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Redazione TirrenoNews

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In fondo era prevedibile. Eccome se era prevedibile. Troppo comodo inviare i rifiuti fuori dal proprio giardino per non sentirne la puzza.

Troppo comodo e peraltro ingiustificabile.

Ed ecco che scoppia la guerra dei rifiuti. Una guerra che lascerà sul campo molti morti e feriti e nessuna soluzione.

La novità è quella che il sindaco Cuda di Pianopoli ha vietato l’accesso dei rifiuti delle altre province.

Il sindaco ha disposto la "Autorizzazione di transito ai soli mezzi provenienti dagli impianti tecnologici della provincia di Catanzaro sulla strada d’accesso alla discarica di località “Gallù-Carratello” di Pianopoli.

Divieto assoluto invece per i mezzi provenienti dalle altre province che trasportano RSU in eccesso (surplus) rispetto ai valori nominali attribuiti ai rispettivi impianti. Il transito sarà invece consentito solo agli automezzi provenienti dagli impianti tecnologici regionali che trasportano rifiuti trattati (sovvalli). Alla Società Daneco Impianti è stato intimato di “ridurre, a tutela della pubblica incolumità e del territorio, sulla viabilità di accesso all'impianto della discarica sita in località Gallù-Carratello del Comune di Pianopoli, il transito di automezzi”. E' quanto si legge sul sito del Comune di Catanzaro, in una nota del sindaco Abramo che elogia la decisione del sindaco Cuda, di Pianopoli, e la sua decisione di vietare con un'ordinanza alle altre province il conferimento in discarica del surplus dei rfiuti. Per i camion di rifiuti provenienti dal catanzarese, invece, sarà necessaria una autorizzazione, ma potranno portare la loro spazzatura in discarica. Dopo l'esortazione della Regione perché Reggio conferisse i proprio rifiuti anche a Pianopoli, arriva il secco "No", da parte di Cuda, verso tutti.

Provvedimenti “forti per salvaguardare la discarica di “Gallù-Carratello” dall’assalto dei rifiuti provenienti da tutta la Calabria", sottolinea Abramo, quelli contenuti nell’ordinanza predisposta e firmata nel pomeriggio dal sindaco di Pianopoli, Gianluca Cuda, e inviata al Prefetto, al Questore, alla Regione Calabria-Dipartimento politiche dell’ambiente, alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza. Il sindaco Cuda ne ha dato comunicazione al primo cittadino di Catanzaro, Sergio Abramo, con il quale sta conducendo una forte battaglia per impedire il collasso della discarica, il cui funzionamento è indispensabile per il mantenimento del sistema di raccolta dei rifiuti in tutta la provincia di Catanzaro.

Significative le motivazioni contenute nell’ordinanza che sarà fatta rispettare dalla Polizia Locale di Pianopoli e dai carabinieri affiancati anche da una pattuglia di agenti della Polizia locale di Catanzaro.

Il sindaco Sergio Abramo, considerata l'azione sinergica messa in atto fra i due Comuni per contrastare l'emergenza ambientale, ha voluto garantire il pieno sostegno di Palazzo De Nobili alla forte presa di posizione del primo cittadino di Pianopoli, Gianluca Cuda.

Ecco Abramo:

“Un grazie, anche a nome di tutti gli altri Comuni del Catanzarese, a questo sindaco coraggioso e lungimirante”, ha detto Sergio Abramo, compiacendosi per l’emanazione di un’ordinanza che avrà un forte impatto sul sistema della raccolta dei rifiuti in Calabria. “Il collega Cuda ha dimostrato uno straordinario senso civico e di solidarietà che gli fa veramente onore”. “Ogni provincia si faccia un proprio impianto, Catanzaro non potrà più essere la pattumiera della Calabria”, ha detto ancora il primo cittadino del Capoluogo, annunciando che nei prossimi giorni conta di incontrare l’assessore regionale all’ambiente e i dirigenti del dipartimento per sollecitare una definizione di un piano che alleggerisca il peso che grava sulla provincia di Catanzaro

Ed ecco il sindaco Speranza che dichiara:

