La TV di Stato inonda le nostre serate con spettacoli come il Festival di Sanremo che tentano di far dimenticare a chi sta male la propria disperazione.
E nel piccolo anche il comune di Amantea ci prova organizzando una Rassegna teatrale e finanziando il Carnevale.
Ma la situazione economica delle famiglie amanteane diventa sempre più grave e drammatica
Le prove? Quante ne volete.
Silenziosamente una confraternita ha comprato un centinaio di grandi pacchi natalizi da donare per Natale ad altrettanto famiglie povere di Amantea( ed in qualche caso dei paesi vicini).
Silenziosamente il comune ha erogato sempre per Natale 183 contributi da 100 euro ad altrettante famiglie amanteane( delibera n 227 del 9. 12.2013)
E sempre silenziosamente il comune ha erogato sempre per Natale 17 contributi da 100 euro ad altrettante famiglie amanteane( delibera n 231 dell’11. 12.2013) ed ancora altri 17 contributi da 100 euro( delibera 235 del 20. 12.2013).
Parliamo quindi di 217 famiglie in condizioni di forte disagio.
Quello che però ci ha sorpreso e per alcuni versi affranto è avere scoperto che nel frattempo la situazione economica delle famiglie amanteane è drammaticamente peggiorata, al punto che nei giorni scorsi ed esattamente il 12 febbraio 2014 con delibera n 17 la giunta ha erogato altri 149 contributi da 100 euro cadauno
Ci hanno fatto riflettere sul fatto che 149 è una cifra ben diversa dai 217 interventi effettuati a Natale.
Possibile che nel frattempo cioè 68 famiglie abbiano nettamente migliorato la loro condizione economica (la differenza tra 217 e 149) al punto da non avere più bisogno di contributi?
Impossibile che abbiano trovato lavoro in una situazione difficile come quella italiana e calabrese ed a cui Amantea non sfugge certamente. Anzi sappiamo di licenziamenti e di cassintegrati.
Se la riflessione che ci è stata suggerita è corretta allora nei prossimi giorni avremo altri 68 contributi da erogarsi.
Ma potrebbe anche darsi che le 149 famiglie siano diverse da quelle che hanno avuto il contributo natalizio e che pertanto le famiglie amanteane in difficoltà siano ben 366! Sarebbe terribile ed importerebbe qualche urgente riflessione. Per esempio sulla equivalenza tra l’importo del contributo assentito ed i canoni di acqua & dintorni. Come faranno queste famiglie che abbisognano di contributi da 100 euro a pagarne quasi 100 di soli canoni di acqua, fognatura e depurazione ? O magari servono proprio a pagare tale balzello?
Sicuramente non è così.
Ed è da ritenere che questi ultimi contributi, erogati in tempi politicamente non sospetti, non siano ascrivibili se non allo stato di bisogno. O no?
D’altro canto ci pare di ricordare che a Natale 2012 sia stato erogato alcun contributo per cui è da ritenere che al tempo non c’erano famiglie in stato di bisogno e che ci siano solo oggi? Od invece adesso ci sono altre ragioni?
Amantea si avvia alle elezioni amministrative.
Con la nuova legge le donne saranno presenti nelle liste ed ancora di più nel Consiglio( se riflettete un attimo capirete perché-almeno teoricamente- questa previsione è corretta).
E forti di questa novazione le donne non ci stanno più a fare le riempilista.
Vogliono,anzi, pretendono, attenzione e rispetto.
Non una, ma tante hanno dichiarato la loro indisponibilità ad assistere passivamente alla “affilatura” delle armi fatta solo dagli uomini ed anche per loro conto.
Tantomeno a quei giochi preelettorali che le vogliono subalterne e disattente, almeno da parte di chi pensa che tanto saranno disponibili, comunque e sempre
E dicono basta.
Se anche fossero, come molte sono, disponibili, resta inaccettabile che siano subalterne e non possano far parte del gruppo sin dai suoi inizi, per concorrere a guidarlo, a formare la squadra, a determinare il programma, a fissare gi obiettivi.
Insomma pretendono rispetto.
Basta , sentire suonare il campanello della loro porta per ricevere una delegazione di uomini ( e solo uomini), nobili quanto vuoi, che vengono ad onorarti per proporti la candidatura.
