Pregiatissimi,
tre giorni fa percorrevo via Margherita quando ad un tratto l’auto che mi precedeva si è improvvisamente fermata. non nelle strisce blu ma a fianco ad una occupazione concessa ad un esercizio pubblico.
Per fortuna procedevo piano e così ho avuto modo di spostarmi a sinistra e di continuare la mia strada.
Almeno lo speravo.
Ed invece no!
In senso opposto al mio arrivava una bici che non si è nemmeno fermata per darmi la precedenza visto che procedeva controsenso.
Per sua fortuna ho potuto fermare l’auto.
Non sto a scrivere quello che ho proferito all’indirizzo del ciclista disattento, incauto, incosciente.
Mi è venuto in mente una storia similare avvenuta poco tempo fa e finita tragicamente
Ma possibile, mi chiedo, che in questa città si possa impunemente disattendere il rispetto minimo delle norme del codice della strada?
Possibile che i pedoni camminino sulla carreggiata senza usare i marciapiedi, anche quando sono liberi?
Possibile che molti ciclisti impunemente procedano controsenso?
Possibile che……….. ? (e potrei continuare a lungo ad elencare comportamenti sociali palesemente contro legge e , soprattutto, pericolosi ed incoscienti)
Tornato a casa ho fatto una ricerca su quello che sarebbe successo se non avessi avuto prontezza di riflessi e buoni freni e provocato danni al ciclista od addirittura la sua morte.
Mio Dio!
Mi sono letto l’articolo 2054 del Codice civile il quale dispone che “il conducente di un veicolo è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno”.
Certo è più facile che la bici ed il conducente abbiano la peggio ma non si può escludere che l’auto magari sbandi e provochi danni al mezzo stesso, al conducente ed ai trasportati oltre a terzi, ed è veramente difficile che la bicicletta sia coperta da assicurazione
In sostanza una bici è una mina vagante.
Abbiamo fatto una breve ricerca giurisprudenziale scoprendo che per esempio che Tribunale di Lucca ha sancito che senza constatazione amichevole tra le parti coinvolte o qualora non si trovi un accordo sulla dinamica, ognuno dei due conducenti (sia l’automobilista che il ciclista) è chiamato a concorrere al pagamento dei danni; il che vuol dire, anche ,che se un ciclista non riesce a dimostrare di avere ragione e di aver rispettato le regole del Codice della Strada si prende solo la metà dell’indennizzo.
La cosa che mi sembra ridicola è che secondo la Cassazione Civile( tra tanto vedi CC III Sezione, Sentenza 5 maggio 2000, n. 5671) ha diritto al risarcimento del danno il ciclista che taglia la strada all'automobile, se il guidatore non prova di aver fatto "l'impossibile" per evitarlo.
A tal punto visto che i ciclisti non hanno assicurazione e visto che poi le auto hanno almeno il 50 % della colpa, a prescindere, anche quando il ciclista viaggia controsenso non resta che sanzionare tali comportamenti
Per questo vi chiedo di attivare specifiche pattuglie che sanzionino chi va controsenso, ovviamente previa affissione di appositi manifesti che ricordino ai ciclisti l’obbligo di rispettare le norme del CdS.
Ve lo chiedo con la consapevolezza che prima o poi ci scapperanno feriti se non morti ed in questo caso comunque la responsabilità , quantomeno morale, sarà di chi non sanziona tali comportamenti
La sicurezza non si realizza con photored o tutor ma anche con piccole sanzioni quale quelle sollecitate.
Grazie Giuseppe Marchese
Ciclista ucciso