La Calabria ha una situazione gravissima.
La percentuale dei disoccupati è altissima e non solo quella giovanile o quella femminile
La verità è che è ricominciata la emigrazione verso il Nord Italia e l’Europa.
Ovviamente partono i migliori, quelli, cioè, che hanno le “palle” per affrontare i tipici problemi degli emigranti, tra cui, in primis, la casa, quelli che sono preparati e sanno di potersi misurare con i loro coetanei del centro nord.
Gli altri restano qui.
Tra i tanti quelli che hanno un lavoro precario e talvolta finto.
Parliamo per esempio degli LSU ed LPU.
Non sono pochi! Sono quasi 5000 mila ed aspettano da tempo di essere stabilizzati.
Molti lavorano negli enti locali .
Molti enti locali li hanno stabilizzato garantendo loro uno stipendio.
Ma molti comuni continuano ad usarli ( il termine corretto sarebbe “sfruttarli”) per garantire servizi pubblici senza pagarne i costi
E non ci sembra giusto.
Non ci sembra giusto che ci siano comuni che continuano a usarli senza stabilizzarli.
Allora o li stabilizzano nei propri ruoli o la regione se ne faccia carico e li stabilizzi nei propri ruoli.
Non è più tempo di scherzare sulla pelle della gente
Ovviamente il bacino degli LSU ed LPU deve asciugarsi totalmente ed a nessuno deve essere più permesso di illudere altri lavoratori
Purtroppo ognuno comprende che non si può stabilizzare gli LSU ed LPU nei comuni ed a spese dello Stato o della regione. Sarebbe uno schiaffo politico terribile ai sindaci che hanno stabilizzato e sarebbe soprattutto illegittimo.
Ora Scopelliti ha chiesto al Governo di prepensionare i precari che hanno oltre i 55 anni di età.
Una soluzione ottimale, ci sembra.
L’importante è che i costi non siano trasferiti all’ INPS , che è già precaria se non in via di fallimento.
E soprattutto l’importante è che siano prepensionati anche gli LSU ed LPU che sono stati comunque stabilizzati .
Sarebbe gravissimo che parte degli LSU-LPU siano prepensionati a 55 anni e gli altri che sono stati già stabilizzati , debbano raggiungere la pensione più di 10 anni dopo!
Si consideri infatti che non sono pochi gli LSU-LPU che sono stati stabilizzati ma a 18 ore!
Successivamente occorrerà usare le stesse linee di tutele anche per tutti gli altri precari.
Occorre tenere conto comunque che gli LSU-LPU non sono solo in Calabria e che in Italia ( soprattutto Sicilia e Campania) sono almeno 20.000.
Come giustificare socialmente la tutela degli LSU-LPU calabresi e non quella degli altri LSU ed LPU in Italia?
Continua….