„È molto meglio, per la salute dell'anima sua, restituire l'altrui, che far limosina alle Chiese.“
Così diceva San Francesco di Paola
Richiamiamo questo aforisma che oggi San Francesco avrebbe probabilmente usato per “le limosine” che il Comune di Paola chiede con i tutor posti prima del santuario.
I segni caratteristici di San Francesco sono stati sicuramente la “ Misericordia ed il perdono”
“Un biografo anonimo di S. Francesco diceva che era austero con se stesso e molto umano con gli altri.
E diceva ancora che San Francesco ha dimostrato questa umanità soprattutto nell’esercizio del perdono cristiano.
Nella sua vita ha dovuto sperimentare opposizioni di ogni genere, attacchi personali, calunnie e insulti.
Molti medici ridevano dei suoi miracoli e delle ricette date a chi gli chiedeva la guarigione.
Alcuni suoi concittadini si dimostravano diffidenti nei suoi confronti.
Anche da parte della Santa Sede ci furono riserve e inchieste.
Il re di Napoli non lo sopportava perché era molto critico verso la sua politica contro la povera gente “
Ed è per questo che scriviamo che San Francesco perdona e il tutor di Paola NO!
Il Santo paolano avrebbe molto da ridire sul tutor che somiglia ad un bancomat .
Della serie: “Chi siete, siete, dove andate, cosa portate : due fiorini”
Speriamo che almeno quando arrivano le salate contravvenzioni la gente non si arrabbi e non bestemmi.
Tantomeno il santo del comune di cui porta il nome.