( solo uomini perché la presenza di una donna nel gruppo dei proponenti significherebbe sicuramente la subalternità della ricevente la proposta!)
Basta dice una delle nostre interlocutrici “quando sai che oggi sono obbligati e che una scelta tardiva è secondo me una scelta di secondo ordine, succedanea.
Tanto più quando gli altri giochi sono stati fatti senza la tua partecipazione”.
Bene quindi che chi si accinge a definire una lista cominci a chiedere alle donne non la sola partecipazione alla lista ma anche quella della sua nascita.
E come si suol dire “ Uomo avvisato, mezzo salvato”
Ovviamente gradiremmo sapere se dopo questo espresso invito gli uomini politici amanteani si comporteranno correttamente
Anche ad Amantea come in tutta Italia scoppia sul social Facebook la mania di “amarcord”.
Non sfugge a questa voglia di ricordare nemmeno Amantea.
È un fenomeno che nella città virtuale più grande del mondo sta prendendo piede come una irrefrenabile ed inarrestabile pandemia. E coinvolge tutto e tutti.
C’è chi acutamente richiama i primi social network nelle barberie e nelle sartorie; e chi scende ancora indietro nel tempo a giunge alle agorà , le piccole piazzette dei centri storici dove le nonne si incontravano per filare la lana e diffondere le informazioni sempre più cresciute di quantità e qualità.
C’è il “gioca” del “Sei di………se…..” per tutti i paesi: “Sei di Lago… se”, “Sei di Amantea … se”, “Sei di Paola … se”, “Sei di Fiumefreddo Bruzio … se”.
E per il “sei di” Amantea , c’è chi posta la foto di Nicodemo e Vicenza e ricorda che “Sei di Amantea… se ricordi Nicodemo e Vicenza camminare per le strade del paese”.
Oppure buttandola sulla gastronomia ti ricorda che “Sei di Amantea … se se conosci i Buccunotti”
Qualcuno acutamente ricorda che “Sei di Amantea il tuo primo social network è stato il Lido Azzurro” , e qualcuno risponde che “Sei di Amantea il tuo primo social network è stato la Piazza” oppure come nel caso di Piero Martire ricorda che “Sei di Amantea il tuo primo social network è stato la Piazza Commercio”.
Non mancano le battute di spirito come “Sei di Amantea … se quando piove prendi il canotto anziché la macchina”.
Ne mancano i soprannomi paesani oppure i detti, le filastrocche e così viene fuori che “Sei di Amantea se almeno na vota alli figli c’ha cantatu “visciuzza mia ” e “voca voca sia, ninni jamu alla mantia”.
Un fenomeno che coinvolge trasferendoci tutti nel passato, nella infanzia, che immaginiamo come tempi felici.
Proprio per questo c’è chi posta le proprie foto giovanili ed i ricordi della propria infanzia.
Un fenomeno che avvicina al network persone ricche di ricordi e di anni.
Un fenomeno che coinvolge intere comunità riaggregandole non per i sogni del futuro ma per storie del passato.
Un passato che avvolto nella nebbie del tempo così emerge più nitido attraverso lo scambio delle informazioni.
Una delle riflessioni principali su quanto sta avvenendo è che il Social network ed in questo caso il gruppo diventa una stufa, un camino oppure una “vrascera” virtuale intorno alla quale prendere posto come quando le nonne raccontavano le loro “C’ere na vota……” ed avveniva così l’incontro ed lo scambio interfamiliare ed intergenerazionale.
In questo gioco spontaneo Amantea si arricchisce di conoscenza di se stessa riacquistando memorie perdute, volti scomparse, storie dimenticate
E sociologicamente Amantea del passato incontra la Amantea del futuro, ad essa trasferendo quel sapere sociale che è bene resti sempre vitale
Un modo, quindi, per ricordare i momenti ed i ricordi di intere generazioni di amanteani ma anche per raccontare la storia, i personaggi e gli avvenimenti del paese ai più giovani.
ALCUNI DEI POST PUBBLICATI SUL GRUPPO FACEBOOK DI "SEI DI AMANTEA ... SE"