideri, l’evento di arte, moda e cultura che si svolge ad Amantea, nella suggestione del parco della Grotta.

Lo spettacolo, uno dei pochi esempi in Italia, è stato istituzionalizzato dall’ente municipale nepetino con la delibera di giunta numero 333 del 25 novembre 2010 e nello stesso anno è stato dichiarato “evento di eccellenza” dalla Camera della Moda Calabria.

«Nell’ambito di tale progetto – spiegano gli organizzatori – è indetto un concorso per fashion designer che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere i giovani talenti emergenti del mondo della moda e dar loro una possibilità di confronto, formazione, crescita professionale e visibilità. I partecipanti al concorso possono esprimere la propria espressività in massima libertà, senza temi fissi. Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di cinque anni. L’evento si svolgerà ad Amantea dall’1 al 4 agosto prossimi. La giuria proclamerà i tre stilisti vincitori. Il primo classificato riceverà una borsa di studio di mille euro, il secondo si aggiudicherà una borsa di studio di 500 euro, mentre i primi tre stilisti classificati conquisteranno il diritto a partecipare gratuitamente ad uno shooting fotografico che si terrà nel mese di settembre con modelle e fotografi professionisti».

Sul blog ufficiale della manifestazione http://lagrottadeidesideri.wordpress.com si può scaricare il bando. C’è tempo fino al 28 febbraio.

Non resta dunque che iscriversi: che sia il primo passo di una storia di successo?

 

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