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Redazione TirrenoNews

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L'ispezione della Ragioneria generale dello Stato arrivata al Comune di Reggio Calabria dopo le denunce del “caso Fallara” sembra abbia dato un altro verdetto.

Secondo i commissari sarebbero stati dati incarichi dirigenziali illegittimi ed approvati progetti illegittimi.

Da qui 5 provvedimenti di messa in mora per un valore complessivo di 3,5 milioni che si aggiungono ai circa 3,6 milioni precedenti.

In buona sostanza gli attuali ed ex papaveri di Palazzo San Giorgio potrebbero essere costretti a sborsare circa 7 milioni di euro complessivi.

Nelle more dell’invio degli atti alla Corte dei Conti la intimazione e messa in mora.

Chi ne risponderebbero potrebbero essere il governatore ed ex sindaco di Reggio Peppe Scopelliti, l'ex vicesindaco Peppe Raffa, gli ex assessori Fabrizio Veneziano, Candeloro Imbalzano, Giuseppe Agliano, Giuseppe Adornato, Graziano Melandri, Giuseppe Martorano, Vincenzo Sidari, Michele Raso, Franco Sarica, Giovanni Bilardi, Antonella Freno, Tilde Minasi, Pasquale Zito, Antonio Caridi, Amedeo Canale, Sebastiano Vecchio e Demetrio Porcino.

I dirigenti chiamati in causa sono invece l'attuale segretario generale della giunta regionale ed ex city manager a Palazzo San Giorgio, Franco Zoccali, e Giuseppe Nicita.

Altri dirigenti potrebbero essere chiamati a dare spiegazioni , tra cui Umberto Nucara, Francesco D'Agostino, Serena Angioli, Pietro Praticò, Pasquale Crucitti, Alfredo Priolo, Saverio Putortì, Concettina Siciliano.

Interessati anche i revisori dei conti Carmelo Stracuzzi, Domenico Marturano, Ruggero Ettore De Medici e Domenico D'Amico.

Siamo al parossismo.

Scopelliti viene ad Amantea e nel suo lunghissimo e drammatico elenco di debiti della regione calabria e dei suoi sub enti denuncia circa 150 milioni di debiti della Sorical che, come noto, è partecipata al 51% dell’ente regionale.

La Sorical è creditrice dei comuni che non pagano e ha un solo modo ( incredibile e vergognoso) per sollecitare i pagamenti quale è quello di ridurre la quantità di acqua erogata.

Lo avrebbe fatto anche con il comune di Cosenza( noto debitore) il cui sindaco “ denuncia una diminuzione del 50% rispetto agli altri anni”. E Mario Occhiuto scrive : «Questa Amministrazione ha accertato, già da qualche giorno, una riduzione della fornitura idrica di oltre il cinquanta per cento rispetto agli anni precedenti. Tale riduzione, eseguita senza alcun preavviso, limita in misura non tollerabile l’approvvigionamento idrico di tutto il Centro città con gravi pregiudizi per l’utenza pubblica (scuole, ospedali, caserme ecc..) e privata (circa 30.000 utenti)».

Conseguentemente il Comune di Cosenza ha invitato formalmente la società «a ripristinare la fornitura preesistente di 120/90 litri al secondo» ed ha anche avvertito la Sorical chein caso di reiterazione del denunciato “ inammissibile e non giustificato comportamento» adotterà tutti i provvedimenti, mirati «ad impedire la grave elusione del giudicato (ordinanza Tar Calabria Catanzaro numero 685/2012 e ordinanza del Consiglio di Stato numero 1672/2013) ed a garantire all’utenza l’esercizio di diritti insopprimibili».

Ben al di là di questa vicenda viene da chiedersi se in queste condizioni di omesso pagamento delle forniture da parte dei comuni la gestione pubblica dell’acqua sia realmente possibile.

Marlane: Gli operai continuano a morire.

Giovedì, 26 Settembre 2013 10:59 Pubblicato in Alto Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo:

Altri quattro operai della Marlane sono deceduti per malattie tumorali in questi ultimi mesi .Morti già dimenticate che non hanno nessun titolo nelle cronache quotidiane. Il peso di queste morti sta solo nelle loro famiglie e negli operai sopravvissuti che accorrono ai loro funerali. Tutto questo mentre il processo dorme e non ha la spinta che dovrebbe avere per giungere all’atto finale, mentre si punta alla prescrizione o all’elargizione di qualche elemosina per far chiudere il processo ed evitare così una sentenza che potrebbe essere di condanna per tutti gli imputati.

Come abbiamo sempre fatto richiamiamo l’attenzione dei media e di tutti coloro che sono sensibili alle tematiche del lavoro a presidiare il Tribunale

VENERDI’27 SETTEMBRE DALLE ORE 8,30 SIT- IN DAVANTI IL TRIBUNALE DI PAOLA

PER CHIEDERE:

-UN’ACCELLERAZIONE NELLE UDIENZE PROCESSUALI DANDO LA MASSIMA PRIORITA’ A QUESTO PROCESSO PER LA VALENZA SOCIALE CHE QUESTO CONTIENE

-UN’ACCELLERAZIONE NELLE BONIFICHE DEI SITI INQUINATI. RICORDIAMO CHE LA REGIONE CALABRIA HA FINALMENTE INSERITO, DOPO LE NOSTRE CONTINUE AZIONI, IL SITO DELLA MARLANE FRA I SITI PERICOLOSI DA BONIFICARE.

PER TUTTO QUESTO A GRAN VOCE URLIAMO: FATE PRESTO !!!!

SI.COBAS PROVINCIALE E NAZIONALE,

MOVIMENTO AMBIENTALISTA DEL TIRRENO,

COMITATO PER LE BONIFICHE DEI TERRENI,FIUMI E MARI DELLA CALABRIA ,

OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO

 

 

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