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La Puglia dice no alla “monnezza” calabrese.

Martedì, 18 Febbraio 2014 13:20 Pubblicato in Catanzaro

Chi aveva speranza di trovare una soluzione facile, semplice, immediata e poco costosa al problema dei rifiuti calabresi trasferendoli a Taranto e comunque in Puglia, ora resterà deluso.

L'assessore all'ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro dichiara : «Smentisco l'arrivo di rifiuti da Catanzaro»

Ed intende Catanzaro per Calabria!

Anzi sostiene che «La legge prevede la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani all'interno dei confini regionali». Non solo ma ribadisce , come logico, che «Il nostro sistema regionale dei rifiuti urbani è tarato per garantire il soddisfacimento del fabbisogno interno»

Non è quindi come quello calabrese che non realizza l’autonomia regionale e soprattutto provinciale e comprensoriale, per cui il trasferimento altrove è diventato un mestiere per quanto irresponsabile.

« Smentisco la notizia apparsa sulla stampa pugliese e calabrese che parla di un arrivo di rifiuti urbani da Catanzaro verso la nostra regione».

«In aggiunta e per ulteriore chiarezza è opportuno dire che, in questo momento storico, il nostro sistema regionale dei rifiuti urbani è tarato per garantire il soddisfacimento del fabbisogno interno ed è, quindi, nell'impossibilità di accogliere alcunché da qualunque parte d'Italia».

E chiarisce che «Devo smentire la circostanza spiega Nicastro in primo luogo va chiarito che la legge prevede la chiusura del ciclo degli urbani (rifiuti, ndr) all'interno dei confini regionali e che, eventuali conferimenti in deroga a tale norma, devono essere stabiliti con opportuni protocolli d'intesa tra le Regioni».

Poi conclude evidenziando che «Nel caso specifico rileva non esistono protocolli né, tanto per essere chiari, sono state avviate le procedure per sottoscriverli».

Una bella fregatura. Praticamente la “monnezza calabrese” deve restare in Calabria o mandata molto lontano con costi inaccettabili ancora più per una regione povera come la nostra!

La procura di Cosenza “fa sul serio”.

Dopo che gli incarichi esterni sono finiti al centro delle indagini della Procura ed il direttore generale dell'Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli ha ricevuto nei giorni scorsi l'avviso di conclusione indagini, la Procura ha chiesto al gip del Tribunale di Cosenza la emissione di un provvedimento di interdizione dlle funzioni di direttore generale.

Ed i finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno notificato un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per la durata di due mesi emesso dal GIP del Tribunale di Cosenza

Scarpelli ha ricevuto nei giorni scorsi l'avviso di conclusione indagini insieme ad altre otto persone tra componenti del management pro-tempore dell'Azienda sanitaria, dirigenti, uno dei quali esterno, e un libero professionista.

Ora il DG potrà adesso ricorrere contro il provvedimento.

«A Magorno un voto ogni 27 secondi»

L'accusa del comitato pro Canale: «Senza i dati falsati di Diamante e Belvedere il nostro candidato vince superando in entrambi i collegi di Cosenza la maggioranza assoluta dei voti validi»

«Con le primarie di ieri Ernesto Magorno non ce l'ha fatta a diventare segretario regionale del Pd, ma in compenso potrebbe farsi nominare direttore tecnico della Ferrari. La scuderia di Maranello potrebbe già ingaggiare i presidenti di seggio e gli scrutatori di Diamante e Belvedere al posto dei meccanici che operano il pit stop per i bolidi rossi».

È quanto si legge in una nota del comitato Canale segretario .

«Infatti, ieri a Belvedere sono stati totalizzati 1057 voti validi, di cui 9 Lo Polito, 29 Canale e ben 1004 per Magorno; mentre a Diamante, addirittura, i votanti sono stati 1567 di cui 49 per Lo Polito, 12 per Canale, 4 per Villella e 1512 per Magorno. Avrebbero votato, dunque, un elettore ogni 27 secondi. Un tempo impossibile e insufficiente per le operazioni di identificazione dell'elettore e la espressione del voto. Se si estrapolano i dati di Diamante e Belvedere Massimo Canale vince superando in entrambi i collegi di Cosenza la maggioranza assoluta dei voti validi».

Secondo i sostenitori di Canale «questi due risultati macchiano e sfregiano la grande prova di democrazia di ieri. Necessariamente in sede politica bisogna trarne le dovute conseguenze. Gli stessi componenti dell'assemblea, quando saranno chiamati al ballottaggio ed esprimere il loro voto tra Magorno e Canale, ne dovranno tener conto per evitare di dare al Pd un segretario regionale delegittimato ed inficiato da un voto improbabile».

Un nostro lettore ci ha chiesto perché :

-a Cosenza vince Canale il candidato di Reggio Calabria

-a Reggio Calabria vince Magorno il candidato di Cosenza

Forse per le prossime elezioni regionali? Può essere !

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