Dice Luigi Rubino: “Abbiamo fatto una guerra contro i photored di Amantea che, se è vero, portavano utili economici al comune, disabituavano, però, i nostri storici ed affezionati utenti commerciali a venire il più possibile nella nostra città ed a servirsi del nostro sistema commerciale.
Anzi, del “loro” sistema commerciale, visto che Amantea ha sempre avuto fortissima attenzione e grande ospitalità per i propri clienti ed operato perché non perdessero la bellissima abitudine ed il piacere di venire a fare acquisti nella nostra cittadina.
Avevamo totalmente ragione.
Piano, piano, infatti i nostri utenti si sono stancati di pagare le salate contravvenzioni per ogni lieve disattenzione nel rispetto delle indicazioni semaforiche.
Bastava una frazione di secondo.
Ed ora tutto il sistema economico amanteano, ad iniziare da quello commerciale, ne paga le conseguenze.
Fatta eccezione, in qualche modo, per il sabato e la domenica, Amantea non è più ricercata dai clienti cosentini, lametini, paolani per la innegabile qualità dei suoi prodotti commerciali, per l’ottimo rapporto qualità prezzo, per i suoi servizi di ristorazione, per il suo centro storico e per gli altri innegabili attrattori.
Ed in gran parte tutto questo è stato dovuto ai photored.
Ed ora che sono stati tolti è difficile riabituare alla frequentazione della città e del suo sistema commerciale.
Ed Amantea sta morendo, i suoi negozi stanno chiudendo o soffrono fortemente.
La stessa cosa sta per succedere a Paola per colpa dei Tutor che se portano utili economici al comune, disabituano, però, gli Amanteani e gli utenti del Basso Tirreno cosentino a frequentare la città del Santo.
Stanno arrivando centinaia di contravvenzioni agli automobilisti amanteani.
Quello che fa rabbia è che la gran parte di loro è gente che viaggia in direzione dell’ospedale di Paola e che si vede poi arrivare la contravvenzione magari per aver superato di pochissimo l’incomprensibile ed inaccettabile limite di settanta kmh, anche quando la strada è totalmente libera.
Invitiamo il comune di Paola ad eliminare i tutor, l’Anas a revocare la autorizzazione al loro impianto, il Prefetto a prendere atto che tutor piazzati poco prima dell’ospedale non appaiono certamente una cosa giusta per chi sta andando a trovare i propri cari per portare loro aiuto.
E poi sono di una disparità inaccettabile per la utenza che abita a nord di Paola.
Perché i tutor sono stati piazzati a sud e penalizzano solo chi viene da Amantea?
Non finisce qui.....