Scrivono i parlamentari M5s calabresi Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Laura Ferrara che :”Il parto della nuova giunta della Calabria dimostra che il governatore Oliverio e la sua maggioranza sono commissariati dal Pd nazionale, intervenuto d'imperio e a scoppio ritardato”
Poi commentano :”Sul piano politico Oliverio ne esce cucinato. È ormai un ricordo lontano il suo trionfo alle primarie con la vecchia guardia del Pd calabrese, dagli Adamo-Bruno Bossio ai De Gaetano. Oliverio avrebbe fatto prima a lasciare, riconoscendo d'aver sbagliato tutto”
E proseguono :”La nuova giunta calabrese parte con un netto sbilanciamento politico nei rapporti di forza tra Roma e il territorio. Questo complica il futuro, dato che la Calabria è rimasta ferma per otto mesi, senza alcun intervento nel contrasto della collusione, nelle emergenze lavoro, sanità, trasporti, dissesto idrogeologico, rifiuti e inquinamento ambientale”
Ed infine incalzano “La particolare situazione politica venutasi a creare aumenterà la consapevolezza che la partitocrazia è il primo male della Calabria, in cui i poli tradizionali hanno agito allo stesso modo, senza pulizia, senza coraggio e senza perseguire il bene comune”
Poi una affermazione che sembra una profezia: “È soltanto una questione di tempo. Accettando di essere commissariato, Oliverio ha rimandato di poco il suo pensionamento politico, di cui non è ancora cosciente”