Tre bambini violati nella loro innocenza, due famiglie ferite nella loro intimità da un orco cui ieri il Tribunale di Paola ha inflitto sei anni e otto mesi di reclusione.
Nel palazzo di giustizia della città del Santo,
il collegio presieduto da Alfredo Cosenza ha emesso il dispositivo di condanna nei confronti del 32enne Luciano Greco, dipendente di un albergo di Guardia Piemontese.
Con questo resoconto s’è chiuso il primo grado di giudizio servito a chiarire l’entità di un’azione condotta da un uomo che, per soddisfare il suo becero ludibrio, non ha lesinato nessuna tecnica coercitiva nei confronti di minori adescati sia nel nucleo familiare di suoi amici, sia nei corridoi della struttura ricettiva dove svolgeva la mansione di “portiere”.
I piccoli, che all’epoca dei fatti (2012) avevano otto, cinque e sei anni, sarebbero stati “agganciati” in tempi diversi, con la scusa della visione di un filmino (pedopornografico) cui seguiva “l’invito” a denudarsi per essere fotografati e subire atti sessuali.
Ad accorgersi che qualcosa stava turbando la spensieratezza dei minori, sono state le stesse famiglie (di cui una, quella del bimbo adescato in albergo, proveniente dall’Emilia Romagna), che immediatamente hanno sporto denuncia facendo scattare le indagini.
Per dirimere la vicenda, il tribunale ha dovuto far ricorso ad un incidente probatorio, con un perito che ha dovuto far ripercorrere ai bambini tutte le fasi della triste vicenda che li ha visti nel ruolo di vittime.
Appurata l’attendibilità dei loro racconti, considerate “esaurienti” le versioni dei tre minori, per Luciano Greco è scattato il rinvio a giudizio, culminato nella sentenza di ieri che – oltre agli anni di condanna inflitti – consta di un risarcimento da 10mila euro per ciascuna famiglia e l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione in sostegno, nonché – sempre in perpetuo – dai pubblici uffici.
Da Iacchite - 14 dicembre 2017 di Francesco Frangella Fonte: Marsili Notizie