E' delle ultime ore la notizia dell'apertura di un fascicolo da parte della procura della Repubblica di Catanzaro sulla vicenda dell'ospedale di Praia a Mare. La Polizia giudiziaria ha chiesto al Dipartimento salute della Regione Calabria la documentazione relativa alla riapertura dell'ospedale, compresi i provvedimenti presi in conseguenza alle decisioni del Consiglio di Stato.
Come è noto, infatti, il Consiglio di Stato ha confermato la riapertura del nosocomio di Praia a Mare nominando in ambedue casi commissari ad acta che hanno avuto il compito di porre in essere gli atti necessari per la riapertura della struttura come ospedale e non più come Capt.
Il primo tentativo del commissario ad acta è andato a vuoto.
Più determinato invece l'intervento del commissario ad acta Eugenio Sciabica che ha emanato un Decreto che dovrebbe portare alla riapertura “funzionante” della struttura ospedaliera.
Purtroppo, i freni posti a quella che sembra essere una procedura determinata dalla Sentenza del massimo grado di giustizia del Paese, limitano il fluido passaggio del vecchio Capt in ospedale.
E questo, non bisogna dimenticarlo, vuol dire meno diritto alla salute per i cittadini che abitano in questa area di Calabria.
Ebbene, la magistratura dovrà fare chiarezza proprio per poter dare certezze a quei cittadini che credono nella giustizia.
Se il Consiglio di Stato ha preso una decisione, le amministrazioni dell'Asp dovrebbero fare in modo che il personale, le attrezzature, così come in passato sono stati “scippati” ai cittadini, adesso tornino all'interno della struttura, senza giochi e percorsi alternativi.
I cittadini hanno fiducia nella magistratura e si spera che la questione venga risolta così come stabilito nel Decreto del commissario ad acta Sciabica.
PRAIA A MARE – 11 gennaio.