Il modo con il quale siamo abituati a consumare la cannabis è stato modificato, se non addirittura rivoluzionato, dai vaporizzatori. Che si tratti di usare la canapa per scopi terapeutici o con finalità ricreative, vaporizzare i fiori rappresenta un sistema affidabile e al tempo stesso efficace per un consumo gradevole e, soprattutto, privo di tutte le conseguenze negative che sono correlate al fumo. È una vera fortuna, quindi, che i vaporizzatori stiano diventando così diffusi, complice la riduzione delle loro dimensioni resa possibile dai progressi tecnologici.
La manutenzione del vaporizzatore
È importante che il vaporizzatore sia sottoposto a una manutenzione regolare e costante: solo in questo modo si può essere certi di beneficiare sempre di una vaporizzazione ottimale. Per altro, il produttore fornisce sempre un manuale con le istruzioni da seguire; in ogni caso il dispositivo deve essere pulito con regolarità, anche perché si tratta di un apparecchio costoso, e non vale la pena di doverne comprare uno nuovo solo perché non si è prestato attenzione a quello vecchio.
Come si usa il vaporizzatore: no alla combustione
Nel momento in cui si vaporizza, il primo aspetto a cui si deve pensare è evitare la combustione. In altri termini, è necessario imparare a non bruciare l’erba: per riuscirci ci vuole un po’ di pazienza, visto che occorre sperimentare con varie temperature in modo da individuare il vapore ideale. La combustione non è altro che il processo che comincia nel momento in cui si accendono un bong, un blunt o una canna. Il problema è che quando l’erba brucia si creano i famigerati radicali liberi a causa della rottura dei legami chimici nella pianta. Tali composti danno vita ad altre sostanze, e molte di esse sono cancerogene o comunque tossiche.
Quanto tempo aspettare per arrivare alla temperatura giusta
I vaporizzatori non entrano in temperatura subito, ma necessitano di un po’ di tempo per farlo. Soprattutto nel caso dei modelli tascabili più datati, può esserci bisogno di aspettare un po’ prima che si raggiunga la temperatura desiderata; lo stesso discorso vale per i vaporizzatori da tavolo. A prescindere dal modello di vaporizzatore che si utilizza, ad ogni modo, è utile dare un’occhiata alle istruzioni per capire in che modo si deve effettuare il preriscaldamento. Se si usa un vaporizzatore moderno comunque non ci dovrebbero essere problemi, dato che in pochi secondi riescono ad arrivare alla temperatura voluta.
Come inserire l’erba
Il modo con il quale l’erba viene introdotta all’interno della camera di vaporizzazione condiziona tutta l’esperienza, proprio come avviene se si usa una pipa o un bong. L’esperienza è fondamentale in tal senso: ognuno deve capire qual è la quantità di erba giusta per fare sì che possa essere prodotta una nuvola di vapore gradevole. Una quantità eccessiva potrebbe causare danni dentro al vaporizzatore, o comunque ostacolare il passaggio di vapore verso il bocchino. Insomma, mai strafare.
Il monitoraggio della temperatura
Come si sarà capito, per la vaporizzazione uno degli aspetti più importanti è rappresentato dalla temperatura. Molti utenti sono convinti che gli effetti della vaporizzazione siano diversi a seconda delle temperature: nello specifico, il rilassamento e l’euforia avrebbero una maggiore intensità con temperature superiori, mentre tenendo temperature più modeste si manterrebbe una lucidità migliore. Tuttavia non è molto semplice individuare la temperatura perfetta, che comunque oscilla tra i 180 e i 210 gradi. Le temperature variano anche a seconda dei cannabinoidi, e l’umidità è un altro fattore che condiziona la qualità del processo. Ecco perché occorre fare tanti test.
Come si inala
I tiri dovrebbero essere leggeri e brevi, quando si inala. In passato era comune l’abitudine di effettuare tiri profondi e lunghi, ma questo tipo di aspirazione presenta alcuni difetti. In particolare, con dei tiri intensi e lunghi c’è il rischio di aspirare dalla camera un po’ di erba, che può finire nel bocchino e da qui in bocca. Inoltre, non bisogna dimenticare che un’aspirazione intensa determina l’ingresso di aria fredda all’interno della camera. Ciò favorisce un abbassamento della temperatura all’interno del vaporizzatore, che così è obbligato a lavorare di più. Il risultato? La qualità del vapore che viene rilasciato è più bassa.
Dove trovare i migliori vaporizzatori
Quanti sono interessati a vaporizzatori erba di ultima generazione, possono trovare diversi modelli nel catalogo di Grow Shop Italia, shop online che è specializzato nella vendita di materiale per la coltivazione della cannabis sia al dettaglio che all’ingrosso. L’assortimento di prodotti comprende molte altre proposte, come i vaporizzatori appunto, ma anche i concimi biologici, la cannabis light, i semi da collezione e i materiali per la coltivazione idroponica. La militanza cannabica è alla base dei valori di Grow Shop Italia, un vero punto di riferimento per chi vuole iniziare a consumare la canapa legale anche senza avere esperienza in merito.