La vicenda è di quelle che ha fatto clamore.
In Calabria dove nessuno è stato mai licenziato e dove anzi si inventano le posizioni di precario per poterle poi stabilizzare con pseudo concorsi, qualsiasi licenziamento per la sua quasi unicità resta un fatto fortemente sorprendente.
E la parola sorpresa era quella vincente nella vicenda che vedeva coinvolti da un lato il Consorzio Valle Lao ed i suoi organi di governo( il Commissario Davide Gravina ed il direttore generale Pasquale Ruggiero) dall’altro il dirigente ingegnere Domenico Bruni, di Amantea che propose ricorso al Giudice del lavoro presso il Tribunale di Paola.
Ora la causa è andata a giudizio.
Il giudice Giselda Stella ha dato ragione al Bruni annullando il licenziamento irrogato il 30 settembre 2013, ordinando all’ente di reintegrare il Bruni nel posto di lavoro occupato prima del licenziamento, condannando l’ente al risarcimento del danno causato dall’illegittimo licenziamento pari alla retribuzione globale di fatto dovutagli dal giorno del licenziamento a quello della reintegra zio con maggiorazione della rivalutazione monetaria e degli interessi legali dal dovuto al soddisfo.
Il giudice ha condannato anche l’ente al pagamento delle spese di lite.
Resta aperto ora il procedimento penale pendente presso il Tribunale di Paola a carico di Gravina e Ruggiero la cui udienza preliminare si terrà il 12 giugno 2014.
Bruni ora contesta anche la reiterazione della nomina di Davide Gravina a commissario del consorzio Valle Lao.