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Francesco Gagliardi

Nato in San Pietro in Amantea.
Insegnante elementare in pensione. Ex coordinatore provinciale per l'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole elementari.
Ha frequentato l'Università Statale dell'Alabama U.S.A. Ha combattuto in Korea con U.S. Army.
Corrispondente del giornale "Il Popolo", "Giornale d'Italia", "Il Quotidiano di Roma" ora "Avvenire".
Suoi articoli sono stati pubblicati da "Oggi Famiglia", "Calabria Ora", "il Quotidiano", "Mezzoeuro", "La Provincia", "Idee per la sinistra", "Iniziativa". Consigliere comunale dal 1964 al 1970. Assessore e Vice Sindaco dal 1975 al 1985.
Ha pubblicato: Storia di San Pietro in Amantea; La Santona; Nell'Inferno di Korea; Viaggio nella memoria; Dolci e antichi ricordi; La valigia dei sogni; Paese di Maria e della Comunicazione; S.Pietro tra Storia, storie, leggende e attualità; Paese in lenta agonia.

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Canta Napoli: Napule e' mille culure

Giovedì, 23 Febbraio 2017 13:52 Pubblicato in Italia

Napoli non è soltanto pizza, sfogliatelle, mandolino, Marechiaro, Posillipo e Mergellina, è anche musica e canzone, e come cantava Pino Daniele è anche mille culure.

 

Un signore di nome Antonio Borrelli a Napoli dal balcone della sua abitazione con microfono e amplificatore intratteneva i turisti e i passanti che transitavano per le antiche vie dei Decumani.

 

Molti si fermavano, lo salutavano, scattavano foto e altri ancora gli lasciavano alcune monetine in un “panariellu” che questo personaggio estroverso napoletano calava dal suo balcone.

I vicini di casa non hanno gradito le performance canore di questo artista perché, secondo loro, disturbava la quiete pubblica, e stanchi dei concerti si sono rivolti alle Forze dell’Ordine.

Il protagonista di questa singolare vicenda è un ex pregiudicato conosciuto nel quartiere in cui vive col soprannome di “ Tonino ‘o Topolino”.

L’artista si è giustificato dicendo che non faceva del male a nessuno, che non disturbava la quiete pubblica, ma che intratteneva i turisti e i passanti con le sue canzoni melodiche soltanto nei giorni di festa e nei fine settimana.

 

Le sue canzoni portavano un po’ di allegria e facevano dimenticare anche per un momento tutte le angustie, le preoccupazioni della vita.

Queste performance lui le ha chiamate “posteggio aereo”, è una sua creazione, e Antonio sapeva usare a pieno questa nuova arte di arrangiarsi che gli permetteva di racimolare qualche spicciolo, che in tempi di crisi e di difficoltà economica, gli permetteva di campare onestamente.

A Natale, addirittura, così ha raccontato, aveva racimolato 50 euro, grazie all’inseparabile “panariellu” che con una cordicella calava dal suo balcone dove la moglie stendeva anche i panni ad asciugare.

Ma ora, dopo la visita delle Forze dell’Ordine, Antonio ha dovuto rinunciare ai suoi spettacoli. Peccato, nu culure e Napule si nne jutu.

Sciullu! Emiliano resta nel Pd e Bersani lascia

Mercoledì, 22 Febbraio 2017 20:50 Pubblicato in Italia

pd-810x542Il Governatore della Puglia Emiliano dopo tante giravolte finalmente ha deciso: resterà nel Pd e sfiderà Matteo Renzi alle primarie del partito candidandosi a Segretario del Pd.

 

Alla Direzione del Pd ci dovevano essere delle grandi sorprese, invece eccoti Emiliano che fa marcia indietro, ci ripensa, meglio restare nel Pd e continuare a governare la regione Puglia.

Se avesse abbandonato il partito certamente nel Consiglio regionale pugliese ci sarebbero stati degli strascichi, molti non lo avrebbero seguito.

 

Meglio l’uovo oggi, che la gallina domani.

La sua giravolta, però, ha portato degli sconquassi nella compagine dei ribelli e brucia moltissimo agli ex compagni di strada, i quali vanno avanti alla ricerca di un nuovo soggetto politico di centro sinistra che per il momento non ha un nome.

I Ministri Franceschini, Orlando e Delrio tentano di scongiurare la scissione. Sarà una impresa difficile ed impossibile.

 

La strada resta tutta in salita.

