Paola, Scalea, San Nicola Arcella. E chissà cos’altro ancora dopo.
Ma che sta succedendo sul tirreno cosentino che invero ormai era da tempo che non avvertiva più eventi intimidatori di siffatta forza e così contestuali 13 bottiglie incendiarie a Paola, ora la bomba alla Rotondaro costruzione, l'importante immobiliare che negli ultimi anni sta espandendo i suoi contatti anche in Russia e nei Paesi dell'Est. E contestualmente un altro lido che subisce un incendio (bruciati pedalò, attrezzature e piccoli elettrodomestici).
Casualità spaziali, casualità temporali, mancanza cioè di strategia della attenzione? Difficile dirlo. Si è usi ritenere che “dall’altra parte” non vi sia intelligenze mostruosamente perverse e tali da derivarne vere e proprie strategie e cioè, al contrario, si è portati a ritenere che si tratti di fatti staccati l’uno dall’altro e senza una vera e propria logica Basterà aspettare pochi giorni e verificare che non avvenga altro ( altrove) per capire se dietro questi fatti ci siano strategie ed intelligenze uniche.
Certo non sarebbe strano che si voglia dimostrare la perdurante vitalità della “mala del Tirreno”, tutt’altro che finita pur in presenza di brillanti operazioni giudiziarie, quasi a lanciare un monito a chi non voglia intendere che questa mala pianta alligna sempre e che con essa occorre ancora fare i conti.