Piccole cose, in fondo, ma che offrono il senso di una situazione umana che avrebbe bisogno di essere fortemente esaminata per essere capita e che porta il paolano Gerardo carnevale , braccio destro del consigliere PD Carlo Guccione ad usare la sua finzione per non pagare nemmeno le rette del corso di ballo.
Sembrano provarlo le parole di Guccione il quale ha detto «Sicuramente ha sbagliato ed è giusto che la magistratura faccia il suo dovere. Detto ciò, mi preme dire che non si può non avere una comprensione umana verso una persona che sta attraversando un momento particolare della sua esistenza. Io conosco Carnevale da tanti anni e mai mi sarei aspettato una cosa del genere».
Ma lo mostrerebbe anche il fatto che al momento del fermo da parte dei finanzieri di Rende mostrò agli stessi un tesserino di riconoscimento Dipartimento interno Sicurezza, presidenza del Consiglio dei ministri, ed ha sostenuto di appartenere ai servizi segreti.
Non sono passati nemmeno 3 mesi da quei giorni e sul capo di carnevale arriva un’altra tegola. La procura cosentina apre un nuovo fascicolo per violenza privata. Carnevale è accusato di non aver pagato le lezioni di danza . Al momento di iscriversi ha detto ai due responsabili “Sono un colonnello della guardia di finanza».
Inutili i garbati solleciti di pagamento.
Ed alla fine la denuncia presentata proprio al comando provinciale della GdF.