Cose da pazzi succedono in Calabria, il tracciamento, che è alla base del contenimento del virus, è fallito, ne abbiamo ampie e dimostrate prove, dove anche dopo 12/14 giorni non si arriva spesso ad avere un risultato del proprio tampone.
L’Asp di Catanzaro scrive ai Comuni, sulla preoccupante situazione dei mancati tracciamenti sul proprio territorio, ed i sindaci corrono ai ripari chiudendo le scuole.
Succede anche nella nostra provincia, dove il Presidente della Provincia, Franco Iacucci, si sostituisce all’Asp e scrive ai Comuni, sulla preoccupante situazione dei mancati tracciamenti nella provincia di Cosenza, chiedendo di sospendere l’attività didattica in presenza.
A Paola un gruppo di genitori, geniali, ricorre al T.A.R. del Calabria, anche questi ultimi Einstein della giurisprudenza, chiedendo con i propri legali, avvocati Paolo Perrone e Nicola Cassano, di sospendere l’ordinanza di chiusura delle scuole a Paola, emessa dal Sindaco Roberto Perrotta, ottenendola, di fatti il Tribunale Amministrativo Regionale stamani ha accolto l’istanza presentata da un gruppo di genitori contro il provvedimento del sindaco di Paola del 9 novembre scorso.
Di fatti, Secondo il Tar, non sussistono garanzie di modalità sostitutive di lezione.
Il decreto che dovrà essere eseguito dall’Amministrazione Comunale sarà oggetto di trattazione collegiale in camera di consiglio il prossimo 16 dicembre.
Alla fine però una vittoria di Pirro, poiché proprio stasera il presidente della Regione Calabria ff. Spirli ha emesso una ordinanza, nello specifico la n. 87 del 14 novembre 2020, con cui dispone, sull’intero territorio regionale, la sospensione in presenza di tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado, dal 16 novembre 2020 a tutto il 28 novembre 2020, con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse;
Inoltre dispone l’offerta dello screening gratuito, mediante tampone rapido antigenico, ai genitori degli alunni che frequentano la scuola primaria e la scuola dell’infanzia, da effettuarsi a cura della Aziende Sanitarie Provinciali, secondo le indicazioni e le priorità fornite dall’Unità di Crisi Regionale ai Dipartimenti di Prevenzione e con il coinvolgimento dell’ufficio Scolastico Regionale;
Disponendo che un primo step di analisi del trend dei contagi, al fine di valutare l’eventuale rimodulazione delle misure previste nella presente Ordinanza, sia effettuato in coincidenza del termine dell’efficacia dell’Ordinanza del Ministro della Salute del 4 novembre 2020 e, sulla base degli esiti del monitoraggio, al termine dei successivi 7 giorni.
Ora al comitato di genitori Paolani toccherà ricorrere anche contro questa ordinanza regionale, poveri noi……..