Dieci persone, tutte dipendenti di un villaggio turistico di Zambrone, nel vibonese, sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri per rissa aggravata e lesioni personali.
A fronteggiarsi, all’interno della stessa struttura, sono stati cinque animatori e cinque tra camerieri e maitre del villaggio.
Una rissa, secondo i carabinieri, scoppiata per futili motivi e nel corso della quale cinque dei contendenti hanno riportato lievi ferite. (ANSA)
Il fatto è successo alle quattro del mattino, in un villaggio turistico della Costa degli Dei
5 i feriti
Sono intervenuti i carabinieri di Zungri i quali, dopo le prime attività d’indagine ed i normali approfondimenti hanno dichiarato in stato di arresto in flagranza dei reati di rissa aggravata e lesione personali:
Lazzaro Cimadoro di Tropea, 30 anni;
Giovanni Tomaselli, di Reggio Calabria 29 anni;
Manuele Tomaselli, di Reggio Calabria classe, 24 anni;
Luca Placido Grillo, di Vibo valentia classe, 24 anni;
Francesco Calabria, di Tropea, 29 anni;
Alessandro Oggiano, di Roma, 23 anni;
Lorenzo Catello, di Roma, 22 anni;
Simone Cimini, di Roma, 19 anni;
Calogero Caloia, di Patti, 21 anni;
Daniele Oggiano, di Roma, 32 anni.
Ad aver la peggio, fortunatamente con lievi conseguenze, sono stati:
Calogero Caiola, “contusione cranica”, giudicato guaribile in giorni 4 s.c.;
Lorenzo Catello: “contusione guancia dx con ferita escoriata interno bocca”, giudicato guaribile in giorni 5 s.c.;
Simone Cimini: “contusione emitorace dx con lieve ferita escoriata e contusione braccio e ginocchio sx”, giudicato guaribile in gg 4 s.c.;
Daniele Oggiano: “ferita escoriata gomito dx e contusione avambraccio sx e gamba dx”, giudicato guaribile in gg. 4 s.c.;
Alessandro Oggiano: “contusione rachide dorso-lombare con escoriazione e contusione spalla dx con escoriazione regione orbitaria estesa sx”, giudicato guaribile in gg 5 s.c.
I feriti sono stati visitati e curati dai sanitari dell’Ospedale di Tropea.
Per tutti la Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto il regime detentivo degli arresti domiciliari in attesa delle decisioni del Tribunale nel giudizio direttissimo.