Domenica 7 gennaio u.s. due inviate della trasmissione di Italia 1 “Le Iene” erano a San Vincenzo La Costa, paesino in provincia di Cosenza, per intervistare il Parroco del paese perché volevano indagare su una presunta relazione del Parroco con una donna del posto. Il sacerdote si era fatto regolarmente intervistare in sagrestia dopo aver celebrato la Messa dall’inviata delle “Iene” Valeria Castellana, anche lei calabrese, nativa di Cosenza. Aveva risposto a tutte le sue domande. All’uscita dalla sagrestia, però, trovarono alcune persone che le stavano aspettando e con fare minaccioso, secondo quanto hanno riferito poi le dirette interessate, incominciarono a colpirle con calci, pugni, schiaffi. Gli aggressori si è poi saputo erano alcuni parenti del sacerdote che evidentemente non avevano gradito la presenza delle “Iene” e cercavano di impedire di mandare in onda l’intervista distruggendo la telecamera. Il sacerdote non è intervenuto, se ne è stato in disparte. Anziché fermare gli aggressori incominciò ad inveire contro le due inviate e li invitava a strappare la telecamera e distruggere il rollino. Questo è quanto raccontato dalle due inviate. Per questo episodio di intolleranza il Parroco ha subito chiesto le dimissioni all’Arcivescovo della Diocesi di Cosenza la cui parrocchia dipende motivandole con queste parole:- Lascio l’incarico perché si possa fare luce e chiarezza sulle vicende accadute, confidando nel regolare corso della giustizia -. Mons. Nolé ha accettato le dimissioni del parroco e nominato amministrativo parrocchiale Don Francesco Castiglione. Mons. Nolé ha condannato ogni forma di violenza, fisica, verbale e morale, e ha espresso solidarietà e vicinanza al Parroco, ai suoi genitori e a tutta la comunità di San Vincenzo La Costa. L’aggressione delle “Iene” e le dimissioni del Parroco hanno sollevato un enorme polverone nella comunità religiosa di questo paesello. L’Inviata delle “Iene” Sig.na Valeria intervistata da Radio Libera Bisignano (RLB) ha raccontato i fatti e ha affermato che lei non voleva in alcun modo rivelare il paese in cui aveva realizzato l’intervista e il nome del parroco per la presunta relazione con una donna del luogo. Non si aspettava l’aggressione perché non aveva nessuna intenzione di criminalizzare la comunità di San Vincenzo perché questi fatti possano accadere dovunque. Dopo l’aggressione ha ricevuto sostegno da tutti, amici, conoscenti, giornalisti e dalla sua città natale che è Cosenza. Tutti le hanno dimostrato vicinanza. Si è rammaricata perché non ha sentito una parola dai vertici della chiesa cosentina. Due sono le denunce per l’avvenuta aggressione. Della vicenda se ne sta occupando la Procura di Cosenza.