Per evitare la scissione Matteo Renzi dovrebbe abbandonare tutte le sue velleità e dovrebbe essere rottamato. Ma Renzi, purtroppo, non vuole lasciare il partito e il potere che ha conquistato in questi anni. I contendenti si odiano, si detestano, si combattono a viso aperto, nei fuori onda se ne ascoltano di tutti i colori, per il dominio di un partito che a poco a poco perde consensi e che considerano di loro proprietà.

Dice bene Alberto Infelise su <La Stampa>: "Forse quando smetteranno di fare la pipì in giro per segnare il territorio torneranno a essere in qualche modo interessanti per gli elettori."

 

E mentre i Deputati e Senatori litigano su tutto il Premier Matteo Renzi vola negli Stati Uniti snobbando la Direzione del suo partito intento a scrivere le regole per il prossimo Congresso.

Dalla California fa sapere che va bene così. La scissione annunciata e strombazzata ora è ancora più debole. Renzi è arcicontento che Emiliano sia rimasto nel Pd, si avranno, così, delle vere primarie molto partecipate.

Gli ex compagni di strada e di merenda del Governatore, però, non hanno gradito la sua giravolta e sono molto arrabbiati e irritati per il cambio di rotta. Ha scombussolato e non di poco i loro piani.

Ma forse è un bene che Emiliano sia rimasto nel Pd e che se ne siano andati Rossi, D’Alema e Bersani e qualche Deputato di provincia.

Renzi li avrebbe rottamati lo stesso non presentandoli candidati alle prossime elezioni politiche. Lo hanno capito e allora per non fare una brutta figuraccia hanno inventato delle scuse puerili e si sono rottamati da soli. Dove andranno nessuno oggi lo sa.

Quanti voti porteranno al nuovo partitino nella prossima competizione elettorale? Pochi voti, direi, non sufficienti per farli ritornare in Parlamento ad occupare le comode poltrone che il vecchio e glorioso partito comunista aveva garantito fino ad oggi. Leggendo i loro nomi sono tutti provenienti da quel partito sconfitto dalla storia. Insufficienti a portare alla Camera e al Senato un numero sufficiente di Deputati e Senatori per essere determinanti per formare un nuovo governo di centro sinistra o di sinistra. E allora tanto valeva restare nella casa madre e combattere Renzi e il renzismo dall’interno.

Ma cosa c’è davvero dietro la scissione del Pd? C’è la lotta per la conquista e la conservazione del potere.

Nelle prossime elezioni elettorali in autunno o nel 2018 con la legge elettorale in vigore il Pd non raggiungerebbe il 40% dei voti, quindi non scatterebbe il premio di maggioranza e perderebbe quasi un terzo degli attuali Deputati. Solo i capilisti sono certi della elezione, gli altri dovranno conquistarsela attraverso una lotta fratricida delle preferenze.

 

Con Matteo Renzi, rieletto al Congresso e non ai gazebo segretario del partito, la minoranza di sinistra avrebbe poche possibilità di farsi ascoltare e ad essa resterebbero soltanto le briciole. Ecco perché, arrivati a questo punto, tanto vale rischiare la scissione.

Ma c’è una bella polpetta avvelenata pronta per gli scissionisti che potrebbe mettere in gravi difficoltà il nuovo soggetto politico appena nato e tutti i voltagabbana che militano nei partitini nati dalle scissioni del partito di Berlusconi: l’innalzamento della quota necessaria per entrare in Parlamento dal 3 al 5%. Sciuollu! Dove andranno Bersani, D’Alema, Alfano, Cicchitto, Bondi, Casini, Fitto e Company? A casa, a casa. Sarebbe davvero bello e l’alba di una nuova primavera.

Clochard dormono in tenda in Piazza Bilotti

Lunedì, 20 Febbraio 2017 22:55 Pubblicato in Cosenza

Stamattina attraversando Piazza Bilotti ho avuto una sgraditissima sorpresa.

 

 

In Piazza ho avvistato cumuli di cartoni, coperte e tende improvvisate, rifugio notturno dei clochard.

In passato dormivano sotto i ponti lontano dalla vista dei cittadini cosentini, ora che il freddo notturno si è attenuato un poco dormono all’aperto.

 

Piazza Bilotti è diventata così un dormitorio pubblico.

 

Fino alle ore 11 nessuno ha visto nulla.

Ora il grave problema dei bivacchi si è ripresentato nella sua gravità a pochi metri dai tavolini messi, credo, dall’Amministrazione comunale.

 

Poi, dopo le 11, qualche cittadino ha segnalato il cumulo di cartoni e la tenda e subito è scattato l’intervento del personale preposto per procedere allo sgombero del materiale ingombrante.

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I Racconti

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