“La decisione del sindaco di Pianopoli, è la conseguenza ampiamente prevedibile e prevista della mancanza di una qualsiasi programmazione da parte della Giunta regionale e del Commissario per l'emergenza ambientale in tutti questi anni. Non è possibile che quasi tutto lo smaltimento dei rifiuti in Calabria debba poggiarsi solo su una discarica privata come quella di Pianopoli e sull'impianto sempre della Daneco a Lamezia Terme. Ogni provincia e ogni zona della Calabria deve essere autosufficiente. La decisione dell'amministrazione di Pianopoli va quindi sostenuta lealmente”

Se dura sta per finire un’epoca di fortissima irresponsabilità ed iniziare quella della consapevolezza che chi rompe paga.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Comitato Civico Natale De Grazia

Amantea, gennaio 2014 – Una segnalazione del comitato De Grazia e del Forum Ambientalista ha permesso alle autorità competenti di scoprire e porre sotto sequestro una discarica abusiva in località Giani del comune di Lago.

Gli attivisti si erano recati sul posto per verificare i luoghi ove il comune di Lago ha intenzione di realizzare una discarica comunale da 400mila metri cubi e proprio nei pressi di “Cozzo Giani” si sono imbattuti in un’area, nei pressi di una cava, dove risultano abbandonati – «presumibilmente senza nessuna autorizzazione» rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti in eternit.

Molto probabilmente per condotta illecita di ignoti, il sito si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti di ogni genere.

Sull’area sono depositati principalmente rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti contenenti probabilmente amianto. Vi sono copertoni, frigoriferi, divani, televisori, parti di mobili, una ciminiera in eternit e documenti riconducibili al Comune di Lago (CS) tra cui delibere, foto ed altro ancora. «Si è ritenuto opportuno – scrivono i rappresentanti delle due associazioni rivolgendosi alla procura di Paola e alla Polizia provinciale di Cosenza - segnalare quanto sopra affinché si possano avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tale condotta configuri un illecito penale».

La segnalazione è corredata di foto ed una mappa per individuare la zona e si conclude con la richiesta alle autorità «di intervenire con la massima urgenza per impedire ulteriori sversamenti, ponendo in essere o richiedendo alle Autorità altrimenti competenti l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutelare la salute della popolazione che abita e transita nei dintorni e per evitare la possibile infiltrazione di percolato nelle falde acquifere». La zona peraltro è segnata dalla presenza della vecchia discarica di Lago che non prevedeva particolari opere di protezione (come il telo impermeabile9….) e per la quale è stato richiesto un finanziamento per la bonifica e poco distante la più moderna discarica di Aiello Calabro. In questa area già tanto compromessa poiché situata a monte del tristemente noto fiume Oliva insiste come dicevamo il progetto per la realizzazione di una nuova discarica, avversato dalle popolazioni locali che sta organizzando diverse assemblee cittadine per impedirne la realizzazione.

Il Natale 2013 è ormai finito.

Un Natale vissuto lievemente, senza grossi scossoni, pur se tra le mille ed una difficoltà economiche di questi tempi difficili, ma sempre nel rispetto delle nostre tradizioni.

Dalla Novena ai presepi che ornano case e chiese

Due le novità che hanno dato piacere e gioia

Il presepe nella chiesetta di San Giuseppe, il primo da sempre, opera dei fedeli catocastresi che si sono dati da fare giorno dopo giorno fino ad una bella opera ancora oggi visitabile .

Ma quella vista da tantissimi ospiti della città è stata sicuramente la creatività di Caterina Ciccia e di alcune sue collaboratrici e della quale abbiamo parlato in un articolo ancora rinvenibile nel ns sito in uno alle splendide opere esposte nel suo negozio di ottica in via Vittorio Emanuele .

E poi creazioni che hanno arredato tutto corso Vittorio Emanuele e gli alberi che fanno da cornice alla via ed in particolare l’albero di Natale posto in Piazza Cappuccini.

Ma ora che Natale è finito Caterina con i suoi collaboratori toglie le sue creazioni per usarle in altre occasioni.

Quando?

Sicuramente il prossimo Natale.

Ma forse anche in altre occasioni: per esempio quando anche ad Amantea inizierà la raccolta porta a porta , sarà efficiente l’isola ecologica, saranno tolti i cassonetti e costituita la sezione ambientale nel corpo dei vigili urbani con l’obiettivo di sanzionare tutti i comportamenti antiecologici.

Allora, se possibile, il lavoro di Caterina Ciccia &c. brillerà ancora di più.

E comunque a lei, alla sua idea, alla sua fantasia creativa( in uno ai suoi collaboratori) i nostri complimenti